Anche se ormai la qualificazione agli ottavi di Champions League era già stata conquistata in Belgio, gli uomini di Massimiliano Allegri hanno provato a portare a casa una vittoria anche contro lo Zenit Sanpietroburgo. Purtroppo la squadra di Luciano Spalletti è riuscita ad avere la meglio capitalizzando, grazie a Danny, l’unica vera occasione del primo tempo. Fino ad allora i rossoneri avevano espresso il calcio migliore, non riuscendo però a sfondare la difesa russa. Dato che la posta in palio non era altissima, Allegri ha dato spazio fin dal primo minuto a Djamel Mesbah, Mathieu Flamini, Bojan Krkic e Giampaolo Pazzini, preferendo tenere in panchina Stephan El Shaarawy. In campo c’era anche Kevin Prince Boateng, squalificato in campionato dopo il cartellino rosso rimediato a Catania.

Anche stavolta è stata fatale una distrazione difensiva e a poco è servito cambiare assetto in corsa, con l’innesto nel secondo tempo di Robinho (con Urby Emanuelson spostato a fare il terzino sinistro al posto del sostituito Mesbah), El Shaarawy e persino dell’attaccante classe ’95 Andrea Petagna. La sconfitta va certo stretta ai rossoneri, che però possono consolarsi pensando che questo “passo falso” non avrà ripercussioni sul cammino che hanno davanti. Non c’erano infatti possibilità di poter strappare il primo posto del girone C al Malaga e il risultato è servito semmai allo Zenit per poter continuare l’avventura europea, seppur in Europa League.

Detto questo, il Milan “saluta” la Champions League per questo 2012 e attende ora di conoscere il suo avversario negli ottavi di finale. Le possibilità sono ancora molte, dato che resta una giornata da giocare per ben quattro gironi. Possiamo comunque fare un elenco per capire se la sfida sarà già di quelle toste, anche perché toccherà affrontare una delle prime qualificate nei rispettivi raggruppamenti.

Partiamo dal Paris Saint-Germain, dove il Milan potrebbe ritrovare alcuni ex d’oro come Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, senza dimenticare Carlo Ancelotti e Leonardo. Proseguiamo poi con il pericoloso Borussia Dortmund e gli altri tedeschi dello Schalke 04 (nelle cui fila milita un altro ex: Klaas-Jan Huntelaar). Se poi la Juventus domani non riuscisse ad andare oltre un pareggio, all’elenco degli avversari si potrebbe aggiungere lo Shakthar Donetsk; e di certo non sarebbe il massimo giocare in Ucraina a febbraio.

Al Milan potrebbe poi capitare una tra Bayern Monaco e Valencia, al momento appaiate in testa al girone F: i tedeschi, è bene ricordarlo, puntano alla finale per riscattarsi dopo la “figuraccia” rimediata l’anno scorso nel loro stadio contro il Chelsea. L’elenco si chiude con due belle gatte da pelare: la prima è il Manchester United (che ha eliminato i rossoneri agli ottavi nel 2010), la seconda è il Barcellona (che l’anno scorso ha fatto terminare l’avventura del Milan ai quarti).

Il prosieguo del cammino in Champions League non sarà quindi una passeggiata. Ma in attesa del sorteggio del 20 dicembre, al Milan conviene concentrarsi sul campionato: nel caso le cose andassero male a febbraio, infatti, per tornare in Champions l’anno prossimo bisognerà arrivare nei primi tre posti, traguardo che potrebbe avvicinarsi con una vittoria domenica a Torino.