Spinuzzo, ma a te non viene l’orecchio basso e l’occhio triste quando smonti gli addobbi di Natale? A me sì, uff… mi piacciono i miei gommolini-piccichini da finestra, a forma di fiocco di neve, quelli a forma di regali, quelli con gli sbriluccichi… Ho anche il presepio gommolo, regolarmente appiccicato sul vetro del soggiorno. Severia del resto aveva compiuto attentati sanguinosi sulle statuine di quello vero, e ho dovuto scegliere un presepio meno seviziabile.

Puoi fare come me in questi casi, per evitare la depressione post-feste: o lasci gli addobbi su tutto l’anno o non li metti mai.

Anyway, mentre tolgo tutto cominciamo? E metti su il caffè, anche, che così mi consolo?

Zì, badrona!

Cominciamo da oggi con “Charlot”, alle 17.10 su RaiMovie. Interessante storia del grandissimo mostro sacro del cinema viziata da un neo: pare che Chaplin fosse mancino, mentre Robert “IronMan” Downey Jr. fa tutto con la destra. Interessante caso di ambidestrismo?

C’è Robert de Niro che è ingrassato una vagonata di chili per Toro Scatenato, quest’altro Robert non poteva imparare il mancinismo? Mah…

Su La7 alle 21.10 c’è un film il cui titolo descrive appieno il mio stato di questi giorni: “Sleepers”. Nella celeberrima scena del carrello degli hot dog che viene scaraventato per le scale, l’ombrellone in una prima inquadratura si stacca, finendo nella rampa adiacente, poi in un altro stacco è sfasciato investito del carrello, per poi ritornare nell’altra rampa.

Solo a me quella scena ricorda “La corazzata Potiomkin”? (“Il montaggio analogico! L’occhio della madre!”)

Sì, e anche un giudizio critico estremamente chiaro e sintetico…

Sabato, sabato… SPINO, ACCHIAPPA LA STELLAGOMMOLA CHE STA CADENDO!… dicevo, sabato… scelgo un inedito Vin Diesel in versione babysitter (ci dovrei pensare, a un cat sitter tipo Vin Diesel, metti caso…): “The Pacifier – Missione Tata” (Italia1, 21.10). Scena dell’inseguimento: il ragazzo biondo getta un pannolino sporco sul parabrezza dell’inseguitore che immediatamente aziona il tergicristallo sporcandolo ancora di più. La macchina dell’inseguitore finisce dritta contro una vetrina e il parabrezza è pulito. Stacco successivo: il parabrezza è ancora macchiato.
Indeciso… o forse sedotto da Diesel, che quando vuole è davvero… uhm… notevole.

Diesel può affascinare soltanto un’automobile a gasolio in riserva…

Niente niente sei invidioso?

No, io vado a metano.

Sì, sei invidioso.

Bah. Passo a “La regola del sospetto”, su Retequattro alle 21.10. Quando James è nella cella di isolamento dove viene torturato, a un certo punto cede e fa il nome del suo capo. La cella si apre rivelando tutti i suoi compagni; in una scena ha in mano i pantaloni di Layla, nella scena seguente non ci sono più, per poi riapparire nell’inquadratura successiva.

Succede lo stesso a me coi calzini, però poi nell’inquadratura successiva non riappaiono mai… mmm, mi sa che il caffè è bello che pronto.

 

Uh, il caffè… grassie… Guarda nella credenzina ci sono gli shortbread, quei biscottozzi con una concentrazione di colesterolo e grassi da denuncia ma taaaaaaaaaanto buoni…

Domenica potremmo vedere “Tomb Raider – La culla della vita” (19.10 Italia1). Niente fa meglio all’ego di una donna come vedere che anche la Jolie ha la cellulite (durante la scena d’amore con Terry). Ed è appunto all’inizio della scena d’amore, quando Lara bacia Terry, che vediamo questo blooper: il bianco pareo della procace archeologa è vistosamente attaccato alla pelle di lei con un bel pezzo di nastro adesivo! Lo si vede benissimo, purtroppo per pochi istanti, all’altezza del petto.

Ci sono cose che non si possono comprare…

 

Hai visto mai che si dovesse vedere qualcosa della Jolie… come se ormai noi maschietti non conoscessimo il suo déshabillé a memoria…

 

Della cellulite intanto non lo sapevi.

 

Vivo nell’era di Photoshop…

Comunque domenica ci sta benissimo “Il mio grosso grasso matrimonio greco” (La7, 21.30). Un film, come dire, globalizzato: lui americano sposa lei greca, sullo sfondo di una Chicago dove si vedono la Bank of Montreal e altri elementi dello skyline di Toronto… perché per risparmiare hanno girato proprio a Toronto il film, spacciandola per Chicago.

 

Lunedì (è pure il 17, santo Zeus!) scelgo un bel film da un libro che mi piaceva molto: “Oliver Twist” (21.10 Rete4), e questa è anche una bellissima riduzione, fatta molto bene. Quando viene data la prima volta il rancio ai bimbi e viene dato il via di mangiare, dopo la preghiera, tutti vengono colpiti dalla foga della fame e iniziano a mangiare rumorosamente, ma alcuni bambini affondano il cucchiaio in una ciotola completamente vuota, invece che riempita di zuppa…

Ci credo sì che morivano di fame!

Ma non era il venerdì 17 a portare male?

Comunque oggi possiamo anche passare “Una notte al museo” (Italia1, 21.10): va benissimo che sia un film comico e non un documentario di Discovery Channel, ma mettere tra i mammiferi africani una scimmia sudamericana (non africana) e gli struzzi (non mammiferi) mi sembra un errore piuttosto marchiano…

A proposito di Discovery Channel, questo Natale mi sono drogato di documentari sulle Megastrutture d’ingegneria… magari potremmo allargare i bloopers anche a loro…

 

Spino, mi metti nello scatolone le ghirlandine?

 

Sarà fatto.

 

Martedì andiamo più sul brutale: 21.05, Iris, un eccezionale giovane Al Pacino… “Serpico”.

Questo film è stato girato evidentemente con ordine cronologico inverso alla storia, visto che non si poteva aspettare che ad Al Pacino ricrescessero barba e capelli lunghi. Ebbene quando nella storia lui smette il servizio in divisa appaiono i primi timidi baffi; ma in queste scene, come quella in cui sta in motocicletta con una ragazza, si vede chiaramente che il viso di Al Pacino è vistosamente segnato dall’ abbronzatura in due; ciò è dovuto al fatto che doveva essersi appena tagliato la lunga barba che sfoggerà nel resto del film, sotto alla quale non prendeva il sole da mesi; e conferma che l’ ordine delle scene girate non segue quello degli eventi narrativi.

L’autoabbronzante, del fondotinta, un po’ di crema colorata, al limite il gelato al cioccolato… pensarci no, eh?

 

Serpico non si trucca. È un po’ come Chuck Norris.

 

Tira calci rotanti anche lui?

 

Continuiamo coi capolavori violenti? E allora becchiamoci “Quella sporca dozzina” (7gold 21.05): quando la sporca dozzina si presenta nel campo per i lanci di paracadutismo, ad aspettarli c’è il colonnello Breed che è convinto che ci sia con loro anche un generale dell’esercito in incognito e per questo ha allestito anche una banda musicale che suona continuamente “Us Navy March” di Harold J. Crosby che è… un inno della marina e non dell’esercito!

 

Mercoledì alle 23.55 su Rete4 c’è “C’era una volta in Messico”. Mi piace questo, di blooper: nella scena in cui Deep assiste alla corrida è possibile notare il set cinematografico (cineprese e operatori inclusi) riflesso nei suoi lucidissimi Ray Ban.

Spino, prendi lo scatolone là… sì, quello… tienilo mentre lo riempio… grazie…

 

Non sarà facile per me vedere qualche blooper mentre ti tengo questo leggerissimo scatolone. Per fortuna che c’è il vecchio Almodovar con “Legami!” (RaiMovie 22.45). Marina e Ricky escono per andare dal medico. La ragazza si infila un vestito azzurro e si vede che non indossa la biancheria. Tuttavia quando rientrano e lei si toglie il vestito questa volta indossa le mutande.

Aspetta che devo andare a controllare da vicino, tieni tu lo scatolone…

La settimana è finita anche stavolta con giovedì e “Nella mente del serial killer”, alle 21.05 su Iris. J.D. e Sara, all’inizio del film, fanno marcia indietro in auto: fate molta attenzione alla parte in basso a destra dello schermo, dove c’è il tubo di scappamento. Noterete un cavo o comunque un tirante attaccato all’auto e che l’istante prima non c’era (e me ne domando ancora adesso la funzione.).

 

Non può finire meglio la settimana, con Bud Spencer e Terence Hill in “Pari e dispari” (Retequattro, 21.10). Qua c’è veramente di tutto: dalla classica scena delle padellate che Bud distribuisce a destra e a manca, con una padella dove poco prima c’erano fagioli e subito dopo ha il fondo pulito come nuovo, ai giocatori di pelota basca che hanno numeri sulla maglietta diversi tra il dietro e il davanti…

 

Spino, io comincio a portare giù gli scatoloni. Saluti tu? Se poi se ti avanzasse tempo e mi dessi una mano… così, per smaltire gli shortbread…

 

Carissimi, ora che le feste son finite si torna a un regime alimentare corretto, quindi non state a sentire Dana e i suoi shortbread ma lattuga e pane azzimo… noi siamo sempre su www.bloopers.it e http://multiplayer.it/forum/bloopers/, e venerdì prossimo qui su ilsussidiario.net.

 

Tschüss!