Papa Francesco è tornato a condannare per l’ennesima volta il conflitto ucraino-russo. Nell’udienza alla Federazione Italiana Ricetrasmissioni, parlando con l’organizzazione di volontariato che si occupa appunto di comunicazione indipendente, il Santo Padre ha parlato di guerra vergognosa, invocandone una fine in tempi rapidi: “Speriamo e preghiamo perché questa guerra vergognosa per tutti noi, per tutta l’umanità, finisca al più presto: è inaccettabile; ogni giorno in più aggiunge altre morti e distruzioni”.



Il Pontefice ha poi rivolto il proprio pensiero agli sfollati: “Tanta gente si è mobilitata per soccorrere i profughi. Gente comune, specialmente nei Paesi confinanti, ma anche qui in Italia, dove sono arrivati e continuano ad arrivare migliaia di ucraini. Il vostro contributo è prezioso, è un modo concreto, artigianale di costruire la pace”. Bergoglio sottolinea come sia un fattore “essenziale” avere “la libertà, l’indipendenza. Pensiamo come questo può diventare decisivo là dove un regime o un altro centro di potere voglia controllare le comunicazioni. È fondamentale mantenere la libertà, per essere veramente al servizio delle persone, del bene comune”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie Ucraina, Mosca: “Nessun passo avanti sui negoziati”

Inizia oggi il 31esimo giorno di guerra in Ucraina. I russi proseguono nella loro avanzata e nel contempo continuano gli scambi di accuse reciproche fra il blocco occidentale, capitanato dagli Stati Uniti, dalla Nato e dall’Unione Europea, e Mosca. I primi hanno accusato i secondi di utilizzare nel conflitto ucraino armi chimiche, ma i russi hanno rimandato al mittente le accuse. In ogni caso la Casa Bianca ha fatto sapere, alla luce anche di numerose indiscrezioni giornalistiche, che ‘Gli Stati Uniti non hanno intenzione di usare le armi chimiche qualunque siano le circostanze’. La città più devastata dalle bombe continua ad essere Mariupol, il cui sindaco ha spiegato che ‘Si temono circa 300 morti nel teatro’. Intanto l’Ue prepara nuove sanzioni, mentre Mosca ha fatto sapere di aver ‘Colpito maggiore deposito di carburante dell’esercito ucraino vicino Kiev’. Infine, per quanto riguarda i negoziati, Mosca ha fatto sapere che non vi sono passi in avanti “Nessun progresso negoziati su nodi politici”.



Ultime notizie covid, il monitoraggio settimanale dell’Iss

Si è tenuto nella giornata di ieri il consueto monitoraggio dell’Iss sull’andamento dei dati covid. Anche nell’ultima settimana si è registrato un indice Rt in rialzo, portatosi a quota 1.12. Precisamente, nel periodo 2-15 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,12 (range 0,87 – 1,44), in aumento rispetto ad una settimana fa quando era 0.94, e al di sopra della soglia epidemica. Stessa crescita registrata anche per quanto riguarda l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (RT 1,08). In aumento anche l’incidenza dei contagi covid, portatasi da quota 725 ogni 100mila abitanti di settimana scorsa, agli 848 attuali. Cresce leggermente, infine, anche il tasso di positività: una settimana fa era del 14 per cento mentre negli ultimi sette giorni è stato del 15%, mentre è stabilire la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi pari al 37 per cento.

Ultime notizie, la consacrazione di Russia e Ucrain al Cuore immacolato di Maria

Nella giornata di ieri il Papa ha celebrato la consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore immacolato di Maria, un gesto di pace e nel contempo di mediazione per provare a riavvicinare due popoli che da 31 giorni a questa parte si stanno facendo la guerra. Più volte il Santo Padre è intervenuto per chiedere la pace e la cessazione delle ostilità in questo mese di conflitto, e anche ieri, poco prima di celebrare la Messa, ha affidato le proprie speranza a Maria, Santa Vergine Madre di Gesù, attraverso il seguente tweet: “A Maria, Madre del Redentore, affidiamo il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione”.

Ultime notizie, dal primo aprile i prof no vax tornano in aula

Dal prossimo 1 aprile, il giorno la scadenza dello stato di emergenza, i professori no vax potranno tornare in aula. Anche se l’obbligo vaccinale resterà fino al 15 giugno per tutto il personale scolastico, i no vax potranno comunque essere utilizzati in attività di supporto all’istituzione scolastica. Di fatto, come ricorda l’agenzia Ansa, i docenti non andranno in aula ma potranno comunque continuare a lavorare, così come previsto dal decreto legge sulle disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto al Covid, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e che contiene anche disposizioni inerenti la scuola. Numerosi sindacati come l’Anief, da tempo puntano il dito nei confronti dell’obbligo vaccinale a scuola, considerandolo “incostituzionale, continua a tenere sospesi dal servizio senza stipendio circa 10mila docenti e Ata”.

Ultime notizie, il bollettino di ieri del coronavirus

Il bollettino di ieri del covid 19 ha fatto registrare 75.616 nuovi casi di contagio, con il tasso di positività che si è mantenuto stabile rispetto al giorno precedente con il 15%. Il numero è in calo rispetto a quello di ieri, quando i nuovi casi erano stati 81.811. i decessi odierni sono stati 146, in diminuzione rispetto ai 182 di ieri. Da lunedì tutta l’Italia sarà in zona bianca, con il passaggio anche della Sardegna, anche se dal prossimo mese di aprile il sistema dei colori per le regioni verrà abolito. Per quanto riguarda i ricoveri, le terapie intensive sono rimaste invariate, mentre c’è stata una diminuzione di 35 unità per quanto riguarda le terapie ordinarie. Il numero odierno dei guariti è di 75.773.

Ultime notizie, in Arabia la Ferrari davanti nella prima giornata di prove

Charles Leclerc con la Ferrari ha confermato il suo splendido stato di forma piazzandosi al primo posto nella sessione FP2 delle prove libere, seguito da Verstappen. Subito dietro l’altra rossa di Sainz davanti alla seconda red Bull, quella di Perez. A seguire le Mercedes. La giornata di oggi ha visto anche un ritardo nelle prove libere in quanto un attentato missilistico da parte di ribelli ha colpito una fabbrica a circa 20 chilometri dal circuito. Si attendono conferme per le altre prove e la corsa, ma sembra che l’intenzione sia quella di andare avanti con il programma originale del Gran Premio.

Ultime notizie, domani arriva l’ora legale

Nella notte tra sabato e domenica torna in vigore in Italia ed in altri Paesi l’ora legale, che resterà in vigore fino al mese di ottobre. Le giornate torneranno quindi ad allungarsi di 1 ora, con il tramonto che avverrà un’ora dopo. Nel 2018 una convenzione a livello europeo aveva stabilito di tornare ad avere un orario unico per tutti i 12 mesi dell’anno, ma ancora non è stata messa a regime.