La bellezza della musica, la singolarità degli aneddoti, la maestosità dell’arte della scrittura; questo e tanto altro entra piacevolmente di prepotenza nel salotto de La Volta Buona grazie alla presenza di Umberto Balsamo. Il suo ruolo nella musica non è forse misurabile, tanto in qualità di scrittore quanto di interprete. L’intervista di Caterina Balivo parte dagli albori, da quando agli studi preferiva già mettere nero su bianco i suoi pensieri.



“Mi veniva facile scrivere da giovane, anche se a scuola ero una frana… Non m’è mai piaciuto studiare. Scrivere mi serviva per saltare gli ostacoli dello studio, non mi interessava”. Questo il racconto di Umberto Balsamo a La Volta Buona, che poi aggiunge: “Mio padre è stato fantastico, gli dissi: ‘Voglio andare a Milano’. Lui si è fermato e mi ha detto semplicemente ‘va bene’. Aveva una fiducia in me enorme, è stato un padre fantastico”.



Umberto Balsamo e il primo incontro con Orietta Berti: “Il suo paroliere mi prese in simpatia…”

Al novero degli aneddoti sfornati da Umberto Balsamo è da menzionare quello riferito alla prima artista che ha portato un suo brano al successo, Orietta Berti. “C’è stato un incontro fortunato con il suo paroliere, Luciano Beretta, una persona stupenda. Mi prese in simpatia perché forse aveva capito che avevo bisogno e abbiamo scritto ‘La prima lettera d’amore’. Andammo da Orietta a fargliela sentire, a lei piacque molto e doveva andare a Sanremo”. Il cantautore, proprio a proposito della kermesse, ha spiegato: “Allora però c’erano le accoppiate alla fine le case discografiche scelsero Memo Remigi con Orietta Berti. Misero comunque il brano come lato b per aiutarmi”.



Non terminano qui gli aneddoti raccontati da Umberto Balsamo a La Volta Buona; curioso anche il ‘caso’ dell’album “L’angelo azzurro”, secondo alcuni condiviso nella creazione con Cristiano Malgioglio a differenza di quanto sostenuto dal cantautore: “Ci siamo conosciuti a Milano e lui veniva alla Ricordi per cercare di farsi conoscere… Veniva ogni giorno a casa mia con il taxi, perché lui non guida: dopo un paio di volte e vedevo che non ci incontravamo dal punto di vista dei gusti ho capito che non era cosa per me”. Umberto Balsamo ha poi spiegato: “Quindi l’album l’ho scritto io, solo che una volta Carlo Conti fece un quiz dicendo che l’aveva scritto Cristiano Malgioglio… Allora io mandai una mail per dire che non era così”.