Sembra che dal match contro il Barcellona qualcosa sia cambiato nel Milan. Difficile dire cosa sia successo, fatto sta che aver battuto gli “alieni” ha reso i rossoneri più forti. Già nel primo tempo del derby erano parsi irresistibili, ma incapaci di raddoppiare il vantaggio ottenuto da Stephan El Shaarawy (e per questo sono stati puniti dai cugini dell’Inter), e anche ieri contro la Lazio hanno continuato su quest’onda che si spera possa non avere a che fare solo con San Siro (quanto meno visto che l’ultima partita lontano da Milano risale a un non proprio esaltante 1-1 – pareggio acciuffato grazie a un rigore di Mario Balotelli – del 10 febbraio in casa del Cagliari).
Il Milan è infatti partito col turbo, grazie anche alla velocità del faraone e a una sua buona intesa con Giampaolo Pazzini. Basti pensare che in 16 minuti El Shaarawy sfiora due volte il gol e si guadagna una punizione dal limite dell’area che costa l’espulsione (meritata? Era calcio di rigore, ma con cartellino giallo? Ai movioloni l’ardua sentenza) ad Antonio Candreva. È chiaro che a quel punto la partita si mette decisamente in discesa per i rossoneri, ma sembra esserci un intoppo: nonostante la superiorità numerica, il Milan sembra non rendersi più pericoloso. Fortuna che Pazzini si fa trovare al posto giusto, al momento giusto per un tap-in vincente sulla respinta di Federico Marchetti. E dopo 4 minuti il numero 11 spizza perfettamente di testa un corner, costringendo il portiere avversario a un miracolo e lasciando spazio alla ribattuta vincente di Kevin Prince Boateng. Il ghanese torna in gol in campionato, conferma il suo momento positivo, e il Milan può andare al riposo con due gol di vantaggio.
Nel secondo tempo la Lazio non riesce a reagire, Christian Abbiati non è chiamato a grandi interventi, Massimiliano Allegri può far debuttare in rossonero Cristian Zaccardo, Pazzini può siglare la sua doppietta senza bisogno di tap-in e ‘Mbaye Niang si deve accontentare di una traversa nei minuti finali della partita. Alla fine, con tre gol, il Milan conquista tre punti che lo portano al terzo posto della classifica.
La grande rimonta è quindi riuscita. È il caso però di non sedersi sugli allori, non tanto per cercare di raggiungere le altre due posizioni della vetta (anche se almeno il secondo posto non sarebbe da disdegnare, visto che garantisce l’accesso diretto alla Champions League). Il Milan, infatti, è in un momento in cui sta esprimendo buon gioco, seppur a “corrente alternata”. Bisognerebbe trovare un po’ di continuità, quanto meno per cercare di arrivare quanto più lontani nella competizione europea e anche per consolidare la rimonta in campionato, quanto meno per non doversi sentire dire un giorno che i rossoneri sono andati in Europa grazie ai regali degli arbitri (che, è inutile nasconderlo, purtroppo ci sono stati).