E’ stata confermata nel processo d’appello di secondo grado l’accusa di “mafia” nei confronti del clan romano degli Spada, precisamente, l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Come si legge sull’agenzia Ansa, la sentenza è stata decisa oggi dai giudici della Corte d’Assise di Appello, che hanno inflitto in totale 17 condanne per ben 150 anni di carcere. Carmine Spada, che in primo grado era stato condannato all’ergastolo, ha visto la pena ridursi a 17 anni di carcere; simile la pena per Ottavio Spada, detto Maciste, passato dall’ergastolo ai 12 anni e mezzo, mentre Roberto Spada, famoso per aver tirato una testata ad un giornalista di Rai tre, dovrà restare in carcere a vita.
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16 anni sono stati invece inflitti ad Ottavio Spada detto Marco, mentre 6 per Silvano e 8 per Ramy Serour, verso cui i reati contestati vanno dall’associazione di stampo mafioso, fino all’omicidio, passando per l’estorsione e l’usura. Condannati anche Nando De Silvio, detto Focanera, Ruben Alvez del Puerto, e Vittoria Spada. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, vertice tra Governo e Regioni
Il bollettino dell’11 gennaio fa registrare 12.532 nuovi casi di coronavirus a fronte dei 91.656 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. I decessi, sempre nello stesso periodo, sono stati 448 morti. In numeri assoluti c’è quindi stato un calo rispetto alla giornata di domenica, ma il rapporto tra tamponi e nuovi contagi ha subito un leggero incremento, attestandosi al 13,6% contro il 13,3% di domenica. Il numero delle vittime è invece aumentato di 87 unità. Numeri in aumento sia per i ricoveri ordinari, + 176 e per le terapie intensive, + 27. Nelle regioni il maggiore numero è per l’Emilia Romagna con 1.942, seguita dal Veneto, dalla Sicilia, Lombardia, Lazio e Campania, tutte oltre quota 1000.
Ultime notizie, nuovo Dpcm, vertice tra il Governo e le regioni
Si è tenuto il vertice tra i rappresentanti del governo e quelli delle regioni per il nuovo Dpcm che andrà in vigore dal prossimo 16 gennaio. Tra le misure che sono state prospettate, visto l’aumento dei casi di contagio, anche una stretta riguardante l’attività dei bar, ristoranti e pizzerie, per i quali dopo le 18.00 non dovrebbe essere consentito nemmeno l’asporto, ma solo la consegna a domicilio. Una stretta che dovrebbe servire per raffreddare la movida e sulla quale i governatori hanno espresso parere contrario. E’ stato invece visto con favore il possibile inserimento delle “zone bianche”. Confermato lo stop alla mobilità tra le varie regioni, anche se gialle. In parallelo sono arrivate anche le parole del Premier che ha parlato di un balzo dei contagi che sta arrivando anche in Italia come è già successo in Inghilterra ed in Germania e sono quindi necessari dei sacrifici.
Ultime notizie, negli Stati Uniti richiesto l’impeachement per Trump
I rappresentanti del Partito democratico hanno presentato la richiesta di impeachement per Donald Trump, a causa del suo “incitamento all’insurrezione”. La richiesta non è stata appoggiata dai Repubblicani e l’atto dovrebbe arrivare nell’aula del parlamento il prossimo mercoledì 13 gennaio, per essere votato. Nel documento si fa riferimento alle accuse false contro Biden per quanto riguarda l’elezione a presidente ed anche alle pressioni che Trump ha esercitato sui dirigenti dello stato della Georgia, per cercare di ribaltare l’esito delle urne.
Ultime notizie, clima impazzito
In questi giorni si sta assistendo ad un clima letteralmente impazzito, con il termometro che cala dappertutto nelle regioni del nord e del centro, con molte strade che si trovano “a rischio ghiaccio”, mentre continua a nevicare in montagna e nei giorni scorsi anche a quote basse, Al contrario, nelle regioni del sud la temperatura è più alta delle medie stagionali e questo porta molte persone sul mare.
Ultime notizie, ritorno degli studenti in classe solo in 3 regioni italiane
Lunedì sarebbe stato il giorno in cui gli studenti delle scuole superiori avrebbero dovuto tornare in classe, anche se al 50%, ma solo 3 regioni, Abruzzo, Valle d’Aosta e toscana hanno rispettato questa indicazione, mentre nelle altre i governatori hanno posticipato questa data, a causa del ritardato arrivo dei dati che riguardano il monitoraggio nazionale, che sono stati disponibili soltanto venerdì scorso. Molti i ragazzi che sono scesi in piazza a protestare con striscioni che chiedevano un ritorno a scuola “in sicurezza”. I problemi sono legati principalmente ai trasporti che potrebbero causare nuovi contagi.