Dopo le conferme delle scorse ore, è arrivata l’ufficialità: è stata riaperta l’ambasciata italiana a Kiev. Intervenuto ai microfoni di Zapping, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha spiegato che l’ambasciatore Zazo era a Leopoli e ha raggiunto la capitale ucraina dopo un viaggio di dieci ore. L’ambasciata sarà operativa a partire da lunedì e sarà tra le prime a tornare attive.



“Siamo stati tra gli ultimi a lasciare Kiev, siamo tra i primi a tornarci”, le parole di Luigi Di Maio: “Dobbiamo lasciare sempre un canale aperto con la Russia, la guerra si risolverà solo con una solizione politica. Dobbiamo fermare l’escalation e far ripartire il dialogo tra Ucraina e Russia”. (Aggiornamento di MB)



Ultime notizie, Di Maio sulla crisi in Ucraina

Il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, è stato intervistato stamane dai microfoni di Radio24, e nell’occasione ha parlato della guerra in Ucraina e della necessità di proseguire il dialogo per arrivare alla pace: “Dobbiamo fermare l’escalation, fermare la guerra in Ucraina – dice, parole riportate dall’agenzia Ansa – bisogna far ripartire il processo di dialogo tra Ucraina e Russia. Zelensky ha fatto delle aperture importanti, ora è Putin che deve parlare”. Poi ha aggiunto: “Speriamo che almeno la Pasqua ortodossa, che cade una settimana dopo la nostra, possa essere un’occasione per convincere i russi ad un cessate il fuoco. Ci stiamo lavorando perchè è l’unica strada per evacuare dall’est dell’Ucraina – dove gli attacchi si stanno intensificando – i civili, svuotare gli orfanotrofi, mandare via i bambini, via dalle bombe russe”.



Di Maio ha confermato la riapertura dell’ambasciata italiana a Kiev: “Passeremo la Pasqua anche lavorando per riportare l’ambasciatore italiano a Kiev in sicurezza. Subito dopo Pasqua sarà pienamente operativa e sarà un altro segnale per dire siamo vicini alle istituzioni ucraine”. Chiusura dedicata al genocidio russo in Ucraina ventilato da Biden: “L’Italia non ha gli elementi per verificare se in Ucraina stia avvenendo un genocidio, ma le atrocità sono sotto i nostri occhi, come i bambini uccisi e i civili uccisi. Abbiamo sollecitato la Corte internazionale. Ci aspettiamo un intensificarsi del conflitto a est dell’Ucraina”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

Ultime notizie, Biden: “Sono pronto ad andare in Ucraina”

Altro giorno di guerra in Ucraina, e la cronaca racconta di sconti e bombardamenti anche per tutta la giornata di ieri. Numerose le esplosioni nel Mar Nero e l’incrociatore russo Moskva è andato a fuoco ‘Sono stati i nostri missili’ ha fatto sapere Kiev, ma il Cremlino ha ribattuto: ‘Non è affondato’. Intanto aumentano sempre di più le vittime fra i civili, e il vice procuratore capo regionale ha fatto sapere: ‘Trovati i corpi di 765 civili a Kiev da inizio aprile”. Infine, da segnalare nuovi aiuti militari in arrivo in Ucraina: Biden ha spiegato che invierà altri 800 milioni di dollari di armi a breve, ed inoltre ha spiegato, ribadendo un concetto già espresso pochi giorni fa, di essere “pronto ad andare in Ucraina”.

Ultime notizie, Putin e le nuove linee del gas russo

Le conseguenze della guerra in Ucraina si fanno sentire in tutto il mondo,in particolare le sanzioni contro la Russia hanno fatto lievitare il prezzo per l’energia. in risposta alle sanzioni il capo del Cremlino, in riunione con la Duma, ha discusso la quasi totale riprogettazione dell’export dell’energia russa. In particolare la soluzione vuole vedere l’export rivolto non più ai Paesi occidentali bensì alle nuove economie nascenti in Asia dell’Est, in Sud America e in Africa. Il progetto deve essere presentato dal Cremlino entro il 1 giugno. Inoltre, il presidente russo ha affermato che verranno costruiti nuovi oleodotti e gasdotti dalla Siberia occidentale e orientale per accelerare il rindirizzamento delle forniture verso le economie nascenti. Secondo il leader russo i Paesi dell’Unione Europea, con l’idea di allontanarsi dalle forniture russe, stanno inevitabilmente influenzando tutta l’economia globale, abbandonando al momento l’agenda verde per affidarsi nuovamente alle energie fossili.

Ultime notizie, Russia: “Più missili se Svezia e Finlandia nella Nato

Le ultime indiscrezioni circa il possibile ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, hanno provocato la dura reazione di Mosca. Nella giornata di ieri è infatti uscito allo scoperto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev, che attraverso Telegram ha fatto sapere: “Se Svezia e Finlandia entreranno nella Nato non sarà più possibile parlare di uno status non nucleare del Baltico. L’equilibrio deve essere ripristinato. Finora la Russia non ha adottato tali misure e non le avrebbe adottate ma se siamo costretti…”. E ancora: “La Russia rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, la lunghezza del confine terrestre dell’alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini”.

Ultime notizie, il bollettino settimanale della Fondazione Gimbe

Prosegue il lento calo dei casi di covid. A testimoniarlo nella giornata di ieri è stata la Fondazione Gimbe, che come ogni giovedì, ha pubblicato il suo personale bollettino settimanale sull’andamento dei casi di covid. Negli ultimi sette giorni si è avuto un decremento delle infezioni pari al 6.5 per cento, mentre i ricoveri ordinari sono stati praticamente stabili. Il dato dei pazienti, paragonato infatti con quello di una settimana fa, segna un -0.4%. Leggermente più marcato invece il calo in terapia intensiva, dove i posti letti occupati sono l’1.7 per cento in meno rispetto alla precedente rivelazione. Bene invece il numero dei decessi, che sta iniziando a calare marcatamente e che registra un -11.4%. Il presidente di Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, comunque precisa: “se da un lato tutti gli indicatori certificano una fase di plateau, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60 mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%. Indispensabile evitare assembramenti e soprattutto utilizzare le mascherine al chiuso”.

Ultime notizie, morto il 55enne ex calciatore Freddy Rincon

E’ morto nella giornata di ieri, a soli 55 anni, l’ex calciatore di Napoli e Real Madrid, Freddy Rincon. L’uomo si trovava a bordo di un furgone quando è stato investito da un autobus: soccorso in condizioni disperate è stato in seguito ricoverato in ospedale dove poi è deceduto ieri mattina a seguito delle profonde lesioni. Freddy Rincon è stato uno dei grandi protagonisti del calcio degli anni ’90, in particolare con la nazionale di cui era capitano, la splendida Colombia di Valderrama, Higuita e Faustino Asprilla, che tanto ha fatto innamorare e divertire gli appassionati di calcio. Freddy Rincon ha vestito la casacca del Napoli nella stagione 1994-1995, giocando 27 gare e segnando sette marcature.

Ultime notizie, Elon Musk in rotta verso il 100% di Twitter

A inizio mese ha fatto scalpore la notizia di Elon Musk che ha acquistato 73.5 milioni di azioni, pari al 9,2% della società di Twitter. A seguito del primo acquisto, il CEO di Tesla è stato chiamato per fare parte del Consiglio della compagnia, posizione che però ha rifiutato. Per incentivare ancora di più l’acquisizione della società, Elon Musk ha offerto in contanti 54,20$ per azione, per un totale di 42 miliardi, cifra che equivale ad un premio del 54% del valore della società rispetto alla chiusura del 28 gennaio. Il motivo di azioni tanto importanti verso il social network sono nella volontà di trasformare Twitter in un’azienda privata. Al di là dei motivi affaristici, Musk vede in Twitter lo strumento per eccellenza per la libertà di parola in tutto il mondo, un imperativo sociale per attuare una democrazia che funziona. Tuttavia, nella sua forma attuale, continua, il social non può assolvere a questo scopo e di qui la necessità di trasformarlo in azienda privata. Il Consiglio di Twitter si vede favorevole a valutare la proposta del miliardario, che rimane non vincolante e di cui possono ancora variare i termini.

Ultime notizie, Filippine: peggiora il bilancio della tempesta Megi

Le alluvioni che hanno colpito il centro dell’arcipelago delle Filippine costituiscono, secondo gli esperti, la più forte tempesta dell’anno. Nelle ultime ore il bilancio delle vittime aumenta sempre di più causate dalla tempesta tropicale Megi che porta con sè alluvioni e inondazioni. I centri maggiormente colpiti sono quelli di Leyte e diversi villaggi attorno di pescatori e agricoltori. Al momento le autorità di Manila riferiscono un bilancio complessivo di 133 morti, un numero che potrebbe aumentare. Decine di migliaia di residenti sono stai costretti ad abbandonare i propri territori, ma sono diverse centinaia che non rispondono agli appelli dei soccorritori. In questa zona del mondo le inondazioni sono molto frequenti, ma di anno in anno si fanno sempre più forti. Fra le varie teorie che potrebbero spiegare, la più accreditata sarebbe quella legata ai cambiamenti climatici creati dall’uomo.