Umberto Guidoni, uno degli astronauti più famosi d’Italia, è stato ospite stamane negli studi del programma di Uno Mattina Estate, in diretta su Rai Uno. Si parla in particolare del cibo degli astronauti e a riguardo l’astronauta e ricercatore ha confessato: “Cosa si è mangiato fino adesso nello spazio? Si è passati dalle prime missioni in cui vi era una specie di pasta dentifricio che si spruzzava in bocca, fino ai cibi molto più sofisticati che ci sono oggi, visto che le missioni sono più lunghe. C’è bisogno anche di caratterizzate il cibo in maniera migliore, più saporito. Il cibo spaziale non è proprio gourmet. Quali sono le sensazioni quando si mangia nello spazio? C’è meno appetito anche se dipende dalle persone, io ho mangiato molto meno rispetto alla dotazione di cibo che avevo con me e si sentono meno i sapori, ecco perchè c’è bisogno di cibi più accattivanti dal punto di vista del sapore, più speziati. Il cibo mi sembrava abbastanza piatto, senza sapore”.



E ancora: “Ognuno si sceglie il proprio menù quindi non ci sono discussioni, cambiano i gusti, a me è successo soprattutto nella prima missione quando non avevo esperienza, e scelsi un cibo che non era gradimento, insipido. C’era una parte di cibo di emergenza e li ho scelto delle cose che non erano il mio menu, ma di solito non ci rubiamo il cibo. Ci sono cose per rendere il cibo più saporito, ad esempio sulla Iss una delle prime piante che è riuscita a crescere nello spazio è il peperoncino”.



UMBERTO GUIDONI: “IL PERCORDO PER DIVENTARE ASTRONAUTA E’ LUNGO”

Umberto Guidoni ha ricordato quanto sia difficoltoso diventare astronauta e andare nello spazio: “Il percorso per diventare astronauta è un percorso lungo, richiede anni, è lungo e difficile, richiede anni di preparazione proprio per questo, sei esposto a tantissime cose. Io ho dovuto imparare a guidare aerei, a fare immersioni subacquee… tutto questo rientra nella creazione di un equipaggio, ogni persona ha un suo contributo, e un compito, e anche per questo ci vuole tanto tempo per preparare una missione. Spendiamo soldi nello spazio per creare tecnologia e imparare a fare cose che sulla terra poi non potremmo fare”.



Quindi Umberto Guidoni ha aggiunto e concluso: “La guerra in Ucraina ha rotto la collaborazione fra Russia e Usa, che era iniziata per la prima volta con la ISS, e poi credo che ci sarà una corsa agli armamenti che toglierà attenzione dallo spazio e da altri importanti settori”.