Siamo abituati a ricollegare la figura dell’investigatore a pedinamenti finalizzati alla scoperta di tradimenti o per spionaggi industriali. E invece la nuova tendenza vuole il detective privato sempre più impegnato a seguire gli adolescenti per volere dei genitori, disposti a pagare anche cifre elevate basta sapere che tipo di vita svolgono i figli. A riportare questo dato è Libero, che sottolinea come questa pratica sia sempre più diffusa, a dimostrazione di come molte famiglie si trovino in difficoltà nell’instaurare un dialogo con i ragazzini e nel tenerli lontani dai rischi che imperversano la società.
“Il 35% del nostro lavoro ormai è per pedinare adolescenti di 13 o 14 anni, per scoprire cosa fanno, dove vanno e chi frequentano. Ad assumerci sono soprattutto mamme, che poi coinvolgono i papà, e anche molti nonni preoccupati del cambiamento caratteriale dei nipoti”. Lo rivela Walter Piazza, noto investigatore ‘autorizzato’ di Varese, che rivela anche le cifre che un tale lavoro richiede: si parla di circa 60 euro all’ora, e un lavoro completo comporta anche fino a 2mila euro.
COSA PREOCCUPA I GENITORI DI OGGI AL PUNTO DA ASSUMERE UN INVESTIGATORE?
I genitori che assoldano un investigatore vogliono conoscere le zone d’ombra dei figli, col timore che possano imbattersi nei guai. A far paura è soprattutto l’idea di branco, le brutte compagnie che potrebbero influenzare i ragazzini portandoli alle dipendenze. É infatti la droga il rischio maggiore che preoccupa le famiglie di oggi. Siti di detective come Luciano Ponzi Investigazioni hanno a tal proposito stilato una sorta di vademecum dei campanelli d’allarme a cui i genitori di adolescenti devono prestare attenzione, sia a livello fisico che comportamentale, oltre che a livello economico. Tra questi ad esempio occhi arrossati, pupille dilatate, tachicardia, sonnolenza, nervosismo sono aspetti che potrebbero ricondurre al consumo di droga. Tra le altre preoccupazioni che affliggono i genitori ci sono poi anche gioco e alcol.
Per scavare nella vita dei giovani l’investigatore deve innanzitutto partire dalla scuola come campo d’indagine, per poi spostarsi ai locali e alle amicizie che frequentano, e riuscire a registrare le conversazioni telefoniche dei ragazzini, perchè anche il lavoro dell’inseguimento è più difficile come spiegano gli stessi detective privati, dal momento che gli adolescenti si spostano con qualunque mezzo e in qualsiasi modalità, anche tramite autostop spesso. Se però si è arrivati a questo ci si chiede se più che rintracciare colpe nei figli non andrebbe forse ricercata una colpa nella mancanza di ascolto degli adolescenti del giorno d’oggi.