Allarme bomba negli Stati Uniti d’America: la polizia di Capitol Hill a Washington ha evacuato l’area che circonda la biblioteca del Congresso dopo avere ricevuto segnalazione della presenza di un presunto ordigno esplosivo all’interno di un pick-up, nei pressi del Campidoglio e della Corte Suprema (evacuata per prudenza). Le forze dell’ordine hanno evacuato anche il Cannon House Office Building.
In un tweet la polizia ha avvertito tutti i dipendenti dell’edificio di “stare alla larga da quest’area”, in quanto “questa è un’indagine in corso”. “Stiamo monitorando da vicino questa situazione e aggiorneremo questo account non appena avremo informazioni che possiamo rilasciare”. Si teme possa trattarsi di un ordigno attivo e sono attesi ulteriori sviluppi nei prossimi minuti. Nel frattempo, l’America resta con il fiato sospeso. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ULTIME NOTIZIE, TALEBANI “NO DEMOCRAZIA IN AFGHANISTAN”
Un alto funzionario dei talebani, Waheedullah Hashimi, ha dichiarato in un’intervista a Reuters che l’Afghanistan non sarà una democrazia sotto il loro dominio, ma seguirà la legge della sharia. «Non ci sarà affatto un sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro Paese», ha spiegato. Per i talebani non c’è motivo di discutere del tipo di sistema politico da applicare in Afghanistan, «perché è chiaro. È la legge della sharia e basta».
Haibatullah Akhundzada, leader supremo del movimento, avrà un ruolo importante, «forse sarà uno dei suoi vice il presidente». Sono tre i possibili candidati: Mawlavi Yaqoob, figlio del Mullah Omar, Sirajuddin Haqqani, capo della rete di miliziani Haqqani, e Abdul Ghani Baradar, che guida l’ufficio politico dei talebani a Doha. Infine, ha aggiunto che i talebani hanno contattato ex piloti e soldati delle forze armate afghane per unirsi a loro nella costruzione del nuovo governo.
ULTIME NOTIZIE, SICILIA E SARDEGNA VERSO ZONA GIALLA
I contagi crescono dove il numero dei vaccinati è più basso. Lo conferma la Sicilia, prima per casi e terzultima per immunizzati. Non è proprio così per la Sardegna, che ha una buona percentuale, ma un numero di positivi e ricoverati che mette a rischio la sua permanenza in zona bianca. «I dati della Sardegna risentono di più dell’impatto dei molti turisti su un numero più basso di residenti, sui quali è tarato il sistema sanitario», ha dichiarato al Corriere della Sera Fabio Ciciliano, membro del Comitato tecnico scientifico.
A preoccupare di più è la situazione ospedaliera in Sicilia, che dovrebbe passare in zona gialla da lunedì, visto che l’incidenza settimanale è da due settimane sopra la soglia e in parallelo aumentano i ricoverati. Meno prevedibile il destino della Sardegna. Invece la Calabria preoccupa più per la fragilità del suo sistema sanitario. Se ne saprà di più domani con i dati del monitoraggio che saranno esaminati dalla Cabina di regia.
ULTIME NOTIZIE, CORONAVIRUS: IL BOLLETTINO DI IERI
Il bollettino di ieri del coronavirus in Italia, diffuso dal Ministero della Salute, ha mostrato un incremento nel numero di morti: 69 contro i 54 del giorno prima. Per trovare numeri simili bisogna tornare a giugno, ma la regione Sicilia ha conteggiato 24 decessi avvenuti nei giorni precedenti e la Campania ha aggiunto due integrazioni. Per quanto riguarda i contagi, invece, sono 7.162 i positivi ai test Covid registrati ieri, mentre il giorno prima erano stati 5.273.
I tamponi sono stati 226.423, il giorno prima erano stati 238.073. Quindi, il tasso di positività è salito 3,1% dal 2,2% del giorno prima. Sono 442 invece i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 19 in più di ieri nel saldo tra entrate (50) e uscite. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari invece sono 3.559, 87 in più del giorno prima. A calare per la prima volta dal 15 luglio sono invece attualmente positivi, che sono 128.782.