Si è verificata ieri una potente esplosione nel pieno centro a Istanbul, tra la gente che affollava una delle vie dello shopping. Il bilancio è di 6 morti e di 81 feriti, la Farnesina ha già diramato il comunicato che tra essi non è presente nessun italiano. Dalle riprese delle telecamere di sicurezza, che le forze dell’ordine stanno ancora ispezionando, sembrerebbe che l’esplosione sia stata causata da un attentato terroristico ad opera di una donna che è morta nell’esplosione.
Il presidente Erdogan, ha commentato: “Puniremo i responsabili”. L’esplosione si è verificata in Beyoğlu Istiklal Street, nel quartiere di Taksim, affollatissimo al momento della deflagrazione. Il ministro degli esteri Tajani: “Non risultano italiani tra le vittime e i feriti”, mentre la Premier Giorgia Meloni ha aggiunto: ‘Immagini terribili’. Condanna anche da parte degli Stati Uniti.
Ultime notizie, elezioni midterm Usa: i Dem mantengono il Senato
Decisamente inaspettato il risultato delle elezioni di midterm negli Stati Uniti. L’onda rossa Repubblicana non c’è stata, e questo era già stato appurato negli scorsi giorni, ma che i democratici mantenessero il Senato è un risultato ancora più clamoroso. Dopo lo spoglio finale, infatti, il partito del presidente Joe Biden ha avuto la maggioranza fra i senatori, grazie alla vittoria, risultata cruciale di Catherine Cortez Masto nello stato del Nevada. “Abbiamo la maggioranza in Senato e ora ci concentriamo sulla Georgia” ha detto il presidente Joe Biden, festeggiando appunto il grande successo.
Biden ha poi aggiunto: “Non sono sorpreso dall’affluenza alle urne, ne sono molto contento perché ritengo che rifletta la qualità dei nostri candidati”. Chuck Schumer, senatore liberal, ha aggiunto: “Questa è una vittoria e una rivincita per il partito. Gli elettori hanno respinto i repubblicani Maga”. Come sottolinea l’agenzia di stampa Ansa, la vittoria dei Democratici in Nevada rappresenta una nuova doccia fredda per i Repubblicani e per Donald Trump, che invece si attendevano un enorme successo che facesse da apripista alle elezioni che si terranno a novembre 2024.
Ultime notizie, il punto sulla guerra in Ucraina
Secondo gli ucraini la guerra con la Russia potrebbe essere realmente vicina ad una svolta. Dopo che le truppe di Putin hanno deciso di abbandonare Kherson, considerata come una delle più grandi sconfitte militari dai tempi dell’Unione Sovietica, Kiev si dice convinta che Mosca sarebbe pronta a negoziare la pace ma solo dopo aver ritirato le proprie truppe da Donetsk e Lugansk. Questo quanto scritto ieri su Twitter da parte del consigliere del presidente Zelenski, Mykhailo Podolyak.
“Politicamente e psicologicamente, la Russia non è ancora matura per veri negoziati e ritiro delle truppe. Ma accadrà. Subito dopo la liberazione di Donetsk e Lugansk”, ha affermato il politico, aggiungendo che il sostegno alla guerra, anche all’interno della Russi, sta “rapidamente cadendo verso il basso. Tutti – ha scritto ancora – dall’oligarca al calzolaio si stanno formando l’opinione che “è ora di finirla”. Intanto è uscito allo scoperto il ministro degli esteri russo, Lavrov, che in occasione del vertice dell’Asean che si tiene a Phnom Penh, ha nuovamente puntato il dito contro Stati Uniti e Occidente: “Gli Stati Uniti e la Nato stanno cercando di dominare la regione Asia-Pacifico militarizzandola con l’ovvio obiettivo di contenere la Cina e gli interessi russi”.
Ultime notizie, Papa Francesco e la messa per la Giornata Mondiale dei Poveri
Papa Francesco ha tenuto ieri la messa a San Pietro per la Giornata Mondiale dei Poveri. Nel corso dell’omelia il Santo Padre ha invitato i fedeli a liberarsi “dalla tentazione di leggere i fatti più drammatici in modo superstizioso o catastrofico, come se fossimo ormai vicini alla fine del mondo e non valesse la pena di impegnarci più in nulla di buono”.
Questo è “l’inganno da cui vuole liberarci Gesù. Se pensiamo in questo modo – ha proseguito Papa Francesco -, ci lasciamo guidare dalla paura, e magari poi cerchiamo risposte con morbosa curiosità nelle fandonie di maghi o oroscopi, che non mancano mai; e oggi tanti cristiani vanno a visitare i maghi cercano l’oroscopo come se fosse la voce di Dio; o, ancora, ci affidiamo a fantasiose teorie propinate da qualche ‘messia’ dell’ultim’ora, in genere sempre disfattisti e complottisti. La fisiologia del complotto è cattiva, ci fa male. Qui non c’è lo Spirito del Signore: Né nel cercare il voodoo né nel complotto”.
Ultime notizie, ancora tensioni con la Francia sul tema migranti
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si ritrova coinvolta in un vero e proprio scontro sul tema dei migranti con il Presidente francese e quello tedesco. Forse al G20 che si svolgerà nei prossimi giorni a Bali potrà esserci un faccia a faccia chiarificatore ma intanto continuano i commenti a distanza da parte dei politici italiani e di quelli francesi. La ministra degli esteri francesi ha parlato di metodi inaccettabili da parte di Palazzo Chigi, mentre il portavoce sempre del governo francese ha dichiarato che la Francia non accoglierà i 3000 migranti sbarcati in Italia, come aveva invece promesso nei giorni scorsi.
Il tema resta comunque al centro dell’attenzione da parte delle istituzioni europee: è infatti previsto un vertice a Bruxelles con tutti i ministri europei per discutere il problema dei flussi migratori. Alla frontiera di Ventimiglia in questi giorni si stanno registrando momenti di grande tensione a causa dei migranti che cercano di attraversare a piedi la frontiera per raggiungere la Francia. La gendarmeria però li ferma subito e li rimanda indietro in territorio italiano anche se si tratta soprattutto di minori non accompagnati (che non potrebbero essere respinti). Un braccio di ferro che è diventato quotidiano che si fa più intenso soprattutto durante la notte. Disagi anche per i pendolari a causa delle frequenti perquisizione dei treni che causano rallentamenti e ritardi.
Ultime notizie, possibile revisione del sistema pensionistico
Il Governo è al lavoro su una riforma del sistema pensionistico, senza pesare sui conti pubblici. Due le ipotesi: uscita dal lavoro prima dei 67 anni (a 62 o a 63 anni con un congruo numero minimo di anni di contributi e una leggera penalizzazione rispetto al massimo dell’assegno) e incentivi in busta paga alle figure altamente specializzate affinché restino a lavoro.