Una ragione per vivere e una per morire, diretto da Tonino Valerii

Lunedì 1 aprile, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16,20, andrà in onda il film western del 1972 dal titolo Una ragione per vivere e una per morire. La pellicola è diretta da Tonino Valerii, film maker assistente di Sergio Leone e autore di alcuni titoli cult come I giorni dell’ira, la cui colonna sonora, scritta da Riz Ortolani, è stata omaggiata in Django Unchained, di Quentin Tarantino.



Nel cast del film Una ragione per vivere e una per morire  troviamo James Coburn, attore statunitense conosciuto in Italia soprattutto per aver lavorato con Sergio Leone in Giù la testa.

Con il film Affliction, ha ricevuto l’Oscar per il miglior attore non protagonista; Bud Spencer, attore famoso per la coppia artistica formata insieme a Terence Hill, protagonista di film brillanti amatissimi dal grande pubblico; Telly Savalas, molto conosciuto in Italia per il suo Tenete Kojak, e Carla Mancini, che ha fatto la storia del cinema, partecipando a L’Uccello dalle piume di cristallo, diretto dal maestro dell’horror Dario Argento, e in C’eravamo tanto amati, con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Nino Manfredi.



La trama del film Una ragione per vivere e una per morire: una missione disperata per la vita e l’onore

In Una ragione per vivere e una per morire, siamo nel 1862, in America. Fort Holman viene abbandonato dall’Esercito dell’Unione senza neppure sprecare una pallottola per difenderlo. Per questa ragione il colonnello Pembroke viene accusato di alto tradimento dal maggiore Ward ed infine espulso dall’esercito. In realtà l’uomo era stato costretto alla resa immediata da Ward stesso, che lo teneva in scacco avendo preso in ostaggio suo figlio.

Ma i guai per l’ex colonnello continuano: l’uomo, dopo aver fatto la conoscenza di Eli Sampson, un criminale da quattro soldi, viene arrestato per sbaglio con l’accusa di furto da un distaccamento nordista. Pembroke e Sampson vengono portati con la forza in prigione. È qui che Pembroke fa la conoscenza anche del maggiore Charles Ballard, a capo del forte dove è detenuto. L’ex colonnello dell’Unione chiede di potersi vendicare, riconquistando il forte. Il maggiore Ballard allora gli permette di reclutare 7 uomini tra quelli condannati a morte per seguirlo in una missione suicida: conquistare il forte o perire.



Il gruppo, formato da veri avanzi di galera, riuscirà dopo moltissime complicazioni ad entrare nel forte, ma Pembroke e Sampson saranno gli unici a salvarsi. Infine, Pembroke riuscirà a conquistare il forte e a vendicarsi anche del maggiore Ward che dopo il ricatto lo fece cadere in disgrazia e cacciare dall’esercito con disonore.