Probabilmente alla zona retrocessione vera e propria non ci arriverà oggi, ma il Milan, come un corpo pesante, continua ad affondare nella classifica di serie A. Anche la Lazio, infatti, riesce a sconfiggere gli uomini di Massimiliano Allegri, che non arrivano a concretizzare una possibile rimonta nel match dell’Olimpico. Nonostante il maggior possesso di palla e il maggior numero di tiri nel corso della partita. La differenza sembra averla fatta la determinazione e la cattiveria al momento di colpire. Anche se c’è da sottolineare il ruolo svolto (sembra più in maniera fortuita che “deliberata”) da Daniele Bonera e Marco Amelia in occasione dei gol di Andres Hernanes e Antonio Candreva. Interventi di tutt’altro livello rispetto a quello di André Dias, che ha negato a Stephan El Shaarawy la rete che poteva essere dell’1-1. Per certi versi è sembrata quindi una di quelle partite “stregate”, dove tutto quel che può andare male va peggio e dove tutte le energie spese riescono a trasformarsi solo in una luce fioca. Nemmeno la “magia” del faraone ha potuto fare qualcosa. Tanto meno il ritorno in campo di Alexandre Pato, che nessuno pensava certo di far entrare in partita con l’obiettivo di ribaltare uno 0-3.



Ci sta quindi che Allegri sottolinei il fatto che la sua squadra riesce a raccogliere meno di quel che produce. Di certo ci sono però dei giocatori che non sembrano nelle condizioni migliori per essere schierati in campo. E, cosa altrettanto grave, non pare che ci siano delle riserve all’altezza della situazione. Questo è certo un peso per una big, ma rispetto alle concorrenti del momento, cioè le squadre di fondo classifica, si tratta della prassi. Il Milan deve dunque mettere in campo cuore e attributi, oltre alle doti tecniche dei giocatori, se vuole pensare di raddrizzare una stagione cominciata nel peggiore dei modi. È forse il modo migliore per cercare di tornare allo status dell’anno scorso, o a quello attuale della capolista Juventus, in cui una brutta partita può essere sbloccata e risolta in due minuti. La prima occasione per testare questa nuova “tecnica” sarà già sul piatto mercoledì.



Il Milan vola infatti a Malaga, dove con una vittoria potrebbe conquistare la vetta del girone C di Champions League. Sarebbe un successo importantissimo per il morale: il primato europeo potrebbe dare la scossa per cominciare una rimonta nella classifica nazionale. Anche perché il prossimo match è San Siro contro il Genoa e bisognerà affrontarlo come se fosse un incontro della competizione europea. Del resto in palio ci saranno tre punti che permetterebbero finalmente di arrivare a doppia cifra in classifica. Tre punti d’oro per il futuro di Allegri.

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