Uh, Spino, ciao, sei già qui? Oggi ho la verve di un lichene sfrittellato, si nota? Detesto quando mi finisce il caffè… dimmi che ti sei ricordato di portarmene un pacchetto o che almeno hai telefonato al bar.

Mia cara Dana, il mio motto è “Non c’è vita prima del caffè”. Vvuoi che non porti sempre con me almeno sei varietà diverse? Ti preparo un bel caffè peruviano shakerato, va’, così stai bella fresca.

Comincerei da venerdì, con “Amityville possession”, un horror matricola 1982 su Iris alle 22.35: al trentaduesimo minuto del film, nella scena in cui Jack Magner cammina in giro per casa con il fucile in mano, la camera effettua una rotazione sopra alla sua testa. Quando è esattamente sopra di lui, sulla sinistra dello schermo si vedono chiaramente due piedini che timidamente arretrano, probabilmente di qualcuno dello staff. Me lo vedo: “Scusatemi… come se io non ci fossi, eh…”

Esiste un canale che si chiama Iris? Soppa come sono indietro.

Io propongo un westernone di quelli potenti, “I cavalieri del Nord-Ovest”, con il granitico John Wayne (7gold alle 21.05). Questi arriva al campo indiano, scende da cavallo, si incammina ma un indiano gli lancia una freccia contro. L’indomito capitano estrae (da terra) la freccia, la guarda, i due si guardano con aria di sfida, il capitano la spezza, ci sputa sopra e la getta contro l’indiano. Cambio inquadratura sull’indiano che si becca i cocci in faccia. Ma i pezzi della freccia cadono prima di arrivargli sul viso perché c’è un vetro! La sicurezza prima di tutto, anche nel vecchio e selvaggio West.

Per forza, scusa, le cicatrici da gangster non sono più di moda nemmeno nei film sui gangster e il chirurgo plastico la mutua non lo passa, non lo sapevi?

Sabato 31 abbiamo un film che definire kolossal è appropriato, visti gli interpreti kolossali (a volte mi chiedo quanto io sia dipendente dal caffè, dopo certe battute agghiaccianti… Spino… quanto ci mette la caffettiera?): “Jurassic Park”, alle 21.10 su Italia 1. Cavolo, qui ho l’imbarazzo della scelta, ci sono qualcosa tipo 91 errori… lontano dal “Gladiatore”, che viaggia sui 209 and counting, ma sempre un buon numero. Vediamo… quando il T-Rex insegue Goldblum,la dottoressa e il ranger sulla jeep senza tettuccio e parabrezza, questi sfrecciano come pazzi nella foresta, ma i capelli di Golblum, girato in senso opposto a quello di marcia della jeep, non si muovono di un millimetro, nonostante l’aria. Probabilmente anche lui scolpisce i capelli come il Ken della Barbie… O anche la magica capra transgenica con 5 zampette: la T-Rex la ingoia bella e intera, ma tempo zero ed ecco che una zampetta, sbucata da dove non è dato sapere, fa “splat!” sul parabrezza della jeep… Vabbè, mi fermo qui per pietà.

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La caffettiera sta caffettando, tranquilla!

Continuiamo coi filmoni di fantascienza? Subito dopo Jurassic Park Italia1 manda in onda “Predator”, col governator Schwarzenegger (23.40). Forse per Italia1 è la serata megablooper, perché sto film qua di errori ne ha ben 75! Uno dei più evidenti è la scena in cui l’alieno spara e trancia il braccio del personaggio interpretato dall’attore Carl Weathers: si vede benissimo il braccio vero dell’attore legato dietro la schiena e malamente nascosto dal giubbotto! Non potevano davvero tagliare il braccio all’attore? Sarebbe stato più veritiero…

 

Ma anche un filino meno etico, che dici?

Domenica abbiamo un film che è un classico estivo, chissà come mai: “Sapore di mare”, alle 16.15 su Rai 3. In questo film (ambientato nel 1964) abbiamo una serie di visioni musicali dal futuro: Felicino che canticchia “Satisfaction” degli Stones, targata ‘65; “Cuore matto” è citata da Calà e “Una carezza in pugno” messa sul juke box, rispettivamente del 1967 e 1968; e aggiungiamo la vittoria di Gimondi al Tour (1965) e la Lisi che fuma le Multifilter, commercializzate nel 1967, giusto per amore di completezza. Mi piacerebbe sapere cosa succederà nel futuro, dici che se gli telefono mi dicono chi vince il prossimo Festival?

 

No, al massimo ti dicono chi vince il Festival del ‘71… ci fai poco.

Continuiamo con i film estivi, dai, o almeno ambientati al mare. Su Canale5 alle 18 abbiamo il film che rese famosa la giovanissima Brooke Shields: “Laguna blu”. La bellezza della Shields fece il giro del mondo, ma diciamo che è stata un po’ aiutata: in almeno una scena, quando scopre la roccia sacra, la ragazza è perfettamente truccata anche se è su un’isola deserta da più di 10 anni!

Diciamo che è l’equivalente di allora delle riviste con le immagini fotoscioppate…

 

Non sono fotoscioppate, malpensante! È che “certe” persone vengono meglio in foto di altre… Questione di fotogenicità!

Lunedì alle 21.05 su Iris “Velocità Massima”: alla prima gara tra Stefano-Claudio e Fischio il traffico che c’era fino a un minuto prima scompare improvvisamente. Praticamente il sogno segreto di chiunque abbia una sveglia che ogni tanto non funziona. E non capisco perché non venga accettata la scusa che il gatto ci ha giocato a calcetto: a casa mia succede sul serio… sigh…

Spino… caffeeeeeeeeh…

 

E a proposito di caffè, abbiamo un errore in tema in “Non è mai troppo tardi”, con Jack Nicholson, in onda su Canale5 alle 21.20. Edward ha in mano una tazza del suo preziosissimo caffè. A seconda delle inquadrature non solo tiene la tazza in maniera diversa (ora per il manico, ora tenendola direttamente tra le dita), ma cambia addirittura la mano con cui la tiene!

Poi lo faccio anche io! Forse è meglio di no, visto il disastro che ho combinato la settimana scorsa col succo…

 

Sprecare una tazza di preziosissimo caffè?! Criminale! Guarda che ti denuncio alla Lavazza!

Martedì alle 21 su Iris abbiamo “L’uomo della pioggia”. Tanto per stare in tema, ecco un errore da corpo disassato: quando entra in casa il marito accusato di maltrattare la moglie, fuori diluvia. Lui ha i capelli bagnati e grondanti, ma i vestiti sono invece perfettamente asciutti. Magiiiiiiiaaa…

 

Anche in “Ero uno sposo di guerra” (La7, 14.00) col grande Cary Grant, c’è della magia. Quando questi si traveste da donna, Catherine gli fabbrica una parrucca con la coda di un cavallo, e si fa dare da lui un temperino col quale comincia faticosamente a tagliare i durissimi crini. Cambia scena, lui ha la parrucca in testa, e lei gli aggiusta il taglio con un paio di forbici comparse magicamente.

 

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Mercoledì, alle 16.45 su Rete 4 eccoci alle prese con il mitico “Quando la moglie è in vacanza” con la splendida Marilyn Monroe. C’è un errore di doppiaggio che fa paura: il vaso che Marilyn fa cadere quasi addosso a Richard Sherman contiene una pianta di pomodori, e sono ben evidenti i frutti rossi. Ma nel doppiaggio italiano viene sempre chiamata pianta di patate. Adesso, va bene tutto, ma scambiare un “tomato” per un “potato” (soprattutto considerata l’“estrema” somiglianza delle due piante, eh…) mi pare un pelino eccessivo, ecco.

 

You say tomato, and I say tomahto, you say potato and I say potahto…

 

Ma che, ti sei visto “The Queen” in lingua originale, per caso? “And remember, it’s ‘Ma’am’ as in ‘ham’, not ‘Ma’am’ as in ‘farm’”.

 

No, ma ascolto un sacco di Louis Armstrong. Continuiamo con un film dal titolo curioso: “Quel nano infame”, (21.10 Italia1), titolo che si presta a facili battute ma no, non ne farò: noi vogliamo fare solo battute di alto livello.

 

Se ci riuscissimo anche, saremmo a cavallo, eh?

 

Non sottilizzare. La scena è quella dell’inseguimento in automobile di Calvin Sims da parte di Darryl Edwards. Al volante della macchina inseguitrice c’è una donna che però si rivela una guidatrice molto imprudente. Durante la folle corsa la donna pensa bene di mettersi il rossetto che però risulterà essere applicato maldestramente intorno alla bocca. A un certo punto la donna lascia il volante per occuparsi del cambio del pannolino del figlio che si trova sul sedile posteriore. Quando finisce e torna alla guida il rossetto risulta applicato in modo perfetto per tornare sbavato alla fine dell’inseguimento. Di solito nella vita reale una cosa del genere finisce in un sonoro crash…

 

Di solito le madri nella vita reale tendono a preferire la sopravvivenza propria e della prole a un cambio-pannolino da contorsionismo… Sono allibita…

Concludiamo con giovedì 5 agosto, quando alle 21.10 su La5 possiamo goderci “Ragazze interrotte”. Mettiamoci un errore che sta tanto bene con il caffè che ancora anelo (nota la poesia…): quando Susannah nell’istituto parla al telefono con la Jolie si accende una sigaretta, nell’inquadratura dopo se ne accende un’altra e nella inquadratura successiva ha già la sigaretta un po’ consumata e nella mano opposta a quella in cui la teneva nell’inquadratura precedente. Indecisa…

Spino, davvero… ma il caffè ce l’hai messo nella caffettiera o sta ancora a torrefarsi?

In arrivo il caffè shakerato, miscela esclusiva Spinoza!

 

Caffè!

 

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Alle 23.55 guardiamoci “Casotto” del pasoliniano Sergio Citti, con un errore più alla Pierino, però: a un certo punto del film, nel casotto entra un uomo che fa un buco nel muro per vedere nell’edificio accanto delle atlete che si spogliano; la camera fa una tipica ripresa “da guardone”, cioè al centro si vede e tutto intorno è nero. La cosa però è fatta malissimo, infatti, la camera non si limita a guardare solo avanti, ma compie un movimento orizzontale di almeno 4/5 metri che gli consente di inquadrare tutte le ragazze. Ora, se si fosse trattato davvero di una ripresa attaccata ad un foro nel muro, ciò sarebbe stato impossibile. Un classico esempio di maschera attaccata all’obiettivo.

Ah ma… abbiamo già finito? Com’era il caffè?

 

Caffè… paradiso… caffè…

 

Dana? Ok, l’abbiamo persa. Vorrà dire che ci penso io a salutarvi, dandovi appuntamento alla prossima settimana sempre su ilsussidiario.net, su www.bloopers.it e su http://multiplayer.it/forum/bloopers/ . Dana… da brava… alza la manina… fai ciao-ciao… com’è che si dice?

 

Stay tuned.

 

Ecco, appunto. Ciao!