Un sacchetto di biglie ci mostra una storia vera che coinvolge in parte anche il nostro paese. La caduta di Benito Mussolini nel 1943 infatti vide i soldati italiani lasciare Nizza, abbandonando la città francese ai tedeschi. Proprio per questo i due protagonisti, Joseph e Maurice, verranno catturati. Un prete però darà loro la possibilità di scappare e di evitare dunque un campo di concentramento che avrebbe loro distrutto la vita e che probabilmente l’avrebbe portati alla morte. Fu lo stesso autore del libro da cui il film è tratto, Joseph Joffo, a spiegare: “Spero che la mia storia possa servire soprattutto a far riflettere, a far pensare al destino di quelle famiglie distrutte dalla guerra”.
Ecco cosa non ci viene mostrato
La storia vera da cui è tratto Un sacchetto di biglie ha regalato prima ancora del film uno splendido libro di Joffo. La decisione dell’autore, così come del regista dell’opera cinematografica, è stata quella di non mostrare mai gli orrori all’interno dei campi di concentramento e ancora prima delle deportazioni. Forse proprio per questo il film risulta ancora più puramente violento, forte a livello psicologico, intenso e fatto di dolore. Il pubblico può ammirare un lavoro filosofico costante, in grado di dare degli spunti interessanti che arrivano forti e dritti al cuore. Non c’è momento in cui non ci si commuove, compresi nei momenti di gioia dove vediamo protagonisti i bambini.
Maurice e Joseph due piccoli fratelli ebrei
Un sacchetto di biglie in onda stasera su Rai 1, è un film tratto da una storia vera. Siamo nel 1941 quando i protagonisti, Maurice e Joseph, sono due piccoli fratellini ebrei che vivono a Parigi. Il conflitto armato della Seconda Guerra Mondiale li obbliga alla fuga che li porterà a muoversi per tutta la Francia, occupata dai tedeschi. Saranno inoltre costretti a negare con tutti il loro essere ebrei per evitare di essere deportati nei lager nazisti. Joseph confida per il suo futuro in delle piccole biglie che vede come una sorta di talismano magico contro i nemici che sono all’esterno e che gli stanno impedendo di vivere una infanzia normale e tranquilla.
Un sacchetto di biglie, la storia vera: il viaggio di Maurice e Joseph
I piccoli Maurice e Joseph sono i protagonisti della storia vera di Un sacchetto di biglie I due bambini si trovano a crescere e a rafforzare il loro rapporto fraterno in un viaggio che li porta dentro una situazione sempre più complicata per fuggire dai nazisti che perseguitano chi come loro è ebreo. La mente rimarrà per loro l’arma più utile per cercare di distruggere quanto stanno vivendo. In questo diventano fondamentali per loro le biglie del piccolo Joseph unico strumento di distrazione di fronte alla ferocia del male.