C’è anche Umberto Tozzi, tra gli ospiti dell’evento televisivo del 31 dicembre L’anno che verrà, per questa edizione in onda eccezionalmente dagli studi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma. Il 2020 di Umberto è stato caratterizzato anche dallo screzio ‘a distanza’ che ha avuto con Nicola Armando, il figlio nato dal suo matrimonio con l’addetta stampa Serafina Scialò, ispiratrice di alcuni dei brani che lo hanno portato al successo. Nicola, in particolare, ha rilasciato a gennaio una lunga intervista al Corriere in cui esprimeva il suo desiderio di tornare finalmente a interfacciarsi col padre, con cui ha sempre avuto un rapporto difficile: “Mi piacerebbe darci del tempo vero, io e lui da soli”, ha dichiarato. La sua vita è stata drammaticamente segnata dalla separazione dei genitori, avvenuta nel 1985 a soli cinque anni dal matrimonio. “Quando si è separata, è sprofondata nell’autodistruzione”, ha spiegato Nicola. “Era stata bellissima, brillante. Faceva l’addetta stampa, anche per Donna Summer e i Village People. Però era fragile: se ferita, saltava su come un serpente a sonagli. Faceva sfuriate, era un terremoto. La rabbia si è acutizzata col tempo. Io ho dovuto capire che lei era insalvabile e potevo solo salvare me stesso. A periodi, come di recente, si rifiutava di vedere chiunque”.
Nicola Armando: “Ecco il ricordo che ho di Umberto Tozzi”
In precedenza, Umberto Tozzi aveva additato lei (o meglio, il suo comportamento) come la causa della rottura avvenuta con il figlio Nicola. Quest’ultimo, dal canto suo, presenta una versione diversa: “Avrei preferito che mio padre non parlasse ai giornali di questioni di famiglia”, inizia. E poi specifica: “Ha detto cose false e mia madre non può più difendersi. Non cerco notorietà, altrimenti avrei parlato prima: da quando ho cinque anni ho memoria di cose che o ti fanno o finire male o crescere in fretta”. Per esempio, di quel periodo, ricorda “le liti al telefono per interposta persona”: “I miei si parlavano solo tramite avvocati o parenti e io in mezzo: mamma mi ha sempre trattato come un adulto o l’uomo di famiglia. Mi portava dagli avvocati e, già a sei anni, mi diceva: prendi il telefono e chiama tuo padre”.
Umberto Tozzi e il rapporto difficile con il figlio
Uno dei loro ultimi incontri, Nicola Armando – figlio di Umberto Tozzi – lo ricorda così: “Avevo forse otto anni, lui venne. In casa volavano emozioni negative, ero confuso, non volli andare, anche se lui era affettuoso. Dopo, ricontattarlo fu difficile. L’ho cercato io a un concerto, a 16 anni, e lo frequentai con la sua famiglia fra i 18 e i 21. Ma dopo, le poche volte, era col suo entourage, non aveva voglia di parlare”. Adesso, Nicola fa un lavoro di fatica, e nega di voler squallidamente ‘capitalizzare il dolore’ andando magari a parlarne in tv: “A me non interessano i soldi, mi sono fatto da solo e, se fossi in difficoltà, non vado a cercare il gettone di presenza in tv, vado alla Caritas”.