Marco, il figlio di Giulia Spizzichino, parlando durante la conferenza stampa di presentazione del film ha rivelato: “Sono sempre stato orgoglioso che mamma andasse in Argentina, ma nel film-tv serve per la sceneggiatura che io fossi inizialmente contrario”. Per questo nella pellicola si vede che il figlio della donna romana ma di origine ebrea, si oppone alla sua decisione di partire alla ricerca del generale delle SS nascosto in Argentina. “Quando Priebke fu condannato si concluse un percorso cominciato nel 1994: in casa se ne parlava ma poco, da quell’anno se n’è parlato di più” ha rivelato ancora l’uomo, che ha combattuto al fianco della mamma affinché avessero finalmente giustizia le tante, troppe vittime della strage delle Fosse Ardeatine.
Il figlio di Giulia Spizzichino si chiama Marco Sbarrini e ha tre sorelle, Valeria, Franca e Lidia. Più volte i figli della donna, sopravvissuta alla Shoah, hanno presenziato ad eventi o manifestazioni in onore della mamma, affinché il suo ricordo e la sua memoria rimanessero vivi e permettessero di far sì che certe cose non si ripetano mai più.
Umberto chi è il marito di Giulia Spizzichino?
Il papà di Marco e marito di Giulia Spizzichino, invece, si chiama Umberto. Poche le informazioni che abbiamo in merito all’uomo, che sicuramente avrà sostenuto la donna nella sua battaglia al fine di ricevere giustizia.
Marco, chi è figlio di Giulia Spizzichino: le differenze tra film e realtà
Il film “La farfalla impazzita” racconta la storia dell’estradizione di Priebke in Italia e vede come protagonista Giulia Spizzichino, che è sopravvissuta alla Shoah e in particolare modo alla cattura di tutta la sua famiglia. I suoi parenti furono infatti trucidati nella strage delle Fosse Ardeatine o deportati. Nel film, il figlio di Giulia Spizzichino, Marco, viene rappresentato come un giovane contrario alla partenza della mamma per l’Argentina per scovare Priebke: in realtà, come spiegato proprio da lui, non è così. Sarebbe stata infatti modificata la storia per motivazioni puramente cinematografiche: in realtà Marco, che tutt’ora vive a Roma, città della mamma, è sempre stato al suo fianco nel combattere questa battaglia.