Questa proprio non ci voleva. Non mi riferisco tanto al fatto che il Milan abbia ottenuto solo un punto contro il Bologna, quanto al fatto che ciò si avvenuto con un arbitraggio discutibile. Per non parlare poi della questione che il Milan del secondo tempo sia tra i peggiori visti quest’anno. L’impressione è che in questa fase di campionato, perso Antonio Cassano, il gioco del Milan sia diventato troppo Ibra-dipendente. Non a caso la prova negativa della squadra è coincisa con un rendimento sotto la media dello svedese. Stanno insomma emergendo i limiti della squadra di Massimiliano Allegri. I suoi migliori uomini non sono in palla (per esempio, Ignazio Abate)? Il gioco inevitabilmente ne risente. Certo, potrà essere stata una giornata storta, ma si tratta di cose che si potrebbero benissimo evitare. Che Robinho e Alexandre Pato non siano in forma in questo periodo l’hanno già dimostrato (sì, d’accordo, hanno segnato martedì in Champions, ma giocando in modo serio per cinque minuti e risultando “assenti” per il resto della partita!). Che segnale serve al mister rossonero per cambiare qualcosa? In questo, purtroppo Allegri ha l’illustre esempio del suo predecessore Carlo Ancelotti, a volte veramente testardo nel non voler cambiare uomini e sistema di gioco.

Un tifoso, ma anche un semplice appassionato di calcio, non può non essere preso da qualche dubbio sul tecnico rossonero se sul risultato di 1-1 decide di mandare in campo Urby Emanuelson, quasi che l’olandese possa dare una svolta alla partita! Tanto più che da oltre un’ora c’è in campo un evanescente Pato che forse meriterebbe di essere sostituito. Tanto più che in panchina c’è anche Stephan El Shaaraway (che però viene lasciato lì). Tanto più che ci sarebbe un certo Filippo Inzaghi che secondo Allegri troverà spazio se resterà al Milan (quando Allegri? Quando avrai lasciato il Milan?), ma che nel frattempo non viene considerato nemmeno degno di comparire tra le riserve.

Verrebbe quasi da ringraziare per questo pareggio che poteva essere una sconfitta. Il problema è che se bisogna ringraziare Gianluca Rocchi è molto meglio nascondersi e meditare sui propri errori. Inutile attaccarsi alla moviola: chapeau al Bologna, oggi ha fatto sudare il Milan. I rossoneri riflettano perché il momento è delicato.

Abbiamo infatti di fronte una settimana importante, in cui conosceremo l’avversario negli ottavi della Champions. La gamma è ampia: si va da “pezzi da 90” come Real Madrid e Bayern Monaco fino al meno blasonato Benfica e alla “sorpresa” Apoel Nicosia. Dato che non sarà facile passare il turno, fino a febbraio sarà bene mettere fieno in cascina per il campionato. E dato che la gara per il primato in classifica sta tornando a essere a quattro, i passi falsi come quelli di oggi non sono ammissibili. Speriamo di vedere qualcosa di diverso domenica prossima contro il Siena.