Ciao Spinuzzo! Vista la tua performance della settimana scorsa, ho pensato di evitare la fiorentina al sa… ehm, a bassa cottura e di andare di pizza. Io la voglio al triplo porcino doppio pomodoro. Tu cosa vuoi?
Quattro formaggi. Senza pomodoro però… troppo rosso…
Mentre telefoni al pizza-express, comincerei a spulciare tra gli errori dei film di questa settimana. Oggi alle 21.10 su Italia1 abbiamo “Il dottor T e le donne”: Richard Gere lascia il matrimonio interrotto della figlia e inizia a piovere. Egli non è in grado di chiudere il tettuccio apribile della sua Cadillac, ma quando arriva a casa di Helen Hunt è comunque asciutto. Del resto, quale sfrontata goccia di acqua piovana avrebbe mai osato scalfire il magico scalpo di Richard Gere?
Guarda che strano, succede la stessa cosa ai protagonisti de “I soliti ignoti” (21.10 La7), al funerale di Cosimo. Anche Totò, Gassman e Mastroianni devono essere intoccabili dall’acqua!
Considerato che è due settimane che li scelgo, finiamo il trittico: sabato 14 alle 21.10 su Italia1 abbiamo “Jurassic Park 3”. Imbarazzo della scelta, qui… Dai, questo, che ne abbiamo messi pochi di errori di trucco. Nella scena in cui i protagonisti si trovano nella gabbia degli Pterodattili, quando Sam Neill si avventura sulla passerella, si nota benissimo la corda di sicurezza che gli passa dietro e poi davanti alla spalla destra. Cancellarla in post produzione troppa fatica, eh? Spino, ho accennato che ho una fame bisciosa? No? Ok, ho una fame bisciosa.
Il pizzarolo ha detto che ci vorrà un po’, mi sa che ha i corrieri tutti in ferie… A proposito di scienza improbabile, prima di “Jurassic Park 3” Italia 1 manda alle 19.00 “Junior” con il mammo Schwarzenegger. Qui il personaggio dell’austriaco di ferro è talmente assurdo che pure la sua urina usata per determinare lo stato di gravidanza cambia colore da inquadratura a inquadratura.
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A Ferragosto, dopo l’immancabile spanzata con gitarella fuori porta annessa, suggerirei di spatasciarsi sul divano, spalmarsi di crema post scottature e nel frattempo gustarsi “Il ritorno dello Jedi”, il terzo film della trilogia originale di “Star Wars”, alle 21.10 su Italia 1. Devono aver dato anche gli altri due, prima, ma mi sa che me li sono persi.
Comunque, a parte C3-PO che si esibisce in un “Oh, mamma!” abbastanza strano per un droide, mi piace molto l’errore in cui Luke, Han e gli altri stanno per essere gettati in pasto alla creatura della sabbia su Tatooine. Han e Lando sono sulla piattaforma levitante e uno degli scagnozzi di Jabba spara un colpo, colpendo il veicolo, e facendolo inclinare pericolosamente. Mentre tutti si muovono cercando di bilanciare i pesi, si vede Han mentre si appende con la mano al bordo del mezzo, mentre vacilla proprio sopra la voragine. Pochi secondi più tardi, lo si può notare penzolante a testa in giù. Miracoli tipici dei Jedi e dei loro augusti amici, nessun’altra spiegazione possibile.
La Forza tu sottovalutando stai. Se proprio ci dovessimo stancare di alieni e di battaglie campali, possiamo sempre cambiare su Retequattro: alle 21.30 danno “Il secondo tragico Fantozzi”, che a dirla tutta parla di un alieno e della sua battaglia campale per la sopravvivenza…
Qua i bloopers non possono che riferirsi alla mitica partita Inghilterra-Italia (“tifo indiavolato e rutto libero”): ad esempio nel film Martellini commenta la partita in tv e anche alla radio, ma all’epoca la radio la facevano Ameri e Ciotti; oppure quando dà un pugno alla finestra per sapere “chi ha fatto palo”, il pugno rompe il vetro ma crea un buco poco più grande del pugno stesso, ma quando il proprietario dell’abitazione dà un pugno a Fantozzi, però, si può vedere che la lastra di vetro alla finestra manca completamente.
Spino, ma è previsto che la pizza arrivi prima della prossima settimana?
Forse il pizzarolo sta guardandosi Inghilterra-Italia (“si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0…”)
Nel frattempo, guardiamoci “The village” alle 21 su Joi. Qui vediamo il… uhm, Spino chiudi un attimo le orecchie e fai “lalalalala”… dicevo, qui vediamo il sangue fare scherzetti: ad esempio, quando Noah accoltella Lucius, vediamo il coltello grondare sangue… salvo poi tornare bello pulito e luccicante immediatamente dopo. O quando la ragazza cieca si getta sul corpo del suo fidanzato ucciso, versando lacrime copiose: la camicia che indossa è prima bella pulita, e solo dopo sporca di sangue all’altezza della pancia. Anche qui, sangue miracoloso…
…lalalalalalalalalala… finito?
Si.
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Ottimo. Torniamo un po’ indietro nel tempo a guardare “I complessi”, di Dino Risi (La7, 14.00). Nell’episodio con Ugo Tognazzi il film-scandalo si chiama “Thor e le regine nude” (come si vede nella locandina). Tuttavia sia il prof. Beozi che l’addetto alla censura quando citano il film o leggono il titolo sul giornale lo chiamano sempre “Thor e le quattro regine nude”.
Ohi, l’importante è che ci stanno ‘ste benedette regine nude, via…
Porcello. Andiamo a martedì 17, che alle 21.05 su Rai2 ci offre “The Core”, simpatico film di fantascienza e anche fantascemenza in qualche punto. Sorvolando sulla violazione di quasi tutte le leggi fisiche conosciute, sconosciute e in conoscenza, guardiamo qui: quando la super tempesta investe Roma, stanno facendo vedere la partita in tv. Alla prima scena se non erro fanno vedere Roma-Brescia, poi per miracolo nella seconda scena fanno vedere il derby. Derby che peraltro viene trasmesso con le immagini di una partita in serata, mentre l’intera scena si svolge in pieno giorno. Violiamo anche le leggi del tempo (del resto, Einstein diceva che tutto è relativo, figuriamoci il tempo…), e non ci pensiamo più. E a proposito… secondo te in pizzeria stanno ancora coltivando i miei porcini, sperando che non mi accorga dell’attesa?
Se non mi avessi fatto chiamare la pizzeria dall’altra parte della città che secondo te “è più buona”…
Non è questo il punto! E poi non solo secondo me, ecco.
Comunque è colpa tua se scegli filmacci di fantascienza invece di un capolavoro come “Salto nel buio” (Retequattro 16.15). Qui c’è uno dei miei errori preferiti, se vuoi fratello minore di quello meraviglioso di “Peggy Sue si è sposata” di qualche settimana fa: sostanzialmente Tuck si trova miniaturizzato nel corpo di Jack, e vede all’esterno attraverso gli occhi di Jack. In una scena Jack si guarda allo specchio, così sui monitor della navicella di Tuck si vede la faccia di Jack. Jack si schiaffeggia la faccia e gira la testa per reazione, e Tuck vede sui monitor la visuale che gira. Tutto ok. Ma alla fine della scena Jack si allontana dallo specchio e si volta, mentre sullo schermo di Tuck la visuale è ancora fissa sullo specchio!
Chissà se si è capita la spiegazione… soprattutto in mezzo ai rumori del mio stomaco che brontola…
Ah, eri tu? Allora potevo non aprire le scatolette ai gattacci in anticipo. Vabbè, ti ringraziano sentitamente.
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Mercoledì 18, un film tratto da un libro, “Io non ho paura” alle 21.10 su Rete4. In genere non mi piacciono (non menzionare Harry Potter… t’ho già detto che non conta.), ma vabbè. Qui abbiamo tanti anacronismi carini, nella forma di elicotteri Agusta che negli anni ‘70 ancora non erano nemmeno stati progettati, di Barbie che risalgono più probabilmente agli anni ‘80/90 (negli anni ‘70 le Barbie non mostravano i denti, sorridendo) e di modellini di macchinine probabilmente della Bburago anch’essi risalenti agli anni ‘80/’90. Ma è così difficile citofonare al vicino che negli anni ‘70 (per dire) era un adolescente e si ricorderà dei suoi vecchi giocattoli? O andare a consultarsi qualche vecchio “Topolino” d’annata? Bah…
Deh, magari abitano in campagna e non leggevano Topolino…
Io rilancio con K-Pax, su RaiDue alle 23.15, con un errore del quale posso spolverare i miei interessi scientifici. Prot afferma di portare gli occhiali scuri perché la luce della stella di K-Pax è molto più debole di quella del Sole. Più tardi l’esame medico rivela che Prot è capace di vedere l’ultravioletto fino a 100 nm. Pur sottilmente, queste due affermazioni sono in contraddizione. Proverò a spiegare: se Prot riesce a vedere quella parte dello spettro elettromagnetico, è perché la stella del suo pianeta è capace di emetterla (come i nostri occhi, che vedono la luce visibile perché è quella emessa in maggiore quantità dal Sole); ma una stella che emette grandi quantità di ultravioletti è molto più luminosa del Sole (in casi estremi, milioni di volte tanto). Quindi, una stella come il Sole che emette pochi ultravioletti non dovrebbe essere così luminosa per Prot.
E ora scendo dalla cattedra e vado a sollecitare il pizzarolo…
E finiamo con giovedì 19: alle 21.05 su Rete4 troviamo “Il patto dei lupi”. (A proposito di lupi, Spino mio amatissimo, ma per caso hai telefonato alla tua pizzeria bolognese? No, perché qui saremmo a Varese, hai presente?). Scena dello sbranamento della contadina con pecora e stagno. La contadina ha un fazzoletto annodato in testa, dopo il tutto nello stagno tale fazzoletto si vede a malapena, immediatamente dopo, mentre sta scalando il dirupo, il fazzoletto è quasi sulla fronte. Considerando che era inseguita dalla belva non pare verosimile che se lo sia sistemato nel frattempo. O forse sì, perché se una T-1000, cyborg cattivo finta donna che deve devastare Terminator in “Terminator 3”, si specchia civettuola nello specchio del bagno dove ha appena devastato Terminator, appunto, non si vede perché una contadina non possa sistemarsi il fazzolettone…
A proposito di Terminator, qua c’è una chicca: un errore tipo viaggio nel tempo in un film romantico! Canale 5, ore 21.20, “Qui dove batte il cuore”: prima che il figlio di Lexi chiami Novalee, lei è in cucina che guarda una foto di Americus con i fiori, una foto fatta al matrimonio di Novalee e Forney… che si deve ancora fare!
Senti, il pizzarolo ha detto che il corriere è partito mezz’ora fa… o la pizzeria è davvero dall’altra parte della città, o il corriere s’è imboscato con le nostre pizze… che si fa?
Si fa che si saluta (ciao!), si dà appuntamento alla settimana prossima su ilsussidiario.net, www.bloopers.it e http://multiplayer.it/forum/bloopers/ (stay tuned!), si prende un nodoso randello e si aspetta il malefico portapizze. Dovrà pure arrivare, prima o poi…
