Lo scontro in Europa prosegue e dopo l’avanzata di Angela Merkel sulla possibilità di far adottare lo stesso il Recovery Fund nonostante i veti di alcuni Paesi, l’Ungheria non molla il colpo: «La maggior parte degli Stati membri ritiene che il fondo di emergenza, il bilancio e il dibattito sullo stato di diritto debbano essere affrontati assieme ma non noi», ha spiegato stamane il Presidente ungherese Viktor Orban annunciando nessuno passo indietro nel braccio di ferro contro il Bilancio Ue e il Recovery Fund. Sulla stessa scia la Polonia, anche se alcuni media rilanciano la possibilità di un “cambio linea” a fronte di pressione della Commissione Europea: «I polacchi non possono ritirarsi dal veto perché hanno firmato con noi», replica stizzito Orban. Intanto però il commissario agli Affari Economici Paolo Gentiloni, intervenuto stamattina in video collegamento ai Dialoghi italo-francesi 2020 organizzati dalla Luiss, ha sentenziato «superare i veti ingiustificati, perché lo Stato diritto non è un optional, ma fa parte della Costituzione europea e i paesi che li pongono sono tra i maggiori beneficiari di questi fondi. Noi non ci faremo bloccare da questi veti, cittadini europei e mercati possono starne certi». L’Ue andrà dunque avanti con il pacchetto di aiuti da 1800 miliardi di euro per il rilancio dell’economia anti-Covid, nonostante il veto come spiega Gentiloni «La premessa è che siamo molto chiari nei confronti di questi Stati membri, andremo avanti senza di loro». (agg. di Niccolò Magnani)



Ultime notizie, il bollettino Covid di ieri

Il bollettino di ieri diramato dal Ministero della Salute per quanto riguarda l’epidemia di coronavirus mette in evidenza il maggior numero di decessi dall’inizio, sfiorando, con 993 morti, quota 1.000 con un consistente aumento rispetto alla giornata di ieri. Oggi i tamponi effettuati sono stati 226.729, con 23,225 nuovi casi di contagio. Il rapporto tra nuovi contagi e tamponi torna così oltre il 10%, con il 10,24%. Numeri in calo per quanto riguarda i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che sono 19 meno di mercoledì, ed anche i reparti ordinari fanno vedere un calo di 682 ricoveri. I decessi arrivano così oltre quota 58mila, mentre i casi totali sono 1.664.829. Con l’incremento odierno di 23,474 guariti, il totale è ora di 846.809 e cala anche il numero delle persone positive, con il sistema sanitario che in totale ne ha oggi in carico 1.248 in meno. La regione Lombardia si conferma quella con il maggiore aumento con 3.751 nuovi contagi. A seguire il Veneto, altra regione sopra quota 3mila, con 3.581, la Campania ed il Piemonte, mentre Molise e Valle d’Aosta sono le uniche due con incremento di casi a 2 cifre. Nel Lazio, che ha fatto registrare 1.769 nuovi casi, quasi tutti, 1.636, si sono registrati nella provincia di Roma.



Ultime notizie, Varato il DPCM Natale

Il Consiglio dei ministri ha varato il DPCM che entra in vigore da oggi 4 dicembre e sarà valido sino al 15 gennaio. La regolamentazione prevista è molto stringente, soprattutto nei giorni delle maggiori festività, Natale, Santo Stefano e Capodanno, quando saranno vietati non soltanto gli spostamenti tra le regioni ma anche quelli tra i comuni. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, che nel giorno di Capodanno sarà esteso sino alle 7.00 di mattina. I ristoranti ed i bar possono tornare ad aprire fino alle 18.00, con i servizi a domicilio che possono essere eseguiti anche fino alle 22.00. L’escamotage della cena in albergo per il veglione di Capodanno è stato eliminato con il divieto di servire la cena, lasciando solo la possibilità di consumarla in camera. Per quanto riguarda le scuole si dovrebbe tornare alle lezioni in presenza anche nelle superiori, a partire dal 7 gennaio. Previste alcune deroghe per i ricongiungimenti di persone anziane sole. Ferme le crociere, mentre si potrà ritornare a sciare dal 7 gennaio.



Ultime notizie, Il Governo attende con preoccupazione il voto sul MES

Il 9 dicembre è il giorno della votazione riguardo al MES, con i gruppi della maggioranza che sono in fibrillazione e con i grillini che non intendono usare i soldi dell’Europa per le attività sanitarie. Intanto in questa votazione i gruppi del centrodestra hanno già fatto sapere che esprimeranno ilo voto contrario, anche se alcuni esponenti di Forza Italia vorrebbero votare a favore.

Ultime notizie, In arrivo a gennaio i vaccini per l’Italia

L’Italia ed il resto dei paesi europei dovrebbero avere a disposizione le prime dosi di vaccino nel mese di gennaio, con le vaccinazioni che non saranno obbligatorie e gestite anche dalle farmacie. Intanto in Inghilterra si partirà già dalla prossima settimana, anche se fino al 31 dicembre ufficialmente fa ancora parte dell’Unione Europea.