Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, è tornato a parlare della possibile missione pacifista del leader della Lega, Matteo Salvini, a Mosca da Putin. Il numero uno del Pd, parlando con i cronisti presenti nella sede Dem, ha spiegato: “Noi chiediamo delle risposte – si legge sull’edizione online dell’agenzia Ansa – non è che questa vicenda possa completarsi così”. E ancora: “Mentre la crisi era in corso c’erano trattative non si sa bene tra chi, in che modo e in che forma tra l’invasore russo e un partito di governo Italiano. Quindi noi chiediamo chiarezza, non può terminare a tarallucci e vino”. Sul ‘caso Salvini’ si è espresso stamane anche il segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, che ospite di Mattino5 ha spiegato, un po’ ironico: “Il problema di Salvini non è se va a Mosca ma se torna: non può fare ogni volta tutte queste figuracce”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, accordo sull’embargo a petrolio russo: ecco l’intesa
Un nuovo giorno di guerra in Ucraina è cominciato da poche ore a questa parte. Nelle ultime 24 ore si registrano nuovi scambi di accuse fra Mosca e Kiev, con gli ucraini che hanno puntato il dito nei confronti dei vicini di casa, accusandoli di aver rubato il grano. Intanto giungono buone notizie sempre in merito al grano, visto che la prima grande nave con un carico di svariate tonnellate, ha lasciato ieri il proto di Mariupol dopo due mesi di blocco, così come fatto sapere dall’agenzia di stampa Interfax, aggiungendo che il “ripristino di tutte le infrastrutture portuali è l’obiettivo primario”. Nel frattempo aumentano sempre di più i rifugiati, saliti a un milione e 550mila, che da Donetsk, Lungansk e dall’Ucraina sono andati in Russia, e fra questi, come spiega l’agenzia di stampa russa Tass ci sono “più di 254.000 bambini”. Da segnalare infine una possibile svolta nel conflitto, l’intesa raggiunto sull’embargo verso il petrolio russo
Ultime notizie, lo sciopero della scuola
La settimana si è aperta con uno sciopero nazionale della scuola. A scendere in piazza, come ha ricordato l’agenzia Ansa, sono state le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief, e il fulcro della manifestazione è stata piazza Santi Apostoli di Roma, dove sono giunti un centinaio di pullman da tutta Italia. “C’è stata una sorta di sollevazione dal basso che oggi (ieri ndr) porterà a Roma molte persone che vorranno sfogare la loro rabbia verso un governo distratto e concentrato solo sugli interessi di pochi. Molti i pullman da Campania e Puglia , ma molte anche manifestazioni sui territori e scuole deserte”, ha spiegato Pino Turi, segretario generale Uil Scuola. Mentre Francesco Sinopoli (Flc Cgil), ha aggiunto: “lo sciopero avrà una alta adesione perchè le ragioni della protesta sono motivate: il governo sceglie di costruire una formazione per pochi, finanziata col taglio degli organici”. Il sindacato dei dirigenti scolastici Anief si è detto contrario allo sciopero.
Ultime notizie, Landini: “Sulla scuola troppo supponenza”
Maurizio Landini, segretario Cgil è intervenuto a Piazza Santi Apostoli durante la manifestazione di Piazza Sant’Agostino in Roma, dove si sono riuniti migliaia di esponenti del mondo della scuola per scioperare contro il governo: “Lo sciopero di oggi – ha detto ieri Landini, come si legge sul sito dell’Ansa – non riguarda solo i lavoratori della scuola: il tema del diritto alla scuola deve diventare elemento centrale per il governo, ad oggi non è così e i provvedimenti presi sono sbagliati: non si interviene per decreto su elementi che riguardano la contrattazione. Quando un governo fa un decreto lo fa per non discutere, è un grave errore e una riduzione della democrazia. I cambiamenti si devono fare con chi lavora nella scuola altrimenti è supponenza. Poi c’è un problema che riguarda l’aumento dei salari: è venuto il momento di aumentarli, iniziando da una riforma fiscale”. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha aggiunto su Twitter: “Oggi siamo con le lavoratrici ed i lavoratori della scuola in sciopero per rivendicare il diritto a un contratto con incrementi retributivi adeguati, formazione, progressioni, stabilità per i precari, investimenti seri. No al taglio di 9600 cattedre. Il dl 36 va cambiato”.
Ultime notizie, cinque bambini ustionati in una scuola di Osio Sotto
Cinque bambini sono rimasti ustionati ieri mattina presso una scuola di Osio Sotto, in provincia di Bergamo: stavano facendo le prove di una recita scolastica quando, secondo una prima ricostruzione, si sarebbero bruciati mentre scaldavano dei marshmallow. Sul posto l’intervento di cinque ambulanze, i vigili del fuoco e due elicotteri da Brescia e Bergamo, nonché la polizia locale e i carabinieri delle compagnie di Dalmine e Treviglio. L’episodio, riferisce l’agenzia Ansa, si è verificato di preciso alle ore 10:30 nel giardino della scuola materna ‘San Zeno’ di via Montessori, e i bimbi che sono rimasti scottati hanno riportato ustioni di primo e secondo grado: in totale sono cinque, tre femmine di 3, 4 e 5 anni, e due maschietti di 4 e 6 anni. Ustionato anche un papà, forse nel tentativo di “salvare” i piccoli. Tutti si trovano comunque in condizioni non gravi e sono stati curati dai vari ospedali della zona.