Mercoledì il faraone uscirà dal sarcofago (si spera in condizioni migliori rispetto a una mummia) e si troverà sulle spalle il peso di dover trascinare il Milan contro quella squadra di fenomeni che è il Barcellona. Il fatto che il match di Champions League si giochi in casa aumenta le possibilità di limitare i danni (anche per il presidente-candidato Silvio Berlusconi): fatto sta che Mario Balotelli è andato a segno anche ieri contro il Parma, mentre Stephan El Shaarawy non ha più segnato proprio da quando è arrivato Super Mario.
Per l’attaccante savonese non è certo un periodo facilissimo: da unica stella di un Milan inguaiato e impantanato per qualche settimana nella lotta per non retrocedere, che ha risollevato a suon di gol fino alla zona coppe, ora si ritrova nel ruolo di “superfluo”, chiamato però a disputare i match “impossibili” come quello di mercoledì prossimo, visto che il compagno di reparto appena arrivato non può scendere in campo. È certamente presto per poter dire con certezza se l’arrivo di Balotelli abbia nuociuto o meno a El Shaarawy, ma di certo il faraone ha la possibilità di dare una grandissima prova di maturità, dando magari in questo senso una lezione allo “scapestrato” Super Mario.
Ma lasciamo un attimo da parte il futuro e torniamo al presente. A San Siro ieri sera sono arrivati altri tre punti importanti dopo il poco convincente pareggio di Cagliari. C’è da dire che il Parma è partito arrembante, mettendo non poco in difficoltà la difesa rossonera. Per fortuna (del Milan), il pallone più pericoloso (grazie a un disimpegno suicida di Cristian Zapata) è capitato sul piede destro di Gabriel Paletta: il difensore argentino col suo piattone finito a lato ha fatto sentire i brividi sulla schiena ai tifosi del Milan quando non si era nemmeno al 10’. Il Parma ha continuato a farsi vedere e dopo un quarto d’ora è tornato pericoloso con un colpo di testa di Amauri. I rossoneri sembravano ancora una volta in crisi, finché Paletta (ancora lui e ancora per fortuna) non ha spiazzato il suo portiere Nicola Pavarini deviando un cross basso e innocuo nella propria porta.
Alla ripresa è stato quindi più facile giocare: il Milan si è quasi sbloccato, anche perché i gialloblu sono spariti dal campo. Notevoli alcuni scambi tra i giocatori, che hanno coinvolto molto anche Sulley Muntari e Kevin Prince Boateng (a cui forse il cambio di pettinatura sta ridando forza). Ottima anche la prova di ‘Mbaye Niang, autentico furetto sulla fascia destra. Ma è stato ancora un colpo di Balotelli (stavolta su punizione) a chiudere il match, proprio dopo un sussulto di Amauri, incapace di battere Christian Abbiati una volta trovatosi a tu per tu con lui.
Inutile quindi il gol di Nicola Sansone in pieno recupero, arrivato grazie anche all’ennesimo errore di Zapata. Il Milan aggancia il terzo posto in attesa di Lazio e Inter.
Tornando al futuro, si ricorda che dopo il Barcellona c’è il derby…