Draghi sulla crisi Ucraina: “soprusi non saranno tollerati”

«Gli eventi in Ucraina ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati»; lo ha detto il Premier Mario Draghi nel suo intervento a Firenze per la cerimonia di apertura del “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Cei e dal Comune di Firenze.



Dopo l’appello di pace rilanciato dal Cardinal Gualtiero Bassetti, il Capo del Governo ha anticipato alcune delle istanze che verranno discusse domani nel Consiglio Europeo straordinario sulla crisi in Ucraina. «In momenti di crisi dobbiamo ancor più difendere i valori in cui crediamo e che ci guidano – ha sottolineato Draghi – La convivenza, la fratellanza, la tolleranza che celebriamo in questo incontro devono realizzarsi anche oltre i confini della regione in cui viviamo». Resta per il momento “congelato” il viaggio in Ucraina e in Russia del Presidente del Consiglio, come sottolineato anche oggi dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa in Parlamento: «’Stamattina ci siamo coordinati con il Presidente Draghi – ha detto l’esponente M5s – circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei». (agg. di Niccolò Magnani)



Ultime notizie, crisi Ucraina: l’appello di Papa Francesco

Il prossimo 2 marzo la Chiesa Cattolica ha fissato una Giornata mondiale di preghiera e digiuno per la pace: lo ha annunciato Papa Francesco nell’Udienza Generale del mercoledì in Vaticano, affidando alla protezione della Madonna e del Signore la situazione drammatica in Ucraina.

«Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione» ha spiegato il Santo Padre in Aula Paolo VI. Ancora una volta, riflette Papa Bergoglio, «la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale». L’appello è lanciato a tutti, credenti e non: «Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra». (agg. di Niccolò Magnani)



Guerra in Ucraina: le tensioni e le sanzioni

E’ davvero ad un passo la guerra in Ucraina, dopo l’invasione avvenuta nella giornata di ieri da parte della Russia, ufficialmente come “missione di pace”. Da più parti nelle scorse ore sono giunte condanne nei confronti dell’operato del presidente Vladimir Putin, a cominciare dalle parole del presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, che ha parlato di “violazioni inaccettabili”. Probabile l’introduzione di imminenti sanzioni nei confronti dei russi, ma difficilmente tale azione potrebbe scoraggiare l’esercito di Mosca, spalleggiato tra l’altro dai filorussi del Donbass. Secondo l’Onu è “Reale il rischio di un grande conflitto”, mentre per Kiev il presidente russo starebbe pensando di ricostruire la vecchia Unione Sovietica, cosa ovviamente impossibile e impraticabile. Infine le dichiarazioni in serata di Biden che ha parlato di “inizio di invasione russa”, promettendo “sanzioni oltre quelle del 2014”.

Ultime notizie, maxi operazione anti mafia: 86 misure cautelari emesse

Importante operazione anti mafia portata a termine ieri in Sicilia e in Calabria dai carabinieri del Comando provinciale di Messina. Su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia guidata da Maurizio De Lucia, sono state emesse misure cautelari per ben 86 persone, accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante del metodo mafioso. Il blitz, come scrive l’agenzia Ansa, è scattato dopo un’indagine iniziata nel 2018 sulla famiglia mafiosa dei cosiddetti “barcellonesi”, di stanza in quel di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Secondo gli inquirenti, la stessa famiglia sarebbe riuscita a penetrare profondamente le attività imprenditoriali e l’economia locali, soprattutto nel settore ortofrutticolo e nel business dei locali notturni.

Ultime notizie, lotta alla pedopornografia: 8 persone arrestate

Nuova maxi operazione in contrasto alla pedopornografia avvenuta nella giornata di ieri in Italia. Così come riferito dal sito dell’agenzia Ansa, la polizia di stato di Bari ha condotto all’alba l’operazione denominata “Revelatum”, per contrastare il triste fenomeno della pedopornografia online. In totale sono state eseguiti ben 67 decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale, da nord a sud del nostro Paese. Otto invece le persone arrestate, mentre quelle denunciate sono state in totale 59. Tutti sono accusati di detenzione, cessione e divulgazione di materiale pedopornografico. L’indagine, come aggiunge l’agenzia di stampa, è stata curata dalla polizia di stato di Foggia e di Bari, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, sotto la direzione della procura distrettuale di bari.

Ultime notizie, Totti e Ilary Blasi in crisi? Il gossip impazza

Una delle coppie più amate dagli italiani, quella formata dall’ex calciatore della Roma, Francesco Totti e dalla presentatrice Ilary Blasi, sarebbe in crisi. Il gossip impazza e sono molti i quotidiani online che ne parlano, fra cui anche il Corriere dello Sport. Dopo vent’anni d’amore e circa 17 di matrimonio, la coppia sarebbe scoppiata, anche se di ufficiale vi è davvero poco. Al momento tutto tace, visto che nessuno dei due protagonisti ha commentato i rumors, ma Ilary Blasi ha pubblicato ieri una storia sui propri social in cui ha mostrato la linguaccia: che sia una risposta ai detrattori delle ultime ore? Chi lo sa, in ogni caso, se la rottura fra i due venisse confermata, si tratterebbe del secondo divorzio vip del 2022, dopo quello di poche settimane fa di un’altra coppia storica come Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi.

Ultime notizie, il bollettino di ieri del coronavirus

La discesa dei numeri relativi al coronavirus nel bollettino riporta anche, per la prima volta nel 2022, un tasso di positività inferiore al 10% con il 9,9% dato dai 60.029 casi rapportati ai 603.629 tamponi processati, quasi il triplo di quelli delle 24 ore precedenti. Aumento invece per quanto riguarda il numero dei morti che oggi è stato di 322 contro i 261 registrati ieri. Il confronto del numero dei nuovi casi, da effettuare sullo stesso giorno della settimana precedente, quando furono 70,852, parla di una percentuale di diminuzione del 15% su base settimanale. Nelle terapie intensive oggi sono presenti 32 persone in meno rispetto a lunedì, mentre i reparti ordinari vedono tornano a calare di 299 unità dopo il leggero aumento del giorno precedente, di 91 unità.

Ultime notizie, l’inflazione corre e nel mese di gennaio ha fatto registrare il + 4,8%

Non si ferma la corsa dell’inflazione anche nel mese di gennaio e le prime stime sono state confermate visto che il dato è stato del +4,8%, il massimo dal 1996. La maggiore causa di questo aumento dell’inflazione è stato l’aumento dei prezzi dell’energia, che oltre ad incidere direttamente, ha trascinato, seppure in misura minore, anche gli altri settori. Le associazioni dei consumatori, hanno etichettato questa situazione con dei termini che vanno da “disastro” a “emergenza”, a “massacro” e attendono le misure messe in campo dal governo per il rallentamento dei prezzi dell’energia. Intanto anche le borse sentono i riflessi della crisi in corso tra Russia e Ucraina, principalmente per quanto riguarda le fonti di approvvigionamento dei prodotti energetici. L’aumento è stato molto importante, anche se già nell’ultimo mese del 2021 si era registrato un + 3,9%.

Ultime notizie, le parole di Draghi al Consiglio di Stato

In occasione della cerimonia di apertura del Consiglio di Stato con l’insediamento di Franco Frattini, dopo aver parlato della crisi in corso a livello internazionale tra Russia e Ucraina, il Premier Draghi ha posto l’accento anche su problemi interni del nostro Paese come la ripresa e le riforme. Il Presidente del Consiglio ha parlato di una stagione intensa che vede il governo impegnato in prima linea sia per mettere a punto le riforme necessarie dopo il “trauma” causato dalla pandemia e trovare una maggiore efficienza da parte delle istituzioni per dare una spinta in più al sistema Italia.