L’antisemitismo in Europa resta un problema molto serio, e lo ha recentemente dimostrato anche un sondaggio realizzato dell’American Jewish Joint Distribution Committee. Dai numeri dello stesso è emerso che quasi un ebreo su quattro che vive e lavora nel Vecchio Continente, sarebbe pronto a lasciare l’Europa per andare altrove, leggasi America, Asia, Africa, Oceania o in Israele. Nel dettaglio, come riferisce l’edizione di oggi, sabato 20 novembre 2021, de Il Foglio, il 23 per cento del totale degli ebrei intervistati starebbe pensando di emigrare. Inoltre, altro dato senza dubbio molto importante, il fatto che più di due terzi degli intervistati si aspetta nei prossimi anni, e precisamente entro il 2030, un aumento degli episodi di antisemitismo in Europa.
Fra le risposte che fanno riflettere anche che il 22 per cento degli ebrei intervistati non si sente al sicuro nelle proprie città, e tale dato è cresciuto di ben 15 punti percentuali negli ultimi 13 anni, dal 2008. Il Foglio riporta anche alcune testimonianze di spicco che avvalorano il sondaggio, a cominciare dal rabbino capo dell’Olanda, Benjamin Jacobs, che afferma: “Dobbiamo andarcene in Israele”, ricordando come cinque dei suoi figli lo abbiano già fatto. Quando andrà in pensione, ha aggiunto, si dice pronto a seguirli, tornando quindi nella terra natia “Sono come il capitano in servizio di una nave che affonda”.
UN EBREO SU 4 PRONTO A LASCIARE L’EUROPA: CONCORDI I PRINCIPALI RABBINI DEL VECCHIO CONTINENTE
La pensa in maniera molto simile anche un altro rabbino capo, quello della Catalogna, Meir Bar-Henha, che ha invece confessato: “Gli ebrei non saranno qui in modo permanente. Dico da tempo ai membri della mia congregazione: non pensate che staremo qui per sempre. E li incoraggio a tornare e comprare proprietà in Israele. Questo posto è perduto. Non rifate l’errore degli ebrei dell’Algeria, del Venezuela. Meglio andarsene via subito prima che sia troppo tardi”.
Anche Pinchas Goldschmidt, presidente della conferenza dei rabbini europei, teme per le sorti degli ebrei in Europa: “Mi sento più sicuro a Mosca, Parigi o a Bruxelles? A Mosca, tanto più che sono stato personalmente aggredito a Bruxelles”. Il Foglio ricorda come numerose comunità ebraiche, a cominciare da quelle del nord Europa, con Norvegia e Danimarca in primis, abbiano visto moltissimi ebrei emigrare, non sentendosi al sicuro, e ciò potrebbe accadere a breve anche in numerose altre nazioni dell’Ue.