L’università di Harvard e quella di Padova stanno lavorando ad un progetto straordinario, una sorta di guscio che permetta di prevenire le cadute degli anziani, evitando tutto ciò che ne consegue. Si tratta, come riferisce l’edizione online di Repubblica, di un capo di abbigliamento che funge da esoscheletro che ha l’obiettivo primario di evitare alle persone di una certa età di perdere l’equilibrio e quindi di cadere. L’università di Padova, con un progetto finanziato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Harvard Medical School degli Stati Uniti, e al lavoro su questo progetto ambizioso: «Il progetto è articolato in due fasi – le parole riportate da Repubblica di Alessandra Del Felice del Dipartimento patavino di Neuroscienze – acquisiremo in Laboratorio di Analisi del Movimento la cinematica articolare, cioè le modalità del cammino di ciascun individuo, associato all’attività cerebrale e muscolare in soggetti anziani sani. Potremo così mappare il controllo del cammino e utilizzare queste informazioni per controllare un dispositivo innovativo per la prevenzione delle cadute nell’anziano».



UN GUSCIO MORBIDO PER PROTEGGERE GLI ANZIANI DALLE CADUTE

Harvard ha prodotto “l’esoscheletro morbido”, che non è altro che dei pantaloni in cui sono integrati dei piccoli motori che fanno da supporto al movimento. Successivamente verranno integrati nell’esoscheletro dei segnali cerebrali e muscolari: una volta che verrà individuato un segnale di instabilità, questo verrà comunicato all’esoscheletro che correggerà il movimento, prevenendo la caduta. A riguardo è importante il know how dell’Università di Padova, all’avanguardia nel campo dell’analisi dei segnali cerebrali, del movimento e dei software intelligenti applicati alla robotica. Non è la prima volta che in Italia si lavora ad un progetto simile visto che l’Istituto Italiano di Tecnologia sta progettando un pantalone sensorizzato che si chiama XoSoft, che ha le stesse funzioni dell’esoscheletro di cui sopra. Non ci resta che attendere la chiusura del progetto, con la speranza che possa aiutare gli anziani di tutto il mondo che hanno difficoltà nel deambulare.

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