Cessate il fuoco fra l’esercito dell’Armenia e quello dell’Azerbaigian. Le due nazioni avevano dato vita ad un conflitto militare negli scorsi giorni, per via della contestatissima regione del Nagorno-Karabakh, territorio che entrambe le nazioni recriminano. Come ricorda l’agenzia Ansa, il cessate il fuoco è scattato dalle ore 12:00 di quest’oggi, grazie ad un accordo che è stato mediato da Mosca. Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha fatto sapere, come riporta l’Ansa, che i due paesi si sarebbero impegnati ad avviare “colloqui sostanziali con lo scopo di raggiungere una soluzione pacifica il prima possibile”. L’esponente dell’esecutivo russo ha poi aggiunto che i colloqui saranno mediati dal gruppo di negoziatori internazionali presenti a Minsk. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Palermo, le ultime lettere del padre suicida: "Mi hai distrutto"/ "Stanco di vivere, morte è una liberazione"
Ultime notizie, Luca Palamara radiato dalla magistratura
Con quasi
130mila tamponi effettuati, 129,471,
cresce anche oggi il numero dei nuovi casi accertati, 5.372, ed anche quello delle
vittime,
28 6 in più rispetto a giovedì. I dati comunicati dal Ministero della Salute fanno così salire a oltre 70mila il numero dei positivi, con un aumento importante, 29 unità, anche per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva. Il totale di questi
ricoverati è ora di
386. Guardando la suddivisione per regioni di queste persone la
Campania è quella con il maggior numero,
63, mentre il
Lazio ne fa registrare
57 e la
Lombardia 44. Continuano a crescere anche i ricoverati con sintomi con il Lazio che è la regione con il più alto numero di casi, 853, seguito dalla Campania e dalla Sicilia. Con questa situazione gli ospedali tornano ad essere la
prima trincea contro il coronavirus e si teme anche la possibile ondata
dell’influenza stagionale, con un numero di vaccini ancora insufficiente per tutti. Intanto in tutta Italia continuano le lunghe code per l’esecuzione dei tamponi.
Ultime notizie, interventi di De Luca e Mattarella
Nella giornata odierna si sono registrati l’intervento del governatore della Campania, De Luca e del Presidente Mattarella. De Luca si è riferito al continuo aumento dei contagi nella sua regione ed ha detto che con un aumento giornaliero superiore a quota 1000 e solo 300 guariti, saranno possibili dei nuovi lockdown. Il governatore campano ha ribadito la necessità di una stretta osservanza delle misure sanitarie in vigore ed anche bollato l’informazione parlando di un attacco diffamatorio contro la sua regione. Anche Mattarella ha parlato a proposito del contagio rimarcando che le possibilità di tenere “aperta” l’Italia passano dalla responsabilità di tutte le persone.
Ultime notizie, Luca Palamara radiato dalla magistratura
L’ex pm
Luca Palamara, imputato a Perugia per il reato di corruzione è stato condannato alla radiazione, la massima pena possibile applicabile in questo caso dal
Csm. L’avvocato difensore di Palamara, Guizzi, aveva chiesto ai giudici di non emettere una sentenza “politica”. Secondo la condanna Palamara ha svolto la funzione di regista per “c
ondizionare le nomine” nelle varie procure. Nella sua carriera Palamara era stato anche presidente dell’Anm e pubblico ministero sia a
Roma che a
Reggio Calabria. Ora l’ex pm ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza per tutti i gradi possibili ed ha dichiarato di essere
innocente di tutte le accuse che gli sono state rivolte e per le quali è stato condannato dopo un
processo breve ed una altrettanto breve camera di consiglio.
Ultime notizie, i due italiani prigionieri in Mali sono tornati in Italia
Sono atterrati oggi a Ciampino, dove a riceverli erano presenti sia Conte che Di Maio, i due italiani che sono stati liberati dopo una lunga prigionia nelle mani dei sequestratori. Si tratta di Nicola Chiaccio e di Padre Pier Luigi Maccalli, che al loro arrivo hanno anche parlato con i pm incaricati del loro caso riferendo di essere stati in mano a diversi gruppi di terroristi fino al momento della loro liberazione avvenuta nella giornata di ieri.
Ultime notizie, ad Arezzo l’ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre
La senatrice a vita ed ex deportata Liliana Segre ha tenuto ad Arezzo la sua ultima testimonianza pubblica nella quale ha ricordato come a causa delle leggi razziali divenne “invisibile“. Al suo ingresso sotto la tensostruttura che ospitava il suo intervento, la senatrice ha ricevuto molti applausi ed una standing ovation.