Il Governo ha deciso di non intraprendere l’iter accelerato per la procedura di stop all’ordinanza della Regione Calabria circa la riapertura di bar e ristoranti all’aperto (laddove siano possibili tavolini e spazio esterno): dopo lo scontro nei giorni scorsi tra Santelli e Francesco Boccia, l’avvocatura di Stato stamane ha rinunciato alla procedura accelerata con la richiesta di decreto cautelare monocratico al presidente del Tar di Catanzaro nel procedimento aperto contro la Regione Calabria. Come riporta l’Agenzia Ansa, il presidente del Tar ha fissato per sabato alle 9.30 l’udienza collegiale che esaminerà il ricorso. «Si tratta – ha spiegato l’avvocato Morcavallo ai colleghi dell’Ansa – di una contrapposizione tra poteri dello Stato che può essere decisa solo dalla Corte costituzionale in base all’art. 134 della Costituzione». Questo significa che l’iter potrebbe andare per le lunghe e che dunque, nel mentre, bar e ristoranti con tavoli all’aperto potranno rimanere in esercizio come stabilito dall’ordinanza monocratica della Santelli. (agg. di Niccolò Magnani)



Ultime notizie Corea del Sud: 0 casi, riaprono le scuole

Fra le nazioni dove l’epidemia da coronavirus è ormai decisamente contenuta, vi è senza dubbio la Corea del Sud. Gli ultimi dati riportati dal Kcdc, il Korea Centers for Disease Control and Prevention, raccontano infatti di zero nuovi contagi interni di covid-19 per il secondo giorno consecutivo. Tre invece sono stati i casi di ritorno, quelli importati da altre nazioni, e anche in questo caso si tratta di un dato decisamente positivo. Mai vi erano stati così pochi contagi da quasi due mesi, precisamente dal 18 febbraio scorso, per un totale di infezioni che sono salite a quota 10.804. Anche per questo motivo il governo ha deciso di allentare le regole sul distanziamento sociale, e dal 13 maggio verranno riaperte le scuole, per una fase denominata “schema di quarantena della vita quotidiana”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie coronavirus India: record di casi in 24 ore, +3.900

Se in molte nazioni al mondo l’epidemia da coronavirus sta via-via scemando, facendo registrare una significativa diminuzione degli infetti e delle vittime, in altre, invece, il covid-19 continua ad intaccare le persone. E’ il caso ad esempio dell’India, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati ben 3.900 nuovi pazienti, l’aumento maggiore da quando è scoppiata l’emergenza. A riportare la notizia sono gli inglesi della Bbc, sottolineando anche i dati totali dell’India: 46.433 casi accertati, 12.000 guariti e 1.568 vittime. Intanto in Italia è iniziata la Fase 2, ma secondo la Cina le nostre autorità hanno avuto troppa fretta a “riaprire”. Uno studio condotto dall’ospedale generale cinese di Pechino (PLA), considera infatti troppo prematura la fine della Fase 1, tenendo conto dei numeri di infetti e morti ancora troppo alti nel nostro paese. La speranza, ovviamente, è che questo studio possa sbagliarsi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

Ultime notizie coronavirus: Italia, numeri migliorano

Numeri in miglioramento per quanto riguarda l’epidemia da coronavirus. Il primo giorno della fase 2 i deceduti restano sotto quota 200 anche se in leggero aumento rispetto alla giornata di sabato, mentre il dato importante riguarda il numero delle persone positive che scende sotto quota 100mila, un dato che non si registrava dallo scorso 10 aprile. Continua il calo anche per il numero dei degenti in “terapia intensiva” e quello dei nuovi contagi. I dati di oggi dimostrano che quasi la metà dei nuovi casi sono in Lombardia. Questi dati confermano che, seppure lentamente, l’epidemia sta indietreggiando grazie alle misure che sono state intraprese nei mesi scorsi. Mettendo a confronto il fatto che la crescita dei contagi era stata molto accentuata mente il calo sta avvenendo in maniera più lenta, gli esperti richiamano tutti a mantenere alta la soglia di attenzione rispetto alle norme di sicurezza che non debbono essere allentate, con il mantenimento delle “distanze sociali” oltre che con l0’uso dei dispositivi come guanti e mascherine. I tamponi positivi di oggi sono 1221, 577 dei quali in Lombardia, che è la regione più colpita fin dall’inizio dell’epidemia. La Protezione Civile ha diffuso i dati anche dei ricoverati in “terapia intensiva”, numero che è sceso sotto quota 1500 e dei ricoverati con sintomi, oltre che delle persone in “isolamento domiciliare”. Con le 1125 persone guarite oggi la cifra totale raggiunge 82,879.

ULTIME NOTIZIE FASE 2, ESODO CONTROLLATO DA NORD A SUD

Con il primo giorno della “fase 2” gli italiani residenti nelle regioni del sud che si trovavano al nord hanno avuto il via libera per ritornare a casa. Si temeva un esodo di massa ma i primi numeri rilevati hanno dato un buon esito, con stazioni e aeroporti che non hanno fatto verificare nessun momento di caos per le partenze. Anche le autostrade non sono state prese d’assalto ed il traffico nella giornata è stato regolare. Sicuramente il rientro ci sarà nei prossimi giorni, ma il fatto che molte persone sono rientrate ai propri posti di lavoro unito alla diminuzione dei posti disponibili sia sui treni che sugli aerei ha limitato il numero delle persone in rientro. Un numero indicativo è quello che si è registrato a Milano dove il treno Frecciarossa in partenza per la capitale ha visto soltanto 179 persone in fila. Naturalmente sono stati stabiliti dei controlli molto rigorosi con la misurazione della temperatura che si abbina a quello dei biglietti e dei DPI come guanti e mascherina, che devono essere indossati per poter salire sui treni. Molte delle persone che rientrano sono studenti che erano rimasti bloccati presso le sedi universitarie e lavoratori che hanno perso il posto o sono stati posti in cassa integrazione.

ULTIME NOTIZIE, DATI PRODUZIONE INDUSTRIALE DRAMMATICI

I dati della produzione industriale italiana nei mesi di marzo ed aprile sono drammatici, con Confindustria che certifica un – 50%, dovuto alle chiusure imposte dall’emergenza coronavius. Con la fine del lockdown, iniziata da oggi e con la riapertura delle fabbriche sicuramente l’indice tornerà a salire, ma con molta lentezza, secondo le previsioni, in quanto le famiglie italiane sono ancora nel pieno della fase di sfiducia e sarà quindi necessario del tempo per poter riprendere a crescere in maniera sostanziale.

ULTIME NOTIZIE, AL NORD RECORD DI DECESSI A INIZIO 2020

I numeri che sono stati comunicati dall’ISTAT riguardo ai decessi in Italia nel mese di marzo sono impressionanti. L’aumento rispetto allo scorso anno è stato infatti quasi del 50%, con il picco maggiore che si è registrato nei comuni del Nord. Nel totale del numero dei decessi, oltre il 54% è legato direttamente all’epidemia di Covid 19. Sono 38 le provincie italiane, 37 delle regioni settentrionali, che hanno fatto registrare l’incremento maggiore.

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