Chi l’avrebbe mai detto che il miglior affare dell’anno per il Milan sarebbe stato Antonio Nocerino? Il centrocampista napoletano, classe ’85, infatti, anche questa volta è arrivato a togliere le castagne dal fuoco ai rossoneri, realizzando al 54’ il gol che ha sbloccato il match casalingo contro il Siena. E’ il sesto centro in campionato per lui. Niente male per un giocatore comprato dal Palermo in chiusura di mercato con l’obiettivo di fare da rincalzo a Gattuso (poi colpito da un grave problema al nervo ottico) e Flamini (l’annunciato intervento ai legamenti crociati del francese è stato, tra l’altro, uno dei principali motivi dell’affare).
Tanto per capirci, meglio di lui ha fatto solo Ibrahimovic (a quota 10), e ci mancherebbe. Lo sfortunato Cassano, prima di doversi fermare, era arrivato a quota due, dove quello sprecone di Robinho è ancora saldamente fermo, mentre Pato, il Papero rossonero, per ora può vantare una sola rete.
Il ragazzo però non è bravo solo con il pallone tra i piedi. “Ho dei miei obiettivi, ma li tengo per me perché la prima cosa è la squadra”, ha dichiarato a fine gara, dribblando anche le domande dei giornalisti che speravano in qualche frase di rivalsa: “Perché non sono arrivato prima in una grande squadra? Evidentemente non me lo meritavo”.
Complimenti quindi ad Adriano Galliani perché, come dice lui, non è andato al mare quando il Milan aveva ufficialmente chiuso la campagna acquisti. E un plauso anche all’eterno Arrigo (Sacchi), mentore rossonero, che spese parole di miele sul centrocampista durante una cena di maggio proprio con l’ad rossonero (in tv davano la finale di Coppa Italia Palermo-Inter).
Il Milan a questo punto si ritrova in vetta a 31 punti e può sperare in un passo falso di chi è a quota 30: Juventus (domani il derby col Novara) e Udinese (impegnata nella difficile trasferta di Roma contro la Lazio). Tutto bene quindi?

A essere sinceri non del tutto. Massimiliano Allegri è bene che non si abitui a essere baciato dalla Dea bendata. Adesso infatti sta girando tutto per il verso giusto, episodi arbitrali compresi. La fortuna aiuterà anche gli audaci, ma da gennaio bisognerà cercare più continuità di rendimento se si vuole davvero arrivare in vetta a tutte le competizioni, svuotando il prima possibile, tra l’altro, l’infermeria di Milanello. 
E per un Tevez che non sembra più così sicuro di vestire i colori rossoneri, caro Massimiliano, nel cassetto hai sempre un Inzaghi pronto a tornare quello di sempre con i primi soli di primavera. A volte i migliori colpi di mercato non sono quelli che finiscono sulle prime pagine dei giornali…