L’Ucraina candidata all’ingresso nell’Unione Europea. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, che nel corso dell’odierna conferenza stampa ha dato pieno appoggio all’adesione del Paese. Come riferisce l’Ansa, la von der Leyen ha specificato il motivo dopo la riunione del collegio: “L’Ucraina ha chiaramente dimostrato l’aspirazione e l’impegno del Paese di essere all’altezza degli standard europei. L’Ucraina è una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un’amministrazione eccellente.”
Su Telegram, il Presidente Volodymyr Zelensky ha detto che oggi è stata “una giornata storica” per l’Ucraina, dopo le parole di sostegno della commissione europea. Poi Zelensky ha puntato il dito contro la Russia e il fallimento dei negoziati di pace. Secondo il Presidente Ucraino, il Cremlino “sta solo cercando di intimidire tutti in Europa e continuare la distruzione del nostro Stato.” (Agg. di Verdiana Paolucci)
Ultime notizie, sparatoria in Alabama: due morti
Una nuova sparatoria si è verificata negli Stati Uniti e nelle scorse ore. L’ultimo scontro a fuoco è avvenuto di preciso in una chiesa di Vestavia Hills, cittadina dello stato dell’Alabama. Come riferisce l’agenzia Ansa attraverso il suo sito online, almeno due persone sarebbero morte all’esterno dell’edificio sacro, mentre una terza persona sarebbe invece ferita. La polizia locale, attraverso la propria pagina Facebook, ha fatto sapere che: “Tre persone nella chiesa episcopale di Santo Stefano sono state colpite da proiettili”.
Come sottolineato dall’agenzia di stampa italiana, la sparatoria si è verificata di fronte alla chiesta di Vestavia Hills attorno alle ore 18:00 locali, quando in Italia era notte, in occasione di un “potluck”, ovvero, un pasto comunitario in cui tutti i cittadini portano del cibo da offrire appunto alla comunità. Secondo quanto emerso l’aggressore sarebbe entrato in chiesa ed avrebbe iniziato a sparare a caso colpendo tre persone, prima di venire fermato e arrestato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro).
Ultime notizie Ucraina, leader europei: “La vogliamo nell’Ue”
La guerra in Ucraina ha iniziato da poco il suo 114esimo giorno di battaglia. Gli eventi di ieri sono stati per lo più legati alla visita di Draghi, Macron e Scholz a Kiev da Zelensky, un incontro che non è stato visto di buon occhio dalla Russia. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha detto di “sperare” che a Kiev Macron, Draghi e Scholz “non si concentreranno solo sul sostegno all’Ucraina riempiendola ulteriormente di armi”. Inoltre lo stesso ha spiegato che la fornitura di armi è inutile e “prolungherà la sofferenza delle persone, causerà ancora più danni a questo Paese”. Peskov spera che l’incontro dei tre leader con Zelensky sia servito anche per “Incoraggiare il presidente Zelensky a guardare davvero allo stato delle cose”. Sempre il portavoce di Putin ha fatto capire come la conclusione della guerra sia tutt’altro che vicina, spiegando: “E’ difficile contare sulla continuazione”
Ultime notizie, Draghi, Macron e Scholz in Ucraina
La giornata di ieri, come detto sopra, è stata inevitabilmente scandita dalla visita di Draghi, Macron e Scholz in Ucraina da Zelensky. Il premier italiano ha fatto visita a Irpin, e ai giornalisti presenti ha spiegato: “Qui è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Molto di ciò che mi hanno detto riguarda il futuro e la ricostruzione. È un popolo che è stato riunito dalla guerra, che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima della guerra”. Rivolgendosi alle autorità locali, di fronte ai palazzi bombardati, ha aggiunto: “Avete il mondo dalla vostra parte”. Così invece il Cancelliere tedesco Scholz: “Le sanzioni occidentali contribuiscono alla possibilità che la Russia rinunci all’operazione e ritiri nuovamente le sue truppe. Perché questo è l’obiettivo”. Infine le parole del presidente francese Macron che senza troppi giri di parole ha spiegato: “Serve che l’Ucraina possa resistere e vincere la guerra”. L’incontro rappresenta senza dubbio un passo avanti verso l’ingresso di Kiev fra gli stati membri: “Vogliamo l’Ucraina nell’Ue”.
Ultime notizie, primo (quasi) giorno senza mascherine
Quella di ieri, giovedì 16 giugno 2022, è stata la prima giornata senza l’obbligo di mascherine al chiuso, o meglio quasi. Il governo ha infatti confermato la scadenza dell’obbligo del dispositivo di protezione individuale negli ultimi luoghi dove ancora vigeva, a cominciare dai cinema all’aperto, ma nel contempo ha deciso di prorogarne l’utilizzo dello stesso in alcune situazione sensibili. Come aveva già anticipato negli scorsi giorni il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, fino al 30 settembre sarà necessario indossare le mascherine negli ospedali, nelle rsa, e sui mezzi pubblici, quindi treni, bus, metro e via discorrendo, anche se bisogna ancora definire nel dettaglio cosa accadrà sugli aerei e sui trasporti ferroviari. La decisione è giunta molto probabilmente alla luce dei contagi che si sono rialzati negli ultimi giorni, e per proteggere le categorie più a rischio covid come malati e anziani.
Ultime notizie covid, Gimbe: rialzo dei contagi
Nella giornata di ieri è stato pubblicato come sempre il bollettino settimanale covid della Fondazione Gimbe, che ha certificato un rialzo dei contagi rispetto a sette giorni fa. Nel dettaglio il think tank meneghino parla di “netto rialzo dei contagi” pari al +32,1%, e nel contempo sono aumentate anche le vittime, +6,1%. Una netta inversione di tendenza quindi quella registrata dalla Fondazione Gimbe relativamente ai dati del periodo 8-14 giugno rispetto alla settimana precedente. L’aumento dei casi di covid si rileva in quasi tutte le regioni italiane molto probabilmente trainato dalla temuta sottovariante Omicron 5, la più contagiosa fino ad oggi emersa. In totale sono stati 160.571 i casi riguardanti la settimana di cui sopra, contro i 121.726 di sette giorni fa. I decessi negli ultimi giorni sono stati invece 416 con una media di 59 vittime da covid al giorno, contro la media da 56 del periodo preso in esame nel bollettino della scorsa settimana.