Ciao Spinuccio… ti vedo un po’ pallidino, il matrimonio di sabato t’ha stroncato sul serio… Eri al tavolo delle biscugine laterali di terzo grado della madre dello sposo? E il menù? Era il solito calvario fra aperitivoinpiedi – antipastoseduti – ottoprimi – sorbetto – tresecondipescepiùcontorni – sorbetto – tresecondicarnepiùcontorni – dolcefrutta – dolcepanna – dolcenozze – caffèwhisky – repartoindigestioneospedalepiùvicino o quello che va tanto di moda adesso, che fanno tutto biologicissimo, strafighissimo, naturalissimo e poi ti ritrovi con una roba che sembra fieno nel piatto e te la spacciano per nouvelle cuisine all’avanguardia al prezzo di 30€ al filo?

No, anzi, finalmente un matrimonio con un numero di portate umane… anche se poi gente che conosco io è finita a mangiarsi tre fettone di torta… e non ingrassano di un etto!

Su, su… non fare così… il mutuo per il pagamento di tutti gli invitati non dovrai pagarlo tu… Sai che facciamo? Cominciamo a spulciare i film della settimana, ti offro una tazza di tè e ti faccio anche scegliere il sapore, vah che brava. Allora, oggi è venerdì 17 e comincerei con “Caos calmo”, alle 21.05 su Rai3. Qui vediamo una sequenza di sviste che fanno paura: in una scena vediamo Moretti che cammina davanti ad una farmacia. L’istante successivo, la farmacia è svanita come per magilla. Sempre Moretti riesce ad indossare una bandana rossa che pochi istanti successivi diventa blu. Oh, yeah, il rosso ormai fa troppo comunista retrò. Per non parlare del ragazzino che appare con una maglietta rossa, ma l’istante successivo ce l’ha gialla. Problemi coi colori, decisamente…

C’è anche “Salto nel buio” ma l’abbiamo già sviscerato… si riciclano sempre gli stessi film…

Allora commentiamo “Nessuna verità” di Ridley Scott (Italia1, 21.10). Dopo l’attacco dei terroristi la jeep di Leonardo Di Caprio e del suo informatore viene raggiunta dall’elicottero. Nella scena dal satellite del salvataggio di Di Caprio si vede chiaramente una telecamera per la ripresa da terra con un telo di plastica per non insabbiarla.

Si dice che i satelliti ormai possano leggere le targhe di una macchina… ma qua si vedono le cineprese nascoste… ah la tecnologia!

Allora, nelle mie scorte senza fondo ho: tè nero all’arancia, tè nero al limone, tè nero al bergamotto, tè nero speziato, se ti piace il dolce…

 

Ma solo tè nero hai? Che ti ha fatto quello bianco?

 

Aspetta, guardo prima il film, poi continuo, te li leggo in disordine alfabetico rigoroso. Allora, sabato scelgo… HARRY POTTER! HARRY POTTER! HAR… *ah-rumph…* “Harry Potter e il Calice di Fuoco”, alle 21.10 su Italia1. Anche i miei guru della perfezione sbagliano, ahimè. Vediamo quando Snape (che nella versione italiana si chiama Piton, ma non lo chiamerò così nemmeno sotto tortura!) mostra a Potter la boccettina del Veritaserum: le sue dita la tengono per il tappino… poi per il corpo… poi per il tappino… a seconda dell’inquadratura. Interessante anche l’errore del ragazzo di Durmstrang che fa il gioco del soffiare il fuoco dalla bacchetta: l’istante prima ha la bacchetta nella mano destra, l’istante dopo nella sinistra e l’istante dopo ancora di nuovo nella destra… indeciso…

 

Consoliamoci con un vero capolavoro (hihihi): “La via lattea” di Bunuel (La7, 2.30). Qua ci sono le ombre che fanno un po’ di capricci: all’inizio del film, i viandanti camminano e incontrano il tipo col mantello che dà il denaro solo al vecchio, che i soldi li aveva già. Quando il tipo col mantello si avvicina le ombre sono poco definite e molto corte, mentre nelle inquadrature appena successive le ombre sono molto lunghe e molto più marcate. Stessa cosa accade quando i viandanti incontrano il ragazzino con le stimmate che ferma per loro la macchina.

 

Preferisci il tè non agrumato? Ooook, ho quello alla noce o quello alla mandorla, che ha quel vaghissimo, delizioso, retrogusto di arsenico… E’ il mio preferito, fa molto “Arsenico e vecchi merletti”. Domenica c’è “Charlie’s Angels” alle 19.30 su Italia1. Qui l’imbarazzo della scelta è notevole, fra 91 errori. Scelgo questo: quando la Barrymore è legata alla sedia, dopo essere stata rapita dal cattivo, il bavaglio è fatto con un bel pezzotto di nastro adesivo di quelli veramente ma veramente adesivi, che oltre all’effetto ceretta ti fanno direttamente il peeling. Quando il nastro viene strappato, non solo la giovane Angel non ha la pelle nemmeno un po’ arrossata, ma ha anche il rossetto come appena steso. Misteri della cosmesi… Uh, un tè verde, magari? Ricco di flavonoidi?

 

Buono, ma bevuto con qualsiasi cosa diversa da un sushi stona.

Uhhh, cosa ho visto, un capolavoro del kitsch senza eguali: “Flash Gordon” (Retequattro, 2.15)… gli uomini-falco mi mettevano un misto di terrore e buonumore… Comunque, quando il Dr. Zarkov perde la memoria rivediamo a ritroso i suoi ricordi. Ma alcuni di essi non sono a ritroso ma nell’ordine di come sono avvenuti. Ad esempio, vediamo prima il dottore lavorare alla NASA e poi che si licenzia. Così come vediamo che prima perde la moglie e poi partecipa al suo funerale. Essendo i fatti riproposti a ritroso dovremmo vedere PRIMA il funerale e POI la morte.

Già finiti i tè?

 

 “Mamma mia!” (Canale5 21.10, lunedì): se hai poca scelta non va bene, se ne hai troppa, non va bene… uffa, sei incontentabile! Vuoi il tè verde allo zenzero, magari, che fa bene per tutte le cosacce che hai mangiato sabato? Uh, già, il blooper. Ne scelgo uno con protagonista, appunto, un bicchiere: alla fine di “Make it happen” possiamo vedere agevolmente, riflesse in un bicchiere dello champagne, le luci che illuminavano la scena. Uno verde ai frutti tropicali?

 

 

I frutti tropicali mi provocano un blocco intestinale irreversibile, sono kryptonite per me.

Forse mi passerà tutto fra “Thirteen days” (Retequattro 21.10). Certo che potevano tradurlo il titolo, così la mia battuta riusciva meglio. Ma vabè.

Trattandosi di un film storico qua gli anacronismi abbondano: camion che non sarebbero stati costruiti ancora per trent’anni, schermi Trinitron del ’68 nonostante il film sia ambientato nel ’62…

 

Ti ho accennato che a me piacciono un sacco i film di guerra, anche se ci recita Tom Cruise? “Operazione Valchiria”, martedì alle 18.55 su Premium Energy. Un altro film pieno di errori storici, tipo un piastrellamento tipico dei distributori di benzina da vent’anni a questa parte e mostrato come pavimentazione di un palazzo per un’adunata di SS, l’uso dei bicchieri a flute per bere lo champagne, entrati in uso dagli anni ’70 in poi, un tipo di elmetto in uso dagli anni ’60, il fatto che Foegl non potesse essere a Berlino per l’attentato a Hitler perché si trovava in Normandia in altre faccende affaccendato… altro debito di storia, vah. Ho trovato! Un tè bianco ultrafigo da 6 euro all’etto?

 

Potrebbe quasi andare. Quasi eh.

Io rilancio con un classico della comicità: “Miseria e nobiltà” (RaiTre 9.00). Qui c’è un simpatico errore di “pianificazione”: in molte scene ambientate in esterna, che poi in realtà simulano un ambiente esterno perché sono girate all’interno di un teatro di posa, è possibile notare come le scenografie, gli sfondi siano in bianco e nero mentre il film è a colori. Lo si nota in particolare osservando gli sfondi delle scene che simulano i palazzi eccetera. Questo probabilmente è dovuto al fatto che il film fu girato originariamente in bianco e nero e “colorato” successivamente.

 

Mercoledì alle 23.45 su Premium Energy danno “The Chronicles of Riddick”. C’è giusto un errore su una tazza da tè: Riddick dice a un uomo che lo avrebbe ucciso con la stessa tazza dalla quale sta bevendo il tè. Tempo zero, acchiappa la tazza e la pianta nello sterno del poveraccio che si spalma per terra morto e il contraccolpo fa letteralmente saltare via la tazza, insieme a un pezzo di maglietta perfettamente sana e integra. Peccato che la tazza venga poi tirata via dal corpo del malcapitato a viva forza…

 

Mi hai fatto quasi passare la voglia di bere tè…

Io mi guardo “Il presidio – Scena di un crimine” (La7, 21.10). Nella rissa nel bar Sean Connery dice al bullo “vedi queste foglie di quercia, sono d’argento per cui sono un tenente colonnello, se fossero d’oro sarei un generale”, ma il grado di generale ha come insegne le stelle. Le foglie d’oro sono l’insegna del maggiore.

 

Finisco giovedì 23 in bellezza, con “La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”, alle 21 su RaiMovie, uno dei film più belli e precisi sull’uomo Hitler. A non sapere che i protagonisti veri sono morti, penseresti di stare vedendoli in azione, tanto sono somiglianti gli attori, soprattutto Ganz. Eccezionale. Comunque, troviamo qualche imprecisione, come dei cadaveri che fanno blinkblink con gli occhi (il soldato ucciso subito dopo che ha spinto in terra Gerda), che muovono le gambe perché sennò stanno scomodi nelle fosse (Eva Braun), le sigarette che si allungano magicamente (quella di Eva Braun mentre parla con Traudl di Blondie) e microfoni che fanno cucù dai vestiti delle attrici (sempre Eva, mentre guardano il plastico della Nuova Berlino).

 

Spino, ho trovato! Tè verde allo champagne. Stappiamo la bustina?

 

Direi che se po’ ffà. Ma se invece del tè allo champagne passassimo direttamente allo champagne senza tè?

 

ESOSO!!!!!

 

Io finisco con “Elizabeth”, con la bravissima Cate Blanchett, che non so se è somigliante alla vera regina Elisabetta I ma non fa niente, è bravissima lo stesso. Anche qua l’anacronismo regna sovrano, come per il brano di Mozart (non ancora nato) suonato all’incoronazione della regina, o, peggio ancora, barche coi remi di plastica…

 

Senti, alla fine che abbiamo deciso? Prendo tazze da tè o flute? Io nel frattempo che decidiamo saluterei tutti alla prossima settimana qui su www.ilsussidiario.net e quando volete su www.bloopers.it e http://multiplayer.it/forum/bloopers/ !