Un rigore di Arturo Vidal pareggia quello di Robinho della partita di andata. Vorremmo tanto che il tutto si limitasse a una resa dei conti finita pari e patta, invece i tre punti conquistati lanciano la Juventus (salvo imprese suicide) verso un altro scudetto, mentre il Milan che resta a secco si fa terribilmente avvicinare dalla Fiorentina e vede sfuggire il Napoli e il secondo posto che significa Champions League senza preliminari. La partita di per sé non è stata entusiasmante. Ancora ancora nel primo tempo il ritmo alto rendeva meno pesante l’incapacità delle due squadre di colpire in maniera pericolosa: Mirko Vucinic ha mancato due volte l’aggancio in area, solo Pirlo trovando una deviazione della barriera ha impensierito Christian Abbiati, mentre Robinho è arrivato al massimo a colpire l’esterno della rete. Resta il fatto che Gianluigi Buffon non ha dovuto compiere grossi interventi, mentre Marco Amelia (subentrato a Christian Abbiati dopo un quarto d’ora) ha bloccato col piede un tiro di Claudio Marchisio, giudicato in ogni caso in posizione irregolare.
Un altro infortunio ha obbligato Massimiliano Allegri a un altro cambio negli spogliatoi (Sulley Muntari per Massimo Ambrosini), ma il copione della partita non è cambiato: solamente un episodio, un errore, una prodezza avrebbe sbloccato il match. E così è stato: l’errore di Ignazio Abate ha permesso a Kwadwo Asamoah di involarsi verso la porta e così Amelia l’ha steso: al minuti 57 la Juventus è quindi passata in vantaggio. Nessuna reazione particolare dei rossoneri e alla fine lo Juventus Stadium può esultare.
Il famoso trittico del Milan si chiude con soli due punti, contro i quattro dell’andata. Difficile dire se la presenza in campo di Mario Balotelli avrebbe potuto impensierire di più Buffon. Questa considerazione non ha tanto il sapore di una recriminazione rispetto alla qualifica, quanto del timore che la squadra possa aver sviluppato una sorta di “dipendenza” (come avvenuto nei due anni precedenti con Zlatan Ibrahimovic) nei confronti di un singolo giocatore. La perdita di “smalto” dei rossoneri è comunque evidente, ma sembra ancora mancare una diagnosi accurata per poter approntare i rimedi del caso.
Intanto la prossima settimana la Fiorentina sarà impegnata a Marassi sul campo della Sampdoria, mentre il Milan ospiterà il Catania. Tra i rossoneri tornerà disponibile Balotelli e quando si giocherà il match di San Siro sarà già noto il risultato ottenuto dai viola, dato che il Milan gioca in posticipo. Si spera che i tifosi milanisti possano ritrovare il sorriso, un po’ come quello che sfoggiava Adriano Galliani prima della partita di stasera ritenendosi estremamente soddisfatto del terzo posto in campionato e dei conti in ordine che domani presenterà ai soci del Milan.
All’amministratore delegato conviene tenere bene a mente che anche per i tifosi arriva il momento di fare un bilancio: e partecipare (perché vincerla ormai corrisponde a pura utopia viste le motivazioni che aleggiano in via Turati) alla Champions League non è da considerare uno di quei vizi da perdere in fretta come i top player.