Se le indiscrezioni fossero vere, ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo. Come definire altrimenti la notizia secondo cui Massimiliano Allegri avrebbe avuto una discussione con Filippo Inzaghi con tanto di insulto al suo ex giocatore? Se le indiscrezioni fossero vere, la “colpa” di SuperPippo sarebbe quella di voler soffiare il posto al suo ex allenatore. Se le indiscrezioni fossero vere, uno dei “contendenti” avrebbe bisogno di urgenti cure psichiatriche. Sull’eventualità di poter guidare la prima squadra, Inzaghi aveva infatti detto pochi giorni fa a un noto quotidiano sportivo italiano: “Io pronto per il salto? Mi occupo solo della mia squadra, poi è chiaro che sono a disposizione. Ma adesso bisogna lasciare tranquilli il Milan e Allegri. È quello che voglio, perché io sono tifoso del Milan”.

Il “presunto” episodio è stato minimizzato, non totalmente smentito e le versioni fornite sono tra le più disparate. C’è chi dice che il primo ad “attaccar briga” sia stato Inzaghi, che si sarebbe lamentato del “trattamento” ricevuto l’anno scorso. C’è anche chi parla di “testimoni” importanti come Filippo Galli. E c’è anche chi sostiene che la lite sia avvenuta davanti ai ragazzi allenati da Inzaghi e ai relativi genitori e che qualcuno di loro abbia addirittura ripreso con il telefonino l’alterco.

Al di là di questi “dettagli”, il fatto porta con sé delle preoccupanti considerazioni. Primo: lo “stile Milan” sembra definitivamente tramontato. E forse proprio Inzaghi, con il comportamento che ha tenuto l’anno scorso, nonostante tutti i rospi che ha dovuto ingoiare, ne è stato uno degli ultimi esempi. Secondo: il mister toscano sente forte la pressione su di sé. Le due sconfitte in casa, le zero reti realizzate a San Siro e un’unica vittoria, ottenuta per di più in maniera “fortunosa”, lo stanno facendo probabilmente sentire in bilico. E dire che il suo predecessore si sentiva bacchettare apertamente dal suo Presidente in caso di sconfitta (in caso di vittoria passava per quello che si era fatto dettare la formazione), ma non per questo ha perso mai la testa o ha usato espressioni sopra le righe. Terzo: se questo è il clima tra le mura rossonere, cosa dobbiamo aspettarci dagli uomini campo?

Resta poi una riflessione: e se Inzaghi arrivasse davvero sulla panchina del Milan? Se fosse in grado di trasmettere ai giocatori anche solo la metà della grinta e della voglia di segnare che aveva in campo potrebbe essere davvero la svolta. Personalmente, però, ho una perplessità. Sarà per la stessa ragione per cui spero sempre che sulla panchina rossonera non arrivi un certo Marco Van Basten…