Dopo la doppietta a Napoli, Stephan El Shaarawy trascina il Milan agli ottavi di finale di Champions League. Il match in casa dell’Anderlecht si decide tutto nel secondo tempo: al secondo minuto il faraone aggancia in area un pallone servitogli dalla destra da Mattia De Sciglio e, dopo aver mandato fuori tempo Cheikhou Kouyaté, ha il tempo di calciare a giro laddove Silvio Proto non può arrivarci. Poi al 70’ i padroni di casa restano persino in dieci per l’espulsione di Bram Nuytinck, che stende Alexandre Pato. E sul calcio di punizione conseguente Philippe Mexes trova un gol incredibile: spalle alle porta stoppa di petto il pallone che gli arriva dal punto di battuta da Riccardo Montolivo e calcia in rovesciata. Per il difensore francese è una prodezza inimmaginabile, che gli costa purtroppo cara: è infatti costretto a lasciare il campo per una distorsione al ginocchio sinistro (su cui però i medici rossoneri sono ottimisti).

Con due gol di vantaggio e un uomo in più, la partita sembra in discesa per i rossoneri. Invece, al 78’, complici le solite distrazioni milaniste in fase difensiva, l’Anderlecht accorcia le distanze con Tom De Sutter e riaccende le speranze dei belgi. Ma il faraone, quando è da poco iniziato il primo minuto di recupero, riesce a raccogliere sulla fascia sinistra un lancio di Antonio Nocerino, lasciandosi indietro il suo marcatore e chiamando all’uscita Proto. A quel punto El Shaarawy decide di regalare a Pato un pallone che il papero deve solo mettere dentro a porta sguarnita. Per il brasiliano è il secondo gol in Champions dopo quello col Malaga: un’iniezione di fiducia che si spera possa far dimenticare a lui e ai suoi tifosi il rigore sparato alto a Firenze.

In Europa il Milan sembra quindi andare un po’ meglio che in campionato. Restano comunque alcuni margini di miglioramento. Se ormai El Shaarawy è più che una garanzia, le scorribande di Mattia De Sciglio sulla fascia destra danno un grande apporto e Riccardo Montolivo continua a crescere a centrocampo, Bojan Krkic e Kevin Prince Boateng non sembrano ancora in grado di fare la differenza. E Kevin Constant, adattato a terzino sinistro, non sfigura solo quando ha a che fari con avversari di basso spessore.

In ogni caso, staccato il biglietto per gli ottavi di finale (resta ancora da giocare la partita in casa contro lo Zenit San Pietroburgo), il Milan guarda ora alla partita di domenica sera, quando ospiterà a San Siro la capolista Juventus. I bianconeri sono reduci da una vittoria schiacciante contro il Chelsea, costata la panchina a Roberto Di Matteo, e paiono nettamente favoriti. Massimiliano Allegri non avrà quindi molto tempo per godersi questa importante vittoria. Si spera che da qui alla partita si evitino commenti e sparate su favori arbitrali, gol non visti (come quello di Sulley Muntari dell’anno scorso), rigori generosi, ecc. Queste beghe è meglio lasciarle a cugini e gobbi. Al Milan serve far risultato: la zona retrocessione, infatti, è a soli 4 punti.