C’è tutta la caducità della vita in Un altro ferragosto, il nuovo film di Paolo Virzì che si porta dietro la malinconia di un tempo passato. I protagonisti sono degli incorreggibili sognatori che a stento faticano a convivere con i moderni modelli di una società che vive solo per collezionare il prossimo like.
Sono passati quasi trent’anni, ma alcuni di loro sono cresciuti solo anagraficamente e si muovono come funamboli sulla linea del tempo dove passato, presente e futuro diventano memoria, racconto e speranza e non solo perché il regista torna a girare in una Ventotene presa d’assalto dopo il primo film culto Ferie d’agosto, ma per quella sua capacità di trasformare un piccolo microcosmo in una storia corale in cui molti si riconosceranno.
Siamo di nuovo in agosto, e ci sembra di essere lì oggi come la prima volta di tanti anni fa, ma questo è Un altro ferragosto che comincia con una lettera, uno strumento desueto (ancora riferimenti nostalgici) utilizzato ormai quasi solo per occasioni intime e sentimentali. Il destinatario è il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, una figura istituzionale a cui un Silvio Orlando, quasi al capolinea per il personaggio interpretato nel film ma strepitoso e vivissimo nella sua prova di attore, invia un accorato appello per far diventare patrimonio comune il muretto dove si riuniva il confinato Spinelli autore del manifesto di Ventotene per un’Europa libera e unita.
Era una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, che la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta. Oggi Altiero Molino è un figlio dei nostri tempi, un ventiseienne imprenditore digitale che torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato per regalargli un’ultima vacanza.
L’isola però è in fermento perché andrà in scena, proprio come fosse uno spettacolo, il matrimonio di Sabry Mazzalupi, diventata nel frattempo una celebrità dei social, col suo fidanzato Cesare (Vinicio Marchioni), un individuo dall’indubbia moralità.
Due Italie a confronto apparentemente inconciliabili destinate a incontrarsi di nuovo a ferragosto per una sfida questa volta amara e definitiva.
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