Guerra Medio Oriente, le ultime notizie: l’appello dell’ONU per non ritirare i fondi all’agenzia UNRWA

Le ultime notizie in arrivo dal conflitto in corso in Medio Oriente vedono da un lato il possibile vicino accordo per la liberazione degli ostaggi e una tregua temporanea, dall’altro lo scontro sul campo di guerra con nuove incursioni israeliani nell’area di Gaza sud presso Khan Yunis. Nel frattempo però questa mattina 28 gennaio 2024, dall’ONU giunge un nuovo appello rivolto ai Paesi internazionali per non rimuovere i fondi all’agenzia UNRWA – l’Agenzia per i rifugiati palestinesi – accusata di aver preso parte attiva, con alcuni membri, negli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre 2023.



«Gli Stati garantiscano la continuità dell’Agenzia per i rifugiati palestinesi», sottolinea il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, «Pur comprendendo le loro preoccupazioni, e anch’io sono rimasto inorridito da queste accuse faccio appello con forza ai governi che hanno sospeso i loro finanziamenti almeno a garantire la continuità delle operazioni dell’Unrwa». Dei 12 sospettati di aver collaborato con Hamas, conclude Guterres, 9 sono stati licenziati, 1 è morto e sono in corso i controlli sulle identità degli ultimi 2: sebbene però gli Stati Uniti abbiano ribadito in sede ONU che l’Unrwa non sia una organizzazione terroristica, sono stati bloccati temporaneamente i fondi seguendo l’impulso di Australia, Canada, Regno Unito, seguite poi da Germania, Italia, Paesi Bassi, Svizzera e Finlandia. «Paesi ad oggi hanno temporaneamente sospeso i loro finanziamenti all’Unrwa. Queste decisioni minacciano il nostro lavoro umanitario in tutta la regione, inclusa e soprattutto nella Striscia di Gaza», denuncia il commissario generale dell’agenzia Philippe Lazzarini secondo cui da Unrwa dipendono «oltre 2 milioni di persone per la loro mera sopravvivenza». Secondo l’agenzia, è «scioccante vedere una sospensione dei fondi in reazione alle accuse contro un piccolo gruppo di dipendenti», specie perché «considerando l’azione immediata intrapresa dall’Unrwa risolvendo i loro contratti e chiedendo un’indagine trasparente e indipendente».



Cortei pro Palestina a Milano nel Giorno della Memoria: le ultime notizie

Durante il Giorno della Memoria a Milano, in Piazzale Loreto, più di mille persone hanno effettuato un presidio non autorizzato manifestando a favore della Palestina. Un gruppo di manifestanti ha quindi cercato di sfondare il blocco e ci sono state delle cariche da parte della polizia. Il presidio era stato organizzato dall’associazione Palestinesi in Italia anche se le autorità avevano proibito manifestazioni di questo tipo in concomitanza con la Giornata della memoria. I fatti si sono svolti nel pomeriggio di sabato e dopo una breve conferenza stampa c’è stato il tentativo di far partire il corteo che ha avuto però come risposta diverse cariche da parte della polizia, con la manifestazione che si è quindi sciolta dopo circa un’ora.



La morte di Bruno Segre

Bruno Segre, ex partigiano ebreo italiano e vero e proprio monumento dell’antifascismo, è morto ieri mattina a 105 anni, proprio in coincidenza con la celebrazione del Giorno della memoria. Segre venne arrestato durante il periodo dell’occupazione, poi una volta liberato, la sua vita è andata avanti sino ad oggi nella testimonianza degli orrori commessi dai nazifascisti e battendosi anche per i diritti. La notizia della sua morte è stata data da suo figlio Spartaco. Segre è stato un avvocato, e era stato allievo di Luigi Einaudi negli anni dell’università. Nel periodo del fascismo non poté esercitare la sua professione a causa delle leggi razziali. L’arresto avvenne nel 1942 con l’accusa di disfattismo politico e per questo fu internato in carcere. Tra le cause da lui difese si ricorda quella del primo “obiettore di coscienza” italiano.

Ultime notizie Usa: condannato per diffamazione l’ex presidente Donald Trump

Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ed in lotta per le prossime elezioni di novembre, è stato riconosciuto colpevole dell’accusa di diffamazione e condannato a pagare un indennizzo di più di 83 milioni di dollari a Jean Carroll. La cifra del pagamento è pari a circa 4 volte quella che la scrittrice aveva richiesto al tribunale, accusando di violenza sessuale Trump.

L’ex presidente da parte sua ha bollato la sentenza come “ridicola” ed ha annunciato di voler fare ricorso contro quella che ha definito una “caccia alle streghe”. Dalla parte opposta la scrittrice ha invece affermato che questa sentenza rappresenta “Una grande vittoria per ogni donna”. In precedenza Trump era stato condannato a un risarcimento, sempre nei confronti di Jean Carroll dell’importo di 5 milioni di dollari, nel corso del processo civile andato in scena nello scorso anno.

Tennis ultime notizie: oggi Sinner per la storia, niente vittoria per Bolelli e Vavassori nel doppio degli Australian Open

L’Italia non potrà fare l’en-plein nello slam australiano. Bolelli e Vavassori sono stati infatti sconfitti in due set nella finale disputata sabato mattina da un australiano, Ebden, e un indiano, Bopanna, che hanno vinto in 2 set imponendosi nel primo dopo il tiebreak e nel secondo per 7 – 5. I due italiani erano sfavoriti dal pronostico specialmente per la maggiore esperienza della coppia avversaria. Ora le carte italiane sono puntate tutte su Sinner che è protagonista questa mattina della finalissima con Medvedev. Nella finale del singolare femminile il successo è andato alla bielorussa Sabalenka, che ha vinto 2 set a 0 contro la cinese Zheng.