Slitta il ritorno sulla Luna della Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti. L’appuntamento era stato inizialmente fissato dall’ex amministrazione Donald Trump, per il 2024, fra tre anni, ma a causa di una serie di intoppi burocratici, il tutto è stato posticipato di 12 mesi, quindi al 2025. A incidere, come sottolineato anche dai colleghi di Rainews24, la disputa in tribunale fra l’agenzia Blue Origin, fondata da Jeff Bezos, inventore di Amazon, e la SpaceX, la controparte a firma Elon Musk. Secondo Bezos la commessa sarebbe stata ingiustamente assegnata al rivale, di conseguenza avrebbe citato l’agenzia a stelle e strisce in tribunale. Bill Nelson, amministratore della Nasa, nominato negli scorsi mesi dal presidente Joe Biden, ha spiegato in teleconferenza che: “Stimiamo non prima del 2025 per Artemis 3, il lander umano vinto nella competizione da SpaceX”. Il ritorno sulla Luna della Nasa sarà il preludio alla vera missione su cui si stanno concentrando i massimi sforzi, ovvero, lo sbarco per la prima volta su Marte.
Ultime notizie, un operaio morto sul lavoro in provincia di Genova
Ancora una morte bianca in Italia, ancora una vittima sul lavoro. Questa volta, come riferito dai colleghi dell’agenzia Ansa versione online, a morire è stato un uomo in provincia di Genova, precisamente in località San Quirico, sulle alture (siamo nella regione Liguria). A perdere la vita è stato un operaio, che poco prima del decesso stava lavorando presso un cantiere edile. Appena lanciato l’allarme sul posto si sono recati gli uomini del 118, che hanno provato in tutti i modi di rianimare il lavoratore, trovato già in condizioni disperate, ma per lo stesso non vi è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate. In base ad una ricostruzione fornita dagli altri operai presentai, la vittima, un uomo di 48 anni, sarebbe rimasto schiacciato a causa di alcuni grossi tubi che si sarebbero staccati da una gru che li stava spostando. Sembra che, in base alle prime informazioni, si sia rotta la cinghia che li stava tenendo assieme.
Ultime notizie, covid in Germania: è allarme rosso
Continua ad essere da allarme rosso la situazione covid in Germania, e nelle ultime 24 ore i dati sono ulteriormente peggiorati. Stando a quanto comunicato dal Robert Koch Institut, nella giornata di ieri la nazione tedesca ha registrato più di 50mila casi di positività al coronavirus (per l’esattezza 50.196), il che significa che nel giro di una settimana si sono raddoppiati (mercoledì scorso erano stati 20.676). Continua ad aumentare, in contemporanea, anche l’incidenza settimanale sui 100mila abitanti, giunta a 232.1, terzo valore record consecutivo in tre giorni: un picco mai raggiunto da quando è scoppiata la pandemia di covid, e il dato, sette giorni fa, era pari a 146.6. Stando a Christian Drosten, virologo dello Charité di Berlino, il paese “è in una vera situazione di emergenza” e sarà necessario “ridurre di nuovo i contatti”. Da più parti si inizia a lanciare appelli affinchè si introduca l’obbligo vaccinale pena il rischio di registrare migliaia di morti.
Ultime notizie, assalto a Capitol Hill: per lo ‘sciamano’ chiesti 51 mesi di prigione
E’ stato richiesto il carcere nei confronti di Jacob Chansley, l’uomo statunitense meglio conosciuto come lo “sciamano”. Fu infatti lui, cospirazionista di QAnon, di fatto a guidare la rivolta dello scorso mese di gennaio in quel di Capitol Hill, presso la sede del congresso degli Stati Uniti, “spinta” dall’ex presidente Donald Trump, che accusava i Democratici di aver ‘barato’ durante le recenti elezioni presidenziali. La richiesta dell’accusa è una pena di 51 mesi di prigione, poco più di 4 anni di carcere, la pena più alta fino ad ora proposta agli assalitori del Congresso. “Gli atti dell’imputato Chansely, ora diventato un criminale famoso, lo hanno reso il volto pubblico dell’assalto al Capitol”, hanno fatto sapere i procuratori, così come si legge sull’edizione online dell’agenzia Ansa.