Ciao Dana, mi spiace per la mia assenza della settimana scorsa. Comunque tu e Severia ve la siete cavata piuttosto bene, direi. Anche meglio di me, sigh sob.  Ah, a proposito: dalla settimana prossima mi trasferisco in Germania. Non è che la prenderai come scusa per non venirmi più a trovare, eh?

Scherzi? Birra, Wuerst und Sauerkraut, i dolcetti buoni buoni di Natale… io ADORO la Germania!

Mentre inizio a fare le valigie, bando alle ciance e sotto coi bloopers della prossima settimana. Oggi 7gold ci propone alle 21.10 “Il mucchio selvaggio”: selvaggio e anche necromantico, visto che all’inizio del film uno degli uomini appostati sul tetto, riconoscibile da una maglia arancione, viene colpito e muore ma alla fine della sparatoria ritorna vivo e vegeto in mezzo agli altri. A meno che un altro non abbia rubato la maglia arancione al cadavere… qua si va sul macabro spinto…

Una maglia arancione? Giustifica un omicidio…
Io scelgo “Alien: La Clonazione”, alle 21.05 su Iris. Siccome non bastano gli errori geografici sul nostro pianeta, aggiungiamo quelli spaziali, che fa tanto trendy. Nella prima inquadratura della Terra, vista dall’esterno dell’Auriga, si può osservare come questa sia clamorosamente AL CONTRARIO (il corno d’Africa è ad Ovest, per esempio…).

Sabato su Italia1 alle 16.15 ci sono “i Goonies”!!! Qua c’è un errore “storico”, non nel senso che Napoleone aveva i capelli celesti ma nel senso che è uno dei bloopers più famosi: alla fine dell’avventura un giornalista intervista i ragazzini e uno di questi dice “la piovra era davvero spaventosa!” Peccato però che nel film non appare nessuna piovra!! La soluzione dell’enigma è semplice: nel film sarebbe dovuta comparire una piovra, e la scena corrispondente fu girata e montata, ma scartata all’ultimo momento poco prima dell’uscita ufficiale del film, perché giudicata ridicola. Ed effettivamente lo era: è possibile vedere la scena integrale nel dvd del film, in cui Data la sconfigge dandogli in pasto il walkman con una canzone di Cyndi Lauper… non so se l’han tolta per le proteste della Lauper, ma non mi stupirei…

Nemmeno io, sinceramente.
“Il dottor Dolittle”, alle 19.30 su Italia1: durante la scena sulla torre (quando la tigre vuol suicidarsi) Dolittle tiene le braccia lungo i fianchi quando è ripreso lateralmente mentre le ha protese quando viene inquadrato dall’alto. Senza contare che Rodney, il porcellino d’India, ha avuto non meno di quattro interpreti, visto che le sue macchie cambiano senza sosta per tutto il film. Eh, non ci si può proprio fidare più di nessuno, questi interpreti che di punto in bianco prendono e ti mollano così, a metà film…

 

Dici che a Monaco di Baviera mi potrebbe servire un ombrellone da mare? No? Lo vuoi comprare tu?

Grazie, passo. Io sono una donna da montagna.

Domenica guardiamoci “Cliffhanger” su Retequattro alle 21.10. Qua ci sono giacche, come quella di Sarah, che cambiano improvvisamente colore da grigia a violetta e viceversa, o anche una micro carica esplosiva, di quelle che servono a simulare i colpi d’arma da fuoco su una persona, che fa cilecca: lo si può notare quando uno dei due ragazzi che fanno parapendio viene ucciso prima che possa lanciarsi. Si nota infatti qualcosa che esplode debolmente dentro la sua giacca ma che non la fora.

Saranno i nuovi modelli di suoneria di telefonini, ormai manca solo l’esplosivo.
Visto che ci siamo, stasera scelgo “Il dottor Dolittle 2”, alle 19.40 su Italia1. A inizio film Dolittle cerca di entrare in camera della figlia, ma la porta è chiusa a chiave. Passa, quindi, dalla finestra. Dopo aver discusso con la figlia va verso la porta e la apre senza problemi perchè, magicamente, non è più chiusa a chiave sebbene nessuno l’abbia toccata. Evidentemente la figlia era iscritta a Hogwarts…

Per lunedì io mi butterei su “Quei bravi ragazzi” (Retequattro 23.35). Strano trovare un Boeing 747, del 1970, in una scena ambientata nel 1963, vero? Anche una Chevrolet Impala del 1965 non dovrebbe proprio trovarsi lì. Ma è niente di fronte alla portentosa pistola 6 colpi di Joe Pesci, che quando spara a Spider esplode 7 proiettili…

Uh, dai, io finisco la serie di Don Camillo! “Il compagno Don Camillo”, 21.10 su Rete4. A parte l’illogicità della sequenza dei film (questo è l’ultimo, ma nel precedente Don Camillo aveva fatto carriera ed era diventato Monsignore, mentre Peppone era diventato Senatore, e qui invece sono di nuovo sindaco e parroco), possiamo vedere la più veloce ripresa-da-sbornia della storia: al momento di salire sul pullman per lasciare il paese russo, Peppone soffre ancora i postumi di una sbornia feroce, è visibilmente malfermo sulle gambe, è sostenuto a braccia dai compagni, e viene spinto faticosamente sul mezzo. Ma quando il pullman si ferma poco dopo perché il compagno Ivan vede il sacerdote russo issare l’insegna della sua chiesa, Peppone scende con Don Camillo, e scambia battute con questi, tranquillamente ritto sulle sue gambe.

Peppone è un tipo vecchio stampo, di quelli che l’alcol lo bevono a colazione.
Uffa, come faccio a portarmi su la mia riproduzione scala 1:1 dell’Enterprise? Mi sa che in auto non mi ci va…


Se è una riproduzione fedele, dovrebbe bastare farle il pieno e agganciarla al tettuccio… sarà dura spiegarlo ai doganieri e all’assicurazione, però…

A proposito, martedì c’è della fantascienza, finalmente (anche se non oso dire “buona fantascienza”): “Next” (Italia1, 21.10). Non so se può essere definito “fantascienza” un film in cui il protagonista corre lungo la linea di mezzeria di una strada a senso unico, in direzione contraria al senso delle automobili, e immediatamente dopo si trova a correre invece nello stesso senso delle automobili. Oppure dove il cecchino prova a chiamare col cellulare quando la rete è stata disattivata e invece di non sentire nessun suono (com’è normale in caso di rete cellulari spenta) sente la voce registrata che gli dice che il numero chiamato è inesistente.

Si definisce “fantascemenza” in questi casi.
E tanto per stare in tema, prendiamo “The Time Machine” (23.10. Italia1): il protagonista, dopo il viaggetto nel 2030 fa un altra pausa nel 2038, in concomitanza con un disastro naturale su scala planetaria, lì 2 poliziotti lo bloccano e gli mettono delle manette apparentemente di plastica (ma siamo nel 2038 si può presumere si tratti di qualche polimero resistentissimo). Il valente scienziato riesce a tornare sulla macchina del tempo e mentre spinge la leva in avanti, prima di svenire si notano distintamente le manette. Poche scene dopo si risveglia SENZA manette. Come hanno fatto gli Eloi a toglierle? Essi si presume si trovino ad un stato evolutivo pari a quello della pietra cosa hanno usato per tagliare le manette? Una pietra di selce?

Mercoledì potrebbe essere il caso di rilassarci con “Una settimana da Dio” (Canale 5, 21.10), che nel suo piccolo ha ben 79 errori in saccoccia. Ad esempio, nel momento in cui Bruce torna la seconda volta nell’ufficio di Dio, sono le 19:07 del 7 luglio e il cielo è buio. In piena estate, però, nell’emisfero boreale, dove si svolge il film, dovrebbe essere ancora abbastanza illuminato.

“Il curioso caso di Benjamin Button”, alle 16 su Premium Emotion. Elizabeth e Benjamin prendono il tè nella cucina dell’hotel. Mentre la donna racconta della morte di suo padre, il livello del tè nella sua tazza cambia a seconda che venga ripresa di fronte o di spalle.

E come tocco finale, mi porto via 450 kg di pasta, 200 litri di olio e 100 kg di pomodori dell’orto…  giusto per la mera sopravvivenza in terra straniera…


Guarda che stai andando a Monaco di Baviera, non in uno sperduto paesino dell’Africa subsahariana dove per arrivarci servono otto giorni di viaggio in cammello, sì? Da quel che ne so, corrieri espressi e negozi esistono anche in Germania…

Riguarda tutto la freschezza degli ingredienti. E il prezzo, ovviamente.
Giovedì facciamo i grandiosi e guardiamo “I dieci comandamenti” (Retequattro 21.10)? Leggenda vuole che alcuni ebrei portino gli orologi da polso e che sia possibile vedere in una scena una lattina di Pepsi tra le rocce del deserto. Per certo si sa che i funzionari del faraone non eccellevano in grammatica: uno di loro dice “astrologhi” in luogo di “astrologi”…

Tanto sono attendibili alla stessa maniera, temo…
“The life of David Gale”, alle 23.55 su Rete4: il segno in gesso del corpo di Constance sul pavimento della casa in cui è stato commesso il delitto non è nello stesso punto in cui la donna è veramente morta, come si evince dalla registrazione video. Ok, potrebbe essere che dopo alcuni anni dal crimine la ragazza cicciona che ha messo su il museo “David Gale” in quella casa ha rifatto lei il segno sul pavimento. A quel punto però, visto che la ragazza conosceva molti particolari del delitto (la posizione dei guanti, la posizione dello scotch sul pavimento), avrebbe dovuto conoscere la posizione del corpo e riprodurla sul pavimento con più accuratezza.

Ho caricato tutto in macchina, finalmente… dubito che si muoverà mai sotto tutto quel peso.

Non hai fatto il pieno all’Enterprise, eh? Vedo che volicchia a motori al minimo…

Non trovo distributori di antimateria…
Comunque, per ora ti saluto e do appuntamento ai nostri amici per la prossima settimana qui, su www.bloopers.it e sul nostro forum http://multiplayer.it/forum/bloopers/  … dai che la prossima settimana ti porto a Varese 20 litri di birra bavarese…

Ma sai che la cosa della trasferta non è poi così male, ripensandoci?