Mentre Adriano Galliani trattava con il Real Madrid per il ritorno in rossonero di Ricardo Kaka, Massimiliano Allegri a San Siro contro il Cagliari (oltre a conquistare i primi punti in campionato) dimostrava che: il tridente (con o senza creste) è probabilmente da archiviare; Robinho ha ben più di un quarto d’ora di autonomia; Alessandro Matri è a tutti gli effetti un giocatore del Milan, piaccia o no alla Curva Sud; si possono segnare più gol di quanti se ne subiscono. Probabilmente sarà quest’ultimo assunto quello da tenere più in considerazione fino al termine della stagione, dato che anche in occasione di una rotonda vittoria le coronarie dei tifosi hanno rischiato di cedere sugli errori dei difensori, salvate in extremis dalle scivolate di Ignazio Abate o dai crampi improvvisi di Marco Sau. Il Milan a due punte non sembra male, ma in una rosa che non è certo parca di attaccanti creerà non pochi problemi di gerarchie portatrici di malumori. Vedremo poi se con l’arrivo di Kaka rinascerà un ruolo che Allegri non sembra aver mai ritenuto importante nei suoi anni rossoneri: quello del trequartista. Agli attaccanti che vanno in gol si è ora aggiunto anche Robinho, che fino a mercoledì scorso sembrava utilizzabile solo “part-time”. Il brasiliano non potrà però certo pensare di togliere il posto di titolare a Mario Balotelli, anche lui a segno ieri (oltre che autore del tiro che ha permesso a Philippe Mexes di trafiggere Michael Agazzi su tap-in). Men che meno potrà immaginare di essere preferito ad Alessandro Matri che pare Allegri abbia fortemente voluto nella sua squadra. Tra l’altro il giocatore di Sant’Angelo Lodigiano di fatto è arrivato per sostituire Giampaolo Pazzini fino al suo rientro dall’infortunio. Questo però vuol dire che non solo Robinho incassa un lauto ingaggio per pochi sprazzi di partita, ma che anche Stephan El Shaarawy rischia di restare senza posto. Ma il faraone merita la panchina o la tribuna dopo quel che ha dimostrato lo scorso anno? I più maligni potrebbero notare che ultimamente la gratitudine al Milan la dimostrano con le cessioni (vedasi il caso di Kevin Prince Boateng, autore mercoledì di una doppietta importante contro il Psv e diventato ora un giocatore dello Schalke 04) e che con certi attaccanti il mister rossonero non ha compiuto scelte proprio lungimiranti (vedasi il caso di Filippo Inzaghi).

Ecco allora che l’arrivo di Kaka potrebbe far dimenticare in fretta ai tifosi una cessione lampo di El Shaarawy, i cui proventi servirebbero non solo a pagare l’ingaggio del brasiliano, ma magari a finanziare l’arrivo in rossonero di un altro ex giocatore di Allegri, Davide Astori.

Speriamo siano solo ipotesi di fanta-mercato. In ogni caso, per sicurezza, prenderò un gommone per risalire l’Olona, almeno fino a Solbiate, sperando di capire cosa sta frullando nei cervelli di Milanello.