Non usa troppi giri di parole il ministro dell’interno, Matteo Salvini, e replicando al collega al Tesoro, Giovanni Tria, ha spiegato: “Se il ministro dell’Economia del mio governo dice che di taglio delle tasse non se ne parla, o il problema sono io o è lui”. Parole che il titolare del Viminale ha rilasciato stamane ai microfoni di Radio Anch’io: “Cosa faccio una Manovra economica all’acqua di rose? – ha proseguito in maniera ironica il leader del carroccio – i’Italia ha bisogno di uno choc fiscale forte, di una manovra ambiziosa”. Obbligatorio il riferimento alla recenti tensioni interne al governo: “Quanti governi ci sono? Uno, con due forze che su alcuni temi hanno idee diverse. Sulla flat tax la Lega è a favore, ma ho scoperto ieri che Tria e Conte hanno idee diverse”. Quindi il vice-presidente del consiglio sottolinea fino a quando reggerà l’attuale esecutivo giallo-verde: “Fino a quando le cose si fanno e se qualcuno la smette di insultare, attaccare e litigare quotidianamente”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Kim “Lancio di missili? Avvertimento”
Nella mattinata di ieri, quando in Corea del Nord era sera, sono stati lanciati due vettori finiti poi nel mar del Giappone. A 24 ore dal lancio è intervenuto il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, che ha commentato il test missilistico spiegando che si tratta di “un’arma tattica di nuovo tipo”, ma anche di “un avvertimento ai militari sudcoreani”. Secondo gli addetti ai lavori il gesto di Kim è stata anche una risposta alle esercitazioni militari in programma il prossimo mese da parte di Stati Uniti e Corea del Sud. I due vettori lanciati hanno percorso circa 600 chilometri senza colpire alcun obiettivo, per poi terminare la propria corsa nelle acque del mare giapponese. Un’esercitazione che giunge a pochi giorni dall’incontro sul confine fra Coree, Trump-Kim, e che non sembra aver preoccupato più di tanto lo stesso presidente americano, come specificato attraverso il proprio profilo Twitter. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, decreto Sicurezza bis, fronda M5s
Il decreto Sicurezza bis ha ottenuto la fiducia alla Camera, ma a Montecitorio 17 deputati del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto. E il presidente Roberto Fico è uscito dall’aula poco prima della votazione. Una scelta tutt’altro che casuale, infatti ha poi chiarito che era una manifestazione di presa di distanza dal provvedimento. Tra i no c’è anche quello della M5s Doriana Sarli. Il risultato finale è stato di 322 sì, 90 no e un astenuto. Esulta dunque il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Pene più dure contro gli scafisti e i trafficanti di esseri umani, centinaia di assunzioni per combattere mafia, camorra e ‘ndrangheta, tolleranza zero per chi aggredisce le forze dell’ordine». Ora tocca al Senato, dove i Cinque Stelle – ancora scottati per il via libera alla Tav – potrebbero in teoria riservare sorprese all’esecutivo.
Ultime notizie Consip: no a richiesta di archiviazione per Tiziano Renzi
Almeno per il momento non sarà archiviata la parte dell’inchiesta Consip che chiama in causa, tra gli altri, Tiziano Renzi. Il gip Gaspare Sturzo ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Roma il 25 ottobre scorso e ha fissato la camera di consiglio al prossimo 14 ottobre. «Non provo più nemmeno rabbia o dolore. So di non aver commesso alcun traffico di influenze», ha scritto il padre dell’ex premier Matteo Renzi su Facebook commentando la decisione del gip. Tiziano Renzi ha parlato di un «infinito processo mediatico» che «prima o poi sarà smontato pezzetto dopo pezzetto. Ci vorranno anni, ne sono consapevole. Ma sarà chiaro a tutti che non ho mai commesso alcun traffico di influenze, così come è stato acclarato – in altri procedimenti – che non ho mai evaso le tasse e che non ho mai pagato lavoratori in nero».
Ultime notizie: naufragio migranti Libia, morte 150 persone
Lungo le coste libiche si è consumata una delle più gravi stragi di migranti degli ultimi tempi. Secondo fonti locali, i morti annegati potrebbero essere 150. Almeno 115 i dispersi e 134 le persone salvate, secondo il portavoce dei guardacoste Ayoub Qassem. Pare che tre o quattro gommoni con a bordo oltre 300 persone, inclusi donne e bambini, siano salpati mercoledì sera verso le coste italiane. Le condizioni meteorologiche erano favorevoli, come lo sono da tre giorni, infatti le partenze si stanno intensificando. Una o più barche si sono capovolte però a poche miglia dalla costa, forse perché erano sovraccariche o i motori hanno smesso di funzionare. Pare che i migranti fossero in larga parte eritrei, o comunque del Corno d’Africa, ma c’era una nutrita presenza di palestinesi e profughi in fuga dal Sudan.
Ultime notizie, Spagna: Sanchez non ottiene la fiducia, rischio di nuove elezioni
Pedro Sanchez non ottiene la fiducia per diventare premier e ora in Spagna c’è di nuovo il rischio elezioni. C’è tempo fino al 23 settembre, ma c’è preoccupazione per la fumata nera sul primo partito di coalizione di sinistra della storia democratica spagnola. Il progetto però non è ancora uscito completamente di scena. Le trattative si sono bloccate sul concetto di “pari dignità” chiesto da Podemos al Partito Socialista Operaio di Spagna (Psoe): inutile appoggiare un governo se non si hanno responsabilità e poteri adeguati. Ora tocca al re Felipe VI decidere a chi dare un secondo incarico esplorativo per la formazione del governo. Questa volta potrebbe toccare al centrodestra del Pp, con poche o nulle possibilità, poi un eventuale incarico-bis a Sanchez e quindi il voto anticipato a novembre.