Ermal Meta ha debuttato al Festival di Sanremo 2021 nella tarda serata di mercoledì 3 marzo 2021 con il suo brano “Un milione di cose da dirti”, che si pone come una ballata romantica permeata da alcune sfumature pop che si alternano a frasi altamente poetiche. Il ritmo della canzone è interessante: a un primo ascolto risulta gradevole e anche le sonorità che lo attraversano trasversalmente paiono essere azzeccate, in pieno stile Ermal Meta, con annessi acuti già ascoltati in “Non mi avete fatto niente”, con cui vinse il Festival di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro.
Come al solito l’artista dimostra di mettere tutto se stesso nei testi e nelle loro interpretazioni, compreso il suo cuore grande, che batte forte anche per suo fratello, residente in Germania (“Se non ci fosse il Coronavirus, sarei lì da lui”, ha dichiarato nei giorni scorsi), e questo nel pezzo si evince in maniera particolare. Ecco perché “Un milione di cose da dirti” si candida come un singolo di sicuro successo. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
“UN MILIONE DI COSE DA DIRTI”, ERMAL META: ANALISI TESTO CANZONE
“Un milione di cose da dirti” è il brano che Ermal Meta porta al Festival di Sanremo 2021. L’ultima volta che il cantante di origini albanesi si presentò in gara vinse la competizione in coppia con Fabrizio Moro grazie alla canzone “Non mi avete fatto niente“: sarà questo brano romantico a consegnargli il bis all’Ariston? L’amore domina infatti incontrastato nella poesia di questo testo che lo stesso Ermal non ha esitato a definire – senza vergognarsene – particolarmente semplice a livello di costruzione e di melodia. D’altronde il concetto di semplicità è difficile da incardinare: per citare un verso di “Un milione di cose da dirti”, cosa può chiedere di più una donna rispetto alla frase “Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro e mi allunghi la vita inconsapevolmente”? L’amore nella sua essenzialità, l’amore come fonte di vita: l’altrui esistenza come motore, scopo, fine ultimo. Questo ciò che canta Ermal Meta con la delicatezza di sempre, sottolineando finanche il piacere di crogiolarsi nella forma di intimità più esclusiva, quella di un silenzio colmo di sensazioni e sentimenti, fatto di “un milione di cose da dirti, ma non dico niente, ma non dico niente“.
“UN MILIONE DI COSE DA DIRTI”, ERMAL META: SIGNIFICATO E ANALISI TESTO CANZONE
Nella canzone sanremese portata all’Ariston troviamo un Ermal Meta cantore di un sentimento che alterna momenti di estasi ad altri di difficoltà. Così, in “Un milione di cose da dirti“ è possibile ritrovarsi nei panni di “due stelle scampate al mattino: se mi resti vicino, non ci spegne nessuno“, ma subito dopo nella condizione di sperimentare delle difficoltà apparentemente insormontabili. Ed è forse proprio in quest’ultima forma, in quella parte di vita in cui il successo non è alla portata, la reciproca comprensione non così immediata, che si esaltano a maggior ragione l’amore e la voglia d’amare, la scelta di accompagnare la propria persona in ogni suo momento (“E se non riesco ad alzarti starò con te per terra“).
Ermal Meta esalta dunque la volontà dell’amore, più che la sua passione: troppo facile amare quando le farfalle nello stomaco fanno trambusto, molto più alta una forma di sentimento che si ciba di un ricordo insieme, della reciproca stima, arrivando a “scoprire che volersi bene è più difficile che amarsi un po’ di più“.