Tra le tante notizie interessanti di un periodo non facile, ci mancava l’asteroide: ma i corpi celesti non si curano di cosa accade sulla Terra e così l’asteroide 2020 GH2, approssimativamente grande quanto una casa, ha pensato bene di passare vicino alla Terra di fatto “sfiorandola“, se si considera la distanza che intercorre nello spazio tra i vari corpi. 2020 GH2 è passato tra la Terra e la Luna, esattamente a 359.000 chilometri dal nostro pianeta, mentre la distanza media della Luna è di circa 385.000 chilometri. Il passaggio nel punto più vicino è avvenuto alle ore 14.46 italiane del 14 aprile, ma secondo l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project, per la Terra non c’è stato il minimo rischio per questo passaggio. Masi ha fotografato il grande sasso spaziale dall’Italia e 2020 GH2, a suo parere: “Il passaggio è stato davvero ravvicinato ma la dimensione dell’asteroide è modesta, non supera la soglia dei 140 metri necessari a farlo considerare potenzialmente pericoloso”.
ASTEROIDE, QUESTIONE DI… CENTIMETRI
Infatti a rendere potenzialmente pericoloso per la Terra il passaggio di un asteroide è un mix tra il suo diametro e la vicinanza al pianeta. Nella categoria degli asteroidi potenzialmente in grado di fare “danni” ci sono quelli dal diametro superiore a 140 metri con un’orbita che li porta a passare entro 7 milioni e mezzo di chilometri dalla Terra. L’asteroide 2020 GH2 non arriva a queste dimensioni, avendo diametro compreso fra 13 e 30 metri, in pratica come se una casetta a due piani sfrecciasse nello spazio tra la Terra e la Luna. 2020 GH2 è stato scoperto in Arizona e secondo Masi i passaggi ravvicinati di questi corpi celesti sono fondamentali per il loro studio da parte degli scienziati: “Questi passaggi ravvicinati sono una opportunità, dal momento che ci permettono di osservare nel dettaglio quella componente più piccola, in termini di dimensioni, della famiglia degli asteroidi, rendendola accessibile ai nostri strumenti per uno studio più approfondito.” Per chi volesse dare un’occhiata, purtroppo è troppo tardi: 2020 GH2 non è già più osservabile dall’Italia.