E’ già stata ribattezzata Dottor Orango, questo il soprannome dato ad una scimmia che si è curata da sola, cosa mai documentato prima. Come riferisce l’Ansa si tratta di un maschio di orango di Sumatra, tale Rukus, che dopo una ferita ha deciso di applicare delle foglie masticate prese da una pianta che ha delle proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie. Le ha messe su una ferita al volto e grazie a questa medicazione fai da te è rapidamente guarito. La notizia, decisamente sorprendente, è riportata da Scientific Reports, e a renderla nota sono stati i ricercatori dell’Istituto tedesco Max Planck guidati da Caroline Schuppli e Isabelle Laumer.
Non è la prima volta che nel mondo animale vengono alla luci casi di automedicazione, come ad esempio l’ingestione di piante per curare le infezioni da parassiti, ma anche lo strofinarsi contro le piante per alleviare dolori muscolari, o anche l’applicazione di insetti su ferite, ma l’efficacia di questi tipi di trattamenti non era ma stata appurata prima, cosa che invece è avvenuta appunto con la scimmia Rukus.
UNA SCIMMIA SI È CURATA DA SOLA LE FERITE CON UNA PIANTA: UN’AZIONE CONTINUA E MINUZIOSA
Si tratta infatti del primo animale al mondo verificato, notizia che sta facendo giustamente il giro del mondo. Dottor Orango è uno dei 150 esemplari presenti nell’area di Suaq Balimbing, a Sumatra, e come detto sopra aveva subito una ferita al volto, forse durante uno scontro con un rivale. I ricercatori, osservando i comportamenti della scimmia, hanno notato che la stessa iniziava a strappare delle foglie di una liana, Fibraurea tinctoria, in maniera selettiva, per poi masticarle e applicarne l’impasto sulla ferita per diversi minuti.
Un’operazione precisa e ripetuta più volte anche nei giorni successivi, un’azione tutt’altro che banale visto che richiedeva diversi minuti per essere portata a termine. Si tratta di una pianta che è usata anche nella medicina tradizionale in quanto antipiretica e antibatterica e probabilmente Rukus era a conoscenza di queste sue capacità curative.