Omaggio di Techetechetè a Umberto Agnelli e alla famiglia per i 120 anni della Fiat

L’11 luglio 2019 ricorre il centoventesimo anniversario della nascita della Fiat e per l’occasione Rai1 ha voluto ricordare la celebre azienda automobilistica e la dinastia Agnelli con una puntata speciale dedicata non solo all’azienda italiana, ma anche alla dinastia tracciando i profili di alcuni indiscussi protagonisti: da Susanna a  Giovannino Alberto, da John Elkann a Marella Caracciolo, da Edoardo Agnelli fino a Umberto. Il fratello di Gianni per tantissimi anni è stato paragonato e confrontato con l’Avvocato; un confronto sbagliato visto che erano due persone completamente differenti. “Il confronto è ingiusto, improponibile. Basta dire che Gianni era un uomo di prima della seconda guerra mondiale, Umberto invece del dopoguerra” scriveva Cesare Lanza su La Verità.



Umberto Agnelli e il fratello Gianni: “confronto ingiusto”

Umberto Agnelli e Gianni Agnelli sono stati spesso paragonati tra di loro. Un confronto che è stato più volte definito ingiusto, visto che si trattava di due uomini differenti, ma ugualmente importanti all’interno dell’azienda. A tracciarne un profilo inedito della situazione è stato Cesare Lanza che ha incontrato diverse volte l’Avvocato, mentre di Umberto ricorda principalmente l’incontro avvenuto durante la sua candidatura al Senato. “Umberto era molto lucido, profondo, realista, con qualità strategica. Gianni era impulsivo, pronto a semplificazioni brillanti 0 ciniche, deformate dallo snobismo” ha scritto il giornalista su La Verità sottolineando che, mentre Gianni era infelice, Umberto si presentava come un uomo positivo, forte, determinato, ingenuo, creativo ed ottimista. Umberto Agnelli ha avuto due moglie: la prima moglie è Antonella Bechi Piaggio con cui è stato legato dal 1959 al 1974, mentre in seconde nozze ha sposato Allegra Caracciolo. Dal primo matrimonio è nato Giovanni Alberto Agnelli, morto giovane a causa di un tumore, mentre dal secondo sono nati Andrea Agnelli e Anna Agnelli.



Umberto Agnelli e la Juventus

A maggio scorso la Juventus ha voluto omaggiare e ricordare il Dottore a quindici anni dalla sua scomparsa con un lungo messaggio pubblicato sui social: “Era un giorno tristissimo per tutto il popolo bianconero, che si trovava costretto a salutare, con dolore, Umberto Agnelli. Il Dottore se ne andava il 27 maggio del 2004, dopo una vita legata a doppio filo con la Juventus”. Del resto come per tutta la famiglia Agnelli, anche Umberto è stato legatissimo al club bianconero di cui è stato Presidente nella seconda metà degli anni ’50. Sotto la sua guida, durata fino al 1962, ha visto la Juventus vincere tre scudetti e due Coppe Italia. Una volta lasciato il ruolo di Presidente di Club, Umberto ha sempre continuato ad interessarti al club bianconero: “quello del Dottore fu un legame lungo una vita intera. Negli anni ’90, infatti, tornò a occuparsi della Juve in prima persona, e visse, con il club, un’epoca di successi straordinari: cinque Scudetti, una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa Intertoto, una Supercoppa europea, ma soprattutto la Champions League e la Coppa Intercontinentale”.

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