BUFERA SUL SINDACO DI PENNABILI PER LE BENEDIZIONI DI PASQUA A SCUOLA
La notizia circola da qualche ora su cronache locali della Romagna e pure sui principali canali nazionali: il sindaco di Pennabilli, esponente della Lega, ha “imposto” le benedizioni per la Pasqua a scuola durante l’orario delle lezioni. Letta così ovviamente salta subito in evidenza la polemica per un atto considerato una “forzatura” dall’amministrazione comunale su una sfera molto delicata come il tema della laicità dello stato e della scuola pubblica. Come in tutte le storie che “montano” sui social e nell’opinione pubblica vi sono ovviamente ampi elementi di verità ma anche alcune forzature “ideologiche” che tendono a condannare il soggetto della questione senza prima capire effettivamente cosa sia successo.
Ebbene, i fatti: il sindaco di Pennabilli (provincia di Rimini) Mauro Giannini ha firmato nelle scorse ore un’ordinanza per annullare una circolare di un istituto scolastico che aveva imposto le benedizioni pasquali solo fuori dall’orario delle lezioni. La decisione è stata presa dopo che al primo cittadino in quota Lega è stato riferito che la preside di una scuola media di Pennabilli (la scuola P. Olivieri, ndr) ha impedito a un parroco di celebrare le benedizioni in vista della Settimana Santa. L’ordinanza è stata firmata e pubblicata anche sui social oggi 22 marzo in pieno contrasto alla circolare che vietava la benedizione delle classi quando studenti e professori fossero in orario scolastico.
“DIFENDIAMO LA NOSTRA CULTURA E RADICI CRISTIANE”: COSA DICE IL SINDACO LEGHISTA MAURO GIANNINI
«Ordinanza contro la circolare n. 103 con la quale la Dirigente Scolastica di Pennabilli ha disposto il divieto di svolgere il rito delle Benedizione Pasquale all’interno degli edifici scolastici durante l’orario dedicato alle attività didattiche. Sabato 18/03/2023 è stato addirittura vietato l’ingresso a un Sacerdote per la Benedizione di una Scuola facente parte dell’Istituto Comprensivo Statale di Pennabilli»: così scrive sul proprio canale Facebook il sindaco di Pennabilli, ribadendo come quanto avvenuto in quella scuola media sia «inaccettabile», occorre difendere «la nostra cultura, le nostre tradizioni, le nostre radici Cristiane».
Ai quotidiani locali ancora Giannini ha raccontato che ad un parrocco di Pennabillli è stato impedito di accedere alle scuole: il sindaco riporta che la sua ordinanza è tutt’altro che una forzatura, anzi riconosce in pieno quanto sostiene la legge italiana dopo la firma dei Patti Lateranensi (e relative modifiche del 1984). «L’accordo di Villa Madama riconosce il valore della cultura religiosa per la Repubblica, l’insegnamento della religione viene assicurato nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado e a ciascun studente è riconosciuto il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di questo insegnamento», conclude il sindaco accusato di ledere la laicità della scuola pubblica. Giannini ha spiegato infatti che ogni studente può decidere, come previsto dalla legge, di allontanarsi in tutta legittimità dalle classi durante le benedizioni.