Dal Nord le ultime notizie sul coronavirus iniziano a vedere una “lieve” speranza di deflessione della curva di contagio da coronavirus, ma l’allarme pronto ad esplodere in Italia ora si chiama Mezzogiorno: i due Governatori di Sicilia e CampaniaNello Musumeci e Vincenzo De Luca – hanno lanciato un appello simile al Governo Conte-2 chiedendo maggiori interventi al Sud Italia per evitare un possibile collasso nelle prossime settimane. «Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica. I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di un’espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità: senza forniture conteremo i morti», spiega il n.1 della Regione Campania in una nota pubblica. L’allarme poi viene caricato ulteriormente dal collega Musumeci che ammette come molti contagi si stanno registrando dopo i casi di rientro dal Nord nelle scorse settimane. «E’ un problema di ordine pubblico, non sappiamo chi entra in Sicilia. Oggi non è sicuro stare in Sicilia per chi viene da fuori, non sappiamo che se chi sbarca sia portatore di virus. Non possiamo consentire che 8mila o 3mila persone al giorno possano transitare dalla Calabria alla Sicilia», spiega Musumeci, mentre De Luca rilancia «La prospettiva, ormai reale, è quella di aggiungere alla tragedia della Lombardia quella del Sud. Per noi è questione di ore, non di giorni». (agg. di Niccolò Magnani)



Ultime notizie coronavirus: Monti “serve Draghi per uscire dalla crisi”

C’è un nome solo nella mente dell’ex presidente del consiglio, Mario Monti, per far superare al paese la crisi economica post coronavirus, ed è quello di Mario Draghi. Secondo l’ex premier, l’ex numero uno della Bce, la Banca Centrale Europea, metterebbe d’accordo tutte le forze politiche, che remerebbero così insieme verso un’unica direzione: “Siamo venuti fuori dalla crisi del 2011/2012 – le parole di Monti ai microfoni di SkyTg24 – perché tutti i partiti presenti in Parlamento, il M5S non era c’era ancora, ad eccezione della Lega hanno accettato di mettere l’interesse del Paese davanti ai propri interessi elettorali. In questo modo hanno approvato provvedimenti, che poi avranno anche rinnegato, che hanno permesso all’Italia di salvarsi. In genere ci vuole una personalità fuori dall’agone politico per dirigere uno sforzo comune di questo genere, il nome di Mario Draghi è sicuramente un nome molto eccellente”. Il nome di Draghi era già circolato in un recente passato per un “governissimo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie coronavirus, Fontana “Impossibile qui il modello Cina”

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato stamane con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. Secondo il numero uno lombardo, in strada vi è ancora troppa gente: “Per le strade vi sono ancora troppe persone a mio parere, dato di fatto non supportato da un’analisi ma da quello che vedo”. Ci vorrebbero misure più rigorose ma applicare il modello cinese in Italia non sembra attualmente possibile: “Il problema è che noi non riusciamo a prendere dei provvedimenti ultra-rigorosi: in Cina nessuno usciva di casa ma noi non possiamo applicare quel modello. Qui siamo una democrazia da più di 70 anni e di conseguenza non siamo in grado di rinunciare completamente ai diritti e ai valori che abbiamo, per noi assolutamente irrinunciabili. Noi comunque un minimo dobbiamo lasciare e questo minimo è un mezzo attraverso cui il virus continua a circolare”. Ma quando arriverà il picco? “Penso che fra tre o quattro giorni dovremmo vedere gli effetti delle ultime misure applicate: da lì spero inizino ad esserci riduzioni ancora maggiori”. Infine un consiglio al governo in tema di aiuti: “Cerchiamo di fare in modo che le risorse arrivino ai cittadini, non interessa come, cerchiamo che arrivino senza rispettare l’articolo tal dei tali, delle piccole illegittimità che in periodo di guerra potrebbero essere ammesse”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie coronavirus: l’Hubei riapre dopo mesi

Si continua a guardare con ottimismo alla Cina, e precisamente alla provincia dell’Hubei, dove i casi di coronavirus sono ormai da giorni pari a zero. L’epidemia è passata e le autorità hanno di conseguenza deciso di riaprire tutto. La popolazione si è riversata in massa nelle strade per festeggiare, con tanto di mascherine, conscia di aver superato uno dei periodi più duri della loro vita. In Cina, come detto sopra, i casi sono pari allo zero ormai da giorni, e gli unici infetti sono quelli importati da altri paesi. Ieri sono stati 47, come spiegato dall’Nhc, la Commissione sanitaria nazionale, per un totale pari a 474 positivi di rientro da inizio epidemia. Quattro sono state invece le vittime, di cui tre nell’Hubei e due nel capoluogo Wuhan, dove invece il blocco verrà rimosso soltanto il prossimo otto aprile. La Cina rappresenterà ora un importante banco di prova, anche per capire se, dopo l’eliminazione delle misure restrittive, il virus tornerà in circolo o meno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

Ultime notizie coronavirus: 80% dei contagi in Europa e in America

Una speaker dell’Oms ha affermato che nelle ultime 48 ore l’80% dei nuovi casi di contagio da coronavirus sono stati in Europa e in America. La portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità ha riferito che l’America potrebbe essere il nuovo epicentro dell’epidemia se non si dovessero prendere misure restrittive di contenimento più severe. Intanto il Congresso Usa ha varato un nuovo “pacchetto aiuti”: è previsto il pagamento in un’unica soluzione di 3.000 dollari per ogni famiglia media e la somma di 4.000 miliardi in favore delle società. Secondo Mnuchin con la nuova manovra finanziaria l’economia americana si stabilizzerà.

ULTIME NOTIZIE, CINA VICINI ALLA NORMALITA’

La Cina, primo stato colpito dal coronavirus, sta riacquistando la propria quotidianità. I limiti agli spostamenti sono stati rimossi nella provincia di Hubei. Dall’8 aprile a Wuhan sono stati interrotti le restrizioni del contenimento del coronavirus. La decisione è stata presa oggi dal Comitato locale di prevenzione e controllo. La libertà di spostamento riguarda tutti i cittadini che beneficiano del “codice verde”, cioè senza restrizioni sanitarie. Dall’8 aprile anche Wuhan, primo focolaio dell’epidemia, non avrà più limitazioni. Tutti gli operatori sanitari stanno sterilizzando la città e la rete ferroviaria.

ULTIME NOTIZIE, IRAN: OLTRE 25.000 POSITIVI

Il numero delle persone positive al test del coronavirus in Iran hanno superato quota 25 mila, compresi 1.762 nuovi contagi nelle ultime 48 ore. I morti accertati dall’autorità sanitaria sono 2000. Lo riferisce il portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour. Attualmente le persone dimesse dagli ospedali sono 8.931. Con questi dati accertati dalla Johns Hopkins University, lo Stato iraniano è il sesto Paese per numero di casi positivi.

ULTIME NOTIZIE, LA WESTFALIA ACCOGLIE 10 ITALIANI POSITIVI AL COVID-19

Il Land tedesco del Nordreno Westfalia ha annunciato l’arrivo di 10 italiani ed alcuni francesi contagiati da Covid 19. La notizia è stata divulgata da Dpa. Dopo una riunione d’urgenza presso il parlamento regionale il presidente del Land, Armin Laschet, ha voluto ribadire la solidarietà della Germania verso l’Italia.

ULTIME NOTIZIE CORONAVIRUS, RECORD DI CONTAGI IN SPAGNA

Secondo il Ministero della Sanità oggi la Spagna è diventata uno dei Paesi con più persone contagiate dal coronavirus. Si registrano oltre 40 mila contagi e più di 2.200 decessi. I ricoverati in terapia intensiva sono 2.636, mentre i pazienti dimessi sono 3.794. Madrid risulta essere la città più percossa dal virus con 1.535 decessi e 12.352 infettati. In seguito all’aumento dei casi di morte le autorità sanitarie sono state costrette ad utilizzare il Palazzo di Ghiaccio a Madrid, un emporio importante con pista di pattinaggio, come obitorio. Il sindaco José Luis Martínez Almeida è stato obbligato a sospendere il lavoro dell’azienda municipale dei servizi funebri per carenza di feretri.