Dopo Lory Del Santo che ha raccontato i dettagli della violenza subita a Londra, ai microfoni de I Lunatici, programma in onda sulle frequenze di Radio2 Rai e condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, si è raccontato anche Umberto Smaila. Tanti i cassetti dei ricordi che Smai ha aperto tra i quai, uno dei più importanti è sicuramente queo dedicato ai Gatti di Vicolo Miracoli: “Chi andava più forte con le donne? Numericamente Gerry Calà, qualitativamente io. Oppini era un sognatore. Prendeva la ragazza, la portava in camerino e le cantava delle canzoni dolci. Chi proprio non ci sapeva fare era Nini Salerno. Aveva i tempi lunghissimi. Quando tiravamo su i pantaloni, Nini dava la prima carezza”.



UMBERTO SMAILA E IL RITORNO AL CINEMA DE I GATTI DI VICOLO MIRACOLI

In questi anni, Umberto Smaila si è dedicato soprattutto alla musica girando l’Italia con i suoi spettacoli. Tuttavia, ora è pronto a tornare al cinema con i Gatti di Vicolo Miracoli. “Torniamo a settembre. Abbiamo finalmente dato alla luce questo film che si chiama 2019 Odissea nell’Ospizio. E’ una storia simil vera, ci siamo ritrovati insieme. Gerry ha fatto la regia, io la colonna sonora. Ho scritto la canzone che canteremo tutti insieme. Sicuramente è un film che in televisione sarà visto da tanta gente” – ha spiegato Umberto che ha poi aggiunto – “Ritrovarci è stato bellissimo, siamo gli stessi stupidi di una volta, siamo rimasti dei goliardi impenitenti, non cresceremo mai. Siamo fatti così. Io oggi festeggerò il mio compleanno con Gerry Calà, a Verona”.

UMBERTO SMAILA: “SAVINI? HA RAGIONE”

Ai microfoni de I Lunatici, Umberto Smaila ha anche parlato di politica. In particolare, lo showman si è detto d’accordo sull’ideologia di Matteo Salvini, soprattutto per quanto riguarda l’argomento immigrati. “E’ molto giovane, si dà da fare, lui nel 2026 ci sarà ancora. Quando ho detto che in Italia non possiamo accogliere tutti ho avuto migliaia di manifestazioni di solidarietà. Non possiamo accogliere tutti, chiunque sia un po’ intelligente se ne rende conto. Oggi ho visto che la corte di Strasburgo ha detto allo sbarco della Sea Watch. Su questo la penso come Salvini. Detto questo, ho una collaboratrice domestica marocchina, le vogliamo bene, la aiutiamo. Chi lavora è il benvenuto”.

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