Giampaolo Pazzini si conferma “bestia (rosso)nera” del Bologna. Nei due match contro gli emiliani, infatti, l’attaccante toscano ha segnato tutte e cinque le reti che hanno permesso al Milan di conquistare i complessivi sei punti in palio. Stavolta va segnalata anche la collaborazione “offerta” da Mikael Antonsson: la deviazione del difensore svedese è stata infatti fondamentale per mandare fuori tempo Federico Agliardi e portare in vantaggio la squadra di Massimiliano Allegri. È stato un gol liberatorio, perché la partita sembrava destinata a finire (come domenica scorsa contro la Sampdoria) in un pareggio senza reti. Il portiere del Bologna era già stato protagonista di un paio di interventi importanti, ma non erano stati poi così irresistibili le azioni di attacco rossonere.
Fortuna che è poi arrivato il raddoppio, stavolta di pregevole fattura, perché negli ultimi dieci minuti i tifosi del Milan hanno sofferto molto: dopo l’autorete di Philippe Mexes, su colpo di testa di Cristian Pasquato, gli ospiti si sono quasi galvanizzati ed è stata dura arrivare fino al minuto 94 prima di sentire il triplice fischio dell’arbitro Daniele Doveri. C’è da dire che Allegri stavolta aveva deciso di rinunciare al “tridente ‘90”, lasciando in panchina Bojan Krkic e mettendo appunto Pazzini al fianco di Stephan El Shaarawy e M’Baye Niang. Il faraone, a dir la verità, si è visto poco, ma non ha fatto mancare il suo apporto in fase difensiva negli ultimi minuti più sofferti. L’attaccante francesino ha invece ben figurato e si spera che possa maturare per trovare prima o poi la via del gol anche in campionato. Da segnalare anche la buona prova di Kevin Constant, autore di un paio di scorrazzate davvero niente male.
Ha poi ben figurato la retroguardia rossonera, ma non per meriti particolari dei giocatori (anche se Cristian Zapata sembra davvero migliorato, come si era già visto nel match di Genova), quanto per l’inconsistenza dell’attacco del Bologna. Basti pensare che l’ex Alberto Gilardino si è più distinto per i piazzamenti nei calci d’angolo all’interno della propria area che per i tiri nella porta avversaria. Christian Abbiati ha dovuto fare quindi ben poco.
Ora, dopo il pareggio tra Napoli e Fiorentina, i partenopei (e il terzo posto) restano a nove punti di distanza, mentre i viola (e la zona Europa League) sono solo a due lunghezze. In attesa poi del posticipo tra Roma e Inter, i giallorossi sono stati sorpassati.
Domenica prossima il Milan sbarcherà a Bergamo, sul campo dell’Atalanta: fare meglio dell’andata è un obbligo, dato che allora finì 1-0 per i nerazzurri a San Siro.