Choc a Lampedusa dove un neonato di soli 5 mesi è morto annegato durante le operazioni di soccorso di una imbarcazione con a bordo 46 migranti. Il piccolo, figlio di una ragazza minorenne originaria della Guinea, sarebbe caduto in mare dopo che tutti gli occupanti del natante, vedendo l’arrivo della motovedetta della Guardia Costiera, si sono spostati su un lato per avvicinarsi alla stessa imbarcazione italiana. La madre è sotto choc e la polizia ha chiesto per lei un supporto psicologico. La situazione in quel dell’hotspot lampedusano è al collasso tenendo conto dei numerosi sbarchi delle ultime settimane che hanno portato il totale dei poveretti presso il centro di accoglienza ad un numero superiore ai 6.000.



Nell’isola di Lampedusa continuano senza sosta gli arrivi dei migranti ed ora gli occupanti delle strutture di soccorso ed accoglienza sono circa seimila. Molti di questi sono anche feriti e sia i soccorritori che i turisti si stanno adoperando per le cure necessarie. Una delle necessità più urgenti è quella delle navi per assicurare il trasporto dei migranti, tra i quali anche molte donne in stato di gravidanza avanzata, in altre zone d’Italia. Le persone che arrivano sul molo Favaloro sono alla ricerca di acqua ed in molti casi sono gli stessi turisti a fornirla, insieme a merendine per i bambini, anch’essi numerosi. L’amministrazione comunale di Lampedusa sta cercando di trovare soluzioni adeguate per tutti e sollecita interventi da parte del governo, ma nello stesso tempo ha dichiarato lo “stato di emergenza”, ed anche il parroco di Lampedusa è intervenuto parlando di una situazione da “apocalisse”. A causa dell’alto numero di sbarchi si registra anche un clima di tensione fra migranti e agenti, con disordini all’hotspot. Il premier Meloni: “Vanno fermati gli arrivi”.

Ultime notizie, scomparsa di Kata: le parole dei genitori

Nella giornata di ieri i genitori della piccola Kata, la bimba sparita da Firenze il 10 giugno scorso, sono tornati a parlare dopo un incontro avuto in questura, alla luce delle indagini che hanno portato a 5 nuovi indagati. “Quel giorno tornata all’ex Hotel Astor dal lavoro ho avuto una sensazione strana. Non so cosa pensare su mio fratello e mio cognato, spero esca la verità e che qualcuno parli. Non conosco gli altri indagati – ha raccontato la madre di Kata in una lunga intervista con i cronisti – sono stanca, sono tre mesi che nessuno sa niente. Io voglio solo trovare mia figlia e che chi ha visto parli. Abbiamo aperto una raccolta fondi e daremo una ricompensa a chi ci aiuterà a scoprire la verità”.

Così invece il papà: “Mio fratello non sa niente, ho fiducia in lui e anche in mio cognato. Incolpare la mia famiglia mi offende. Non so nulla delle tracce di sangue trovate sul lavandino, ho appreso solo ieri di questo. In procura non mi dicono niente, noi siamo i genitori, vogliamo sapere almeno qualcosa. Siamo con l’angoscia di non sapere nulla, quindi fare questa cosa di indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose, che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene. Penso che qualcuno l’abbia rapita ma non so il perché, vogliamo solo la verità. Non ho conti in sospeso con nessuno, la mia famiglia non ha mai fatto nulla di grave. Ho sempre detto tutta la verità”.

Ultime notizie, l’incontro fra Kim e Putin

Si è tenuto nella giornata di ieri presso il cosmodromo di Vostochny, l’atteso incontro fra il presidente russo, Vladimir Putin e il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un. I due hanno colloquiato di vari temi, anche di armi. “Abbiamo parlato di rafforzare la cooperazione strategica per creare un ordine affidabile in tutto il mondo”, ha spiegato lo stesso Kim che intanto sempre nella giornata di ieri ha autorizzato il lancio di due missili balistici nel mar del Giappone.

E ancora: “Con il presidente Putin abbiamo discusso della situazione politica internazionale e abbiamo parlato di ulteriore rafforzamento della cooperazione strategica, per la difesa della sicurezza e per creare un ordine affidabile nella nostra regione e in tutto il mondo”. Lo stesso leader nordcoreano ha spiegato che Il tentativo di “ampliare e sviluppare la cooperazione e l’amicizia” tra Mosca e Pyongyang corrisponde all’ambizione “di creare una nuova stabilità”. I due hanno poi brindato a “nuove vittorie per la Russia” con un velato riferimento alla guerra in Ucraina.

Ultime notizie, esplosione in una fabbrica in provincia di Chieti causa tre vittime

Tre operai sono morti in seguito ad una esplosione avvenuta oggi in provincia di Chieti, a Casalbordino. La fabbrica è la Sabino Esplodenti nella quale vengono smaltite o recuperate le polveri da sparo che provengono dalle bonifiche.

Nella stessa fabbrica tre anni fa era avvenuto un incidente simile ed anche in quell’occasione ci furono tre morti. Casualmente l’udienza per questa strage si terrà domani. Le cause di questa esplosione sono ancora da chiarire. Il titolare dell’azienda, che non era presente al momento dell’esplosione, è tornato allo stabilimento ed è apparso immediatamente sgomento per l’accaduto.

Ultime notizie, un sisma di magnitudo 4.1 nel mare di fronte ad Ancona

La terra continua a tremare ancora nelle Marche e ieri ad Ancona è stato avvertito un terremoto di magnitudo 4.1 con epicentro nel mare Adriatico di fronte ad Ancona. La scossa sismica ha generato molta paura sia nelle scuole che negli ospedali, anche se non si segnalano al momento danni o feriti. Un asilo è stato comunque evacuato per motivi di sicurezza. Il precedente sisma nella zona era stato registrato lo scorso 8 settembre. Nonostante la durata del sisma sia stata molto breve si sono avvertiti distintamente i tremiti dei mobili specialmente nelle case più alte.

Ultime notizie, detenuto muore in carcere a Genova ucciso dal compagno di cella

Un detenuto 58enne, Roberto Molinari, è morto nel carcere di Marassi, a Genova, dopo essere stato colpito dal compagno di cella 48enne, Luca Gervasio. Il decesso è stato causato dallo sfondamento della testa e della faccia per un colpo subito con pezzo di legno, il piede del tavolino che si trovava nella cella. La vittima e l’uccisore erano due ex clochard e il cadavere è stato scoperto dagli agenti stamani mattina. Per entrambi la fedina penale vedeva vari precedenti, nella maggior parte dei casi per reato di “resistenza a pubblico ufficiale”.