Non sembrano destare particolari preoccupazioni le condizioni fisiche di Bill Clinton, ex presidente degli Stati Uniti, ricoverato da martedì sera. Nelle scorse ore è uscita allo scoperto la portavoce, Angel Urena, che attraverso Twitter ha fatto sapere: “Martedi sera l’ex presidente Clinton è stato ammesso all’Uci Medical Center per ricevere un trattamento per una infezione non legata al Covid. E’ in via di guarigione, di buon umore ed è incredibilmente grato ai medici, alle infermiere e allo staff che gli prestano una cura eccellente”.
Bill Clinton si trova presso il cento situato nell’università della California per una sospetta infezione al sangue; è al momento nel reparto di terapia intensiva della clinica ma respira da solo e non è attaccato al respiratore, come fatto sapere dalla Cnn. In ogni caso, come fanno sapere gli informati, le condizioni fisiche del 75enne ex presidente degli Stati Uniti non sono legate al covid ne tanto meno a dei suoi precedenti problemi di cuore, e come specificato non destano preoccupazione. Sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Green pass, rischio proteste ma più dosi
Nelle ultime notizie di oggi, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass per accedere al lavoro, in tutta Italia si moltiplicano i rischi di crisi e le proteste per il Green Pass. I settori che rischiano maggiormente, in quello che potrebbe anche essere un “venerdì nero” sono quelli dei servizi pubblici, della logistica e dei servizi alla famiglia. A cascata la mancanza di trasporti e di scarico merci nei porti potrebbe portare in seguito anche alla mancanza di prodotti sugli scaffali di supermercati e negozi.
In alcuni settori la percentuale delle persone non vaccinate potrebbe raggiungere anche il 30%. Intanto sono in aumento le file per i test che danno la possibilità di ottenere il Green Pass e in alcuni casi sono state effettuate, da parte dei lavoratori, delle prenotazioni fino al mese di dicembre. Nel problema generale dei trasporti non stranieri anche quelli degli autisti vaccinati con vaccini non riconosciuti in Italia e quindi del Green Pass. Preoccupazione anche per quanto riguarda la vendemmia e la raccolta delle olive. Con l’obbligo di Green pass le prime dosi di vaccino sono cresciute del 46%, rispetto al trend atteso in assenza di obbligo. La stima si basa, a quanto apprende l’ANSA, sui dati aggiornati in possesso della struttura commissariale e calcola 559.954 prime dosi in più legate alla certificazione verde.
Ultime notizie, il bollettino del coronavirus
Nel bollettino del coronavirus cala il numero dei contagi registrati nelle ultime 24 ore, sia rispetto al giorno precedente che rispetto alla giornata di giovedì della scorsa settimana. Sono stati infatti 2.668, contro i 2.938 della scorsa settimana. Con i 324.614 tamponi effettuati, circa 46 mila in più rispetto al giorno precedente il tasso di positività torna allo 0,8% dall’1% di ieri.
I decessi registrati oggi sono 40, contro i 37 di ieri, mentre continuano a scendere i numeri delle persone ricoverate, con un calo di 8 unità per le terapie intensive e di 73 per i ricoveri ordinari, con i nuovi totali che sono 359 e 2.479 rispettivamente.
Ultime notizie, incontro a Palazzo Chigi tra il governo e i sindacati
Nella mattinata di oggi si è tenuta una riunione a Palazzo Chigi dove si è parlato di sicurezza e di altri argomenti. Al termine del faccia a faccia tra i leader sindacali e il presidente del Consiglio Draghi al quale ha presenziato anche Andrea Orlando, ministro del Lavoro, e durato circa 30 minuti, i sindacati hanno parlato di un incontro costruttivo, imperniato sulla sicurezza dopo le numerose morti sul lavoro degli ultimi mesi, ma nel quale sono stati trattati anche il tema della proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti per le piccole e medie imprese, oltre che il rifinanziamento dell’indennità per la quarantena. Argomenti che dovrebbero far parte di provvedimenti successivi.
Restano in carcere i sei arrestati autori del blitz nella sede della Cgil e protagonisti degli scontri sabato a Roma. Lo ha deciso il gip della Capitale, dopo l’udienza di convalida, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare per Giuliano Castellino, Roberto Fiore, entrambi di Forza Nuova, l’ex Nar, Luigi Aronica, Pamela Tesa, Biagio Passaro di IoApro e Salvatore Lubrano.
Ultime notizie, ballottaggio a Torino con fine del fair play tra i candidati
Nell’ultimo confronto tra i due candidati al ballottaggio di domenica e lunedì prossimi a Torino, il fair play che aveva caratterizzato i primi faccia a faccia è stato abbandonato. La tensione infatti è tornata quando tra gli argomenti si è parlato di destra estrema, mentre nessuno dei due candidati ha dichiarato un apparentamento con il Movimento 5 Stelle e fatto appelli ai loro elettori. Dopo il primo turno la colazione di centrosinistra che sostiene Stefano Lo Russo si presenta in vantaggio con una percentuale del 43,86%, mentre Paolo Damilano, con la sua lista civica e il sostegno dei partiti di centrodestra ha il 38,9%.
“Tu sei responsabile di questo clima d’odio, se va avanti mi alzo e me ne vado”. Lo ha detto Paolo Damilano al suo avversario Stefano Lo Russo che gli ha risposto: “Adesso è colpa mia se hanno assaltato la sede della Cgil a Roma, è surreale. Quello che mi inquieta non è Damilano, ma la posizione della Meloni che oggi sarà qui per sostenerti che mentre arrestano i capi di Forza Nuova fa dei distinguo sulla matrice fascista dell’attentato”. Damilano, sabato scorso, è andato alla sede della Cgil di Torino a portare la sua solidarietà, ha condannato ogni forma di violenza “senza se e senza ma”.
Ultime notizie, incidenti di piazza a Beirut con morti e feriti
Nella Piazza prospicente il Palazzo di Giustizia di Beirut si sono svolte delle manifestazioni di protesta da parte di militanti di Hezbollah e Amal. Queste proteste hanno causato e hanno causato anche la morte di 5 persone il ferimento di altre 8. Decessi e feri sono a colpi d’arma da fuoco che sono stati sparati durante la manifestazione, che è stata indetta per protestare contro il giudice che sta seguendo l ‘inchiesta relativa alla tragedia dell’agosto di due anni fa quando al porto della libanese ci fu una tremenda esplosione con molti morti.
Il premier Najib Mikati ha chiesto scusa ai libanesi per quello che è successo oggi negli scontri a Beirut. “Mi vergogno della tragica situazione a cui siamo arrivati”, ha detto il premier al quotidiano An-Nahar. Il premier libanese ha anche annunciato per domani un giorno di lutto per i morti e feriti degli scontri scoppiati a Beirut. Lo riferisce Arab News.