Succede qualcosa al minuto 73 del match tra Milan e Malaga di davvero sorprendente. Prima di allora i padroni di casa erano sotto di un gol. Nonostante un paio di occasioni create nel primo tempo con Bojan Krkic e Urby Emanuelson, gli ospiti erano riusciti infatti a far meglio, capitalizzando l’unica occasione creata, trasformata in gol da Eliseu. Grazie anche alla complicità di Kevin Constant, irriconoscibile rispetto alla partita di sabato a San Siro contro il Chievo. Ma si sa, i clivensi non erano certo a livello degli andalusi. E se nell’ultima di campionato erano stati addirittura cinque i giocatori rossoneri ad andare a segno, in Champions League parevano tutti “stregati” da Wilfredo “Willy” Caballero, l’estremo difensore del Malaga. E il copione non sembrava essere cambiato nella ripresa. Nemmeno il piccolo faraone Stephan El Shaarawy pareva in grado di cambiare il corso della partita, nonostante a fargli “compagnia” in attacco ci fosse Alexandre Pato. Compagnia tra virgolette, perché il papero era avulso da qualsiasi azione.
A un certo punto i tifosi hanno visto Massimiliano Allegri e Mauro Tassotti confabulare tra loro, quasi a cercare un coniglio dal cilindro per raddrizzare il match. Difficile rendere per iscritto la sorpresa, mista all’indignazione, nel vedere che “il parto” delle meningi dei due consisteva nel fare uscire dal campo El Shaarawy (risultato decisivo in molte delle partite precedenti) per far entrare Kevin Prince Boateng. Il quale, dopo pochi secondi, si “esibiva” in una delle sue nuove “specialità”: il tiro al volo completamente fuori dallo specchio della porta.
Dunque il destino della partita sembrava segnato. Finché al minuto 73 è successo quel che nessuno si aspettava: Constant dalla sinistra ha pennellato un perfetto cross che Pato di testa ha trasformato nella rete del pareggio. Insomma, le due grosse “delusioni” rossonere del momento hanno trovato un perfetto “riscatto”. E non è tutto, perché dopo tre minuti Boateng sfiora il vantaggio impegnando Willy. Il “prodigio” finisce qui, ma almeno il Milan riesce a salvare la faccia e a non finire al tappeto per la seconda volta contro gli spagnoli.
Il pareggio basta comunque al Malaga per festeggiare l’accesso agli ottavi di finale. Il Milan, invece, se li giocherà tra due settimane in Belgio, contro l’Anderlecht. L’importante sarà non uscire sconfitti dal campo: il pareggio potrebbe infatti bastare per raggiungere il secondo posto, a patto però di battere lo Zenit San Pietroburgo nell’ultima partita della fase a gironi. Nell’attesa Allegri e i suoi potranno faranno bene a concentrarsi su quel minuto 73 per trovare una spiegazione a quanto accaduto e cercare di riproporlo per tutti i 90 minuti di Milan-Fiorentina, in programma sabato.